lunedì 25 maggio 2009

Piero Tony

Piero Tony è nato a Zara il 3 giugno 1941. Entrò in magistratura nel 1969, a 28 anni. Fu giudice istruttore a Milano. Dal 1973 al 1984 lavorò a Venezia come giudice minorile, si trasferì quindi a Firenze. Nel 1991 passò alla procura generale: da giudice a rappresentante della pubblica accusa. Durante il processo d'appello per i delitti del "mostro di Firenze" la sua requisitoria, di cinque ore divise in due udienze, smontò la sentenza di primo grado emessa dalla Corte di Assise di primo grado partendo dal lavoro del precedente magistrato: "Mi pesa che il mio convincimento mi impedisca di seguire la linea di quell' ufficio prestigioso che è la procura della Repubblica di Firenze, in particolare del valoroso collega Canessa che ha sostenuto l' accusa in primo grado. Ma lui doveva fare i conti con le indagini, io invece con la sentenza e con i motivi d' appello. Mi pesa che il mio convincimento mi impedisca di gratificare la preziosa opera di quei valorosi della Squadra antimostro che, veramente, hanno dato l' anima nelle indagini. Mi pesa dire ciò che la mia coscienza mi impone di dire di fronte a quei genitori straziati che oggi chiedono giustizia. Ma sono convinto che chiedono giustizia, non un condannato a tutti i costi. Mi pesa chiedere ciò che mi appresto a chiedere di fronte a un imputato che concentra in sé, con o senza colpa, perché sicuramente non avrà scelto lui la culla in cui nascere, buona parte del peggio della natura umana. Perché violento e pericoloso, perché bugiardo, sordido, prevaricatore, spregevole, lubrico". (...)"Il verbale di dibattimento è costituito da ottanta fascicoli, però di polpa non ce n' è poi tanta". Demolì tutti gli indizi contro Pietro Pacciani, dichiarando che non è provato fosse un guardone ma se anche lo fosse stato si tratterebbe di "una circostanza neutra, certamente non indiziante, probabilmente de-indiziante". Sul fatto disponesse di una pistola "al massimo si può considerare provato che cacciava di frodo, ma non c' è nessuna prova che possedesse una Beretta calibro 22" e se il teste Gino Bruni disse di avergliela vista, "probabilmente era una battuta fatta in un ambiente rilassante". Relativamente all'ultimo omicidio dichiarò: "È assurdo che una persona originaria del Mugello, come è Pacciani, vada proprio in Mugello a impostare una lettera in cui invia ai magistrati un lembo del seno della sua vittima, allo scopo di depistare le indagini". Del blocco da disegno sequestratogli e del portasapone che furono prove usate a suo carico, il Procuratore Generale fece notare che è inverosimile che "un taccagno come Pacciani" prelevasse questi due oggetti dal camper di Uwe Jens Rusch e Wilhelm Friedrich Horst Meyer, tralasciando i soldi e le macchine fotografiche. Dell'asta guidamolla giunta ai carabinieri in busta anonima disse: "È un elemento di assoluto valore indiziante. L' unica ipotesi è che Pacciani abbia smembrato la pistola e ne abbia disseminato i pezzi. Ma allora, se non si trattasse di fatti atroci, di dolori feroci, non avrei remore a fare dello spirito e ad evocare una scena da Pantera Rosa. Dunque, Pacciani invece di buttare la pistola la smembra, avvolge ogni singolo pezzo in biancheria di casa, li mette in contenitori di vetro e poi li seppellisce nei boschi. Mi pare di vederlo con la sua zappa in spalla. Ma come avrebbe potuto fare tutto ciò se dal momento della sua scarcerazione, il 6 dicembre ' 91, è stato sempre intercettato, controllato, pedinato?" Chiese una nuova perizia balistica, l'audizione di nuovi testi, ed in seconda istanza l' assoluzione di Pacciani. Il 13 febbraio 1996 Pietro Pacciani fu assolto.
Rif.1 - La Repubblica - 06 febbraio 1996 pag.9

6 commenti:

Pacciani ha detto...

una persona che ha avuto il coraggio di difendere le proprie idee...

Unknown ha detto...

coraggioso e onesto magistrato, grande Piero Tony

Unknown ha detto...

coraggioso e onesto magistrato Piero Tony, davvero un grande

Tietie007 ha detto...

Un uomo coraggioso che ha resistito alla pressione pubblica ed alla polizia.

Gianluca ha detto...

Ciao Flanz, esiste una trascrizione della requisitoria?

Flanz ha detto...

Ciao Gianluca, io non l'ho mai pubblicata e non mi risulta lo abbiano fatto neppure altri. Mi psiace. Ciao