giovedì 29 ottobre 2009

Lina Giovagnoli

Fu definita, dall'avvocato Zanobini, la prostituta personale di fiducia del dottor Calamandrei. Il suo numero telefonico in effetti compariva nell'agenda dell'ex-farmacista di San Casciano. Il 7 febbraio 2003, dopo aver subito una perquisizione, gli inquirenti le mostrarono un album fotografico. La Giovagnoli relativamente alla persona riprodotta nella foto n. 1 (Pietro Pacciani) dichiarava "ha una fisionomia che non mi è nuova". Poi si passava alle foto numero 2, 3 e 4 e la Giovagnoli riconobbe Vanni Mario nella foto numero 2, Lotti Giancarlo nella foto numero 3, Faggi Giovanni nella foto numero 4, aggiungendo: "Credo di averle viste pubblicate sui giornali". La foto numero 5 bis era quella relativa a Vinci Salvatore. "Mi sembra quel sardo che era sul giornale". La foto numero 6, Calamandrei Francesco: "Non lo conosco". Poi, Vinci Francesco: "Mi sembra il Vinci del giornale". Zucconi Giulio: "Non lo conosco". Narducci Francesco: "Mi sembra una fisionomia conosciuta, non saprei dove". Verdino Francesco: "Non lo conosco". La foto n. 10, Calamandrei Francesco: "Mi sembra che assomiglia al Calamandrei di San Casciano". Circa la foto numero 12, corrispondente a Jacchia Gian Eugenio, dichiarava: "Ha una fisionomia, in particolare della bocca, che mi ricorda qualcuno che conosco". Le fu chiesto "Si è mai recata a cene o incontri con alcuni amici in compagnia di qualcuna delle sue amiche, Cantini Anna Maria, Miniati Loredana, Marzia Pellecchia"? Rispondeva: "Non mi sono mai recata a nessuna festa ed a nessuna cena in compagnia delle persone che mi avete detto" A specifica domanda: "Ci può spiegare dove ha conosciuto il dottor Calamandrei di San Casciano?" la Giovagnoli rispondeva: "Conosco il Calamandrei da circa quarant’anni, (...) lo ricordo come un tipo simpatico, con molta voglia di vivere, sempre molto plateale, frequentava spesso la mia casa di via Bellini negli anni Settanta. Ricordo che in quegli anni si accompagnava con altri due amici, uno più giovane di lui, molto distinto e simpatico, con i capelli scuri, mentre dell’altro non ricordo assolutamente nulla. Con il Calamandrei ci siamo anche sentiti spesso al telefono senza incontrarci, dove parlavamo sempre di tante cose. Ad un periodo di frequentazione in cui il Calamandrei veniva a trovarmi di tanto in tanto, da solo, nella mia abitazione di via Bellini, XX, per rapporti sessuali, poi le visite sono cessate ed ho ricevuto solo telefonate di tanto in tanto. Due volte l'ho incontrato per strada, la seconda mi sembrava un pò sciupato. Sono stata chiamata in passato dalla Polizia, in un'altra occasione, non ricordo, ma penso negli anni '90. Mi chiesero sempre le stesse cose e cioè se ero stata a feste in villa a San Casciano e altre cose che non ricordo."
Rif.1 - Sentenza del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze contro Francesco Calamandrei del 21 maggio 2008

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