mercoledì 22 aprile 2009

22 Ottobre 1981 - Susanna Cambi e Stefano Baldi

Nella notte del 22 ottobre 1981 in un tratturo nel comune di Calenzano nel campo chiamato Le Bartoline, furono uccisi, all'interno di una Volkswagen Golf diesel nera targata Fi A21640, Susanna Cambi e Stefano Baldi, di 24 e 26 anni. Nella mattina del 23 ottobre i due cadaveri furono scoperti da due contadini della zona, Bruno Corsini e Armando Cavani. L'auto aveva il sedile anteriore destro reclinato, il finestrino anteriore lato passeggero infranto, lo sportello destro aperto. Secondo il testo La leggenda del vampa, vicino alla ruota destra furono trovati 10 bossoli Winchester serie H a piombo nudo, 7 bossoli secondo Compagni di sangue, secondo il Mostro di Firenze di Spezi 9 bossoli vengono rinvenuti sul terreno, 2 all'interno dell'auto; questi erano stati sparati da una Beretta serie 70, Long Rifle. Il corpo di Stefano Baldi fu trovato in un fossetto a sinistra dell'auto. Il cadavere era piegato sul fianco destro, le braccia sul davanti, le gambe divaricate. Indossava una camicia chiara ed al piede sinistro uno stivale tipo camperos, l'altro fu trovato all'interno dell'auto davanti ai pedali. Sul bacino era stato deposto un maglione e poco distante furono trovati un paio di pantaloni ed un orologio da polso.
Stefano Baldi era stato attinto da un proiettile alla spalla sinistra e tre alla regione emitoracica sinistra che avevano perforato un polmone ed il cuore. Post mortem era stato colpito da tre colpi di arma bianca al dorso ed uno nella parte sinistra del collo ne La leggenda del Vampa, 4 ferite in Compagni di sangue. Sotto l'unghia di un dito della mano destra del ragazzo furono trovati due capelli di colore castano chiaro ed alcune tracce di tessuto. Nella perizia dei medici Maurri, Morello e Cucurnia questi "possono essere attribuiti con estrema verosimiglianza a reperti piliferi appartenuti a Susanna Cambi".
Susanna Cambi fu trovata supina in un canale di scolo a destra dell'auto. Il maresciallo Salvini della stazione di Calenzano, dichiarò del cadavere di Susanna Cambi: "...aveva ancora l'orologio e un orecchino. Erano visibili tracce di trascinamento e pesticciamento dall'esterno dello sportello sinistro dell'autovettura fino alla posizione del cadavere uomo". La maglietta bianca ed il reggiseno di Susanna Cambi erano alzati all'altezza delle ascelle, un maglione beige ed una giacca di maglia erano stati sfilati dal braccio destro e dal collo, le braccia sollevate sulla testa. Nella mano sinistra stringeva una ciocca di capelli, che da un esame risultarono di Stefano Baldi secondo La leggenda del Vampa, nel testo Il mostro, questi reperti non furono mai esaminati. La gonna di velluto era stata tagliata sul davanti, gli slip recisi sulla sinistra, ai piedi degli stivaletti marroni. La zona del pube era stata escissa. La donna era stata colpita da un proiettile al pollice, uno al gomito, 3 al cuore ed uno al polmone sinistro. Era stata attinta da due colpi di arma bianca uno sotto il seno sinistro ed uno sulla scapola destra.
La dinamica del duplice omicidio riportata in Il mostro di Firenze di Spezi risulta la seguente: l'assassino ha rotto il finestrino destro dell'auto ha ucciso i due ragazzi, dallo sportello sinistro ha estratto Stefano Baldi e lo ha deposto nel fossato, dallo sportello destro ha preso il corpo di Susanna Cambi e lo ha trasportato dove è stato trovato e dove ha operato l'escissione.
Secondo Michele Giuttari nel testo Il Mostro, i corpi non furono "portati fuori dall'auto, ma raggiunti durante un tentativo di fuga, in questo caso gli aggressori avrebbero dovuto necessariamente essere almeno due, come sosteneva il medico legale."
Nel testo Il mostro di Firenze di Cecioni e Monastra entrambi i corpi furono spostati poichè "per raggiungere il corpo di Susanna l'assassino aveva dovuto togliere dall'auto quello di Stefano."
La borsa di Susanna Cambi fu trovata per terra nelle immediate vicinanze dell'auto ed il suo contenuto sparso per terra. Sul luogo fu trovata anche una piramide tronca in pietra parzialmente colorata di rosso. Non furono rilevate impronte digitali nè tracce di trascinamento ma sul lato destro dell'auto furono rinvenute due impronte di scarpa da caccia con suola in gomma di misura 44, per Filastò in Storia delle merende infami, si trattava di uno "scarpone di tipo militare".

2 commenti:

mike ha detto...

Ciao Flanz.

Ma il particolare del camperos calzato al piede sinistro del ragazzo da dove lo hai espunto?
Perche' ho tentato di recuperare la fonte ma non ci sono riuscito. Forse la leggenda del Vampa?

ciao

Flanz ha detto...

Si, "Leggenda del Vampa". Ciao