venerdì 2 ottobre 2009

Silvano Matteuzzi

Titolare della trattoria “Al Ponte Rotto” ubicata appena fuori San Casciano Val di Pesa. Fu sentito dalla Polizia Giudiziaria l’8 gennaio 1997 ed il 28 agosto 2003. Il 25 gennaio 2005 dichiarò: “Confermo le dichiarazioni già rese, Lotti lo si conosceva perché lavorava alla draga, che è lì vicino accanto alla trattoria. (…) Si, conoscevo sia Vanni che Lotti. Venivano nelle ore pomeridiane a bere un bicchiere di vino e frequentavano la mia trattoria nelle ore pomeridiane. (…) Come ho già detto, Vanni veniva anche in compagnia di persone più distinte che venivano a cena la sera. (…) Ricordo che sicuramente insieme al Vanni, che al termine della cena in genere cantava, c’era il signor OMISSIS e il marito di una signora siciliana. Vi era tale
OMISSIS; con loro a queste cene c’era anche il farmacista Calamandrei Francesco e altri benestanti di cui non ricordo il nome. Mi vengono mostrate le foto dalla 1 alla 4, nelle quali mi viene espressamente detto che è raffigurato Narducci Francesco, ne ho sentito parlare di questa persona sui giornali recentemente, ho anche visto alcune sue foto, sempre sui giornali e nell’album che mi venne mostrato la volta scorsa dalla Polizia. Dopo aver visionato le foto da 1 a 4, posso dire che non mi ricordano nessuno che ho conosciuto di persona. Un altro che veniva a pranzo era il Nesi Lorenzo, che aveva una maglieria a San Casciano. Non ricordo di aver visto Nesi e Vanni venire insieme. Tornando alle volte in cui Vanni veniva a cena con persone benestanti, ora ricordo che oltre Salamandre e agli altri c’era anche un certo OMISSIS, che lavorava nelle Officine Stianti ed un certo OMISSIS che lavorara alle Poste. (…) Per quanto riguarda il Pacciani, debbo dire che ho pensato al fatto se mai l’ho visto nel mio locale e mi è venuto in mente che forse l’ho visto qualche volta a bere vino di pomeriggio. Mi è venuto in mente un ricordo relativo ad una domenica pomeriggio d’estate, in cui un gruppo di persone beveva nel mio locale ed una persona, che mi sembra proprio Pacciani, teneva banco e gli altri gli andavano dietro. Ricordo anche che gli altri lo incitavano dicendogli “Pietro, Pietro”. Mi sembra che volessero andare da qualche parte, forse a una festa paesana. Quando ho visto il Pacciani in televisione o sui giornali, mi è venuto in mente questo ricordo. Quel pomeriggio mi sembra che tra gli altri, sette o otto che erano con lui, vi erano anche Lotti, Vanni, OMISSIS. (…) Come ho detto, parlando delle persone benestanti che venivano a cena, vi era senz’altro il Calamandrei. Si tratta di cene di soli uomini al termine delle quali il Vanni faceva il chiassone. Lui terminava sempre con il saluto romano. Cantavano anche canzoni partigiane. Calamandrei però a volte veniva anche con la famiglia. Non sono in grado di dire che auto avesse il Calamandrei. Conosco l’auto Citroen modello DS. Non ricordo di aver mai conosciuto qualcuno che possedesse tale auto. Non ricordo di aver visto persone con un’auto simile di colore verde nel mio locale.”

Anche il figlio, Alessandro, il 21 gennaio 2005 negava d’aver mai visto il Narducci presso la trattoria del padre.
Rif.1 - Sentenza del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze contro Francesco Calamandrei del 21 maggio 2008

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