sabato 13 marzo 2010

Udienza del 20 maggio 1999 - 9

Quella che segue è una sintesi dell'udienza del 20 maggio 1999 relativa al Processo d'appello per i delitti del "mostro di Firenze" davanti alla prima sezione della Corte d'Assise d'Appello di Firenze.

Segue dalla parte 8.
Avvocato Pellegrini: Quanto si sarà macerata quella donna, quella madre, che l'ha spinta a uscire perchè si distraesse un'ora, visto che aveva lavorato tanto e che non l'ha più rivista? Quanto avrà rimpianto quella iniziativa? Se l'aveva lasciata andare a letto forse Pia poteva essere ancora viva, chi lo sa? Ma il destino di Pia era segnato perchè "non c'era stata" e questo non si perdona, "...quella ninfomane, la da a tutti e non la da a me", questo è l'atteggiamento psicologico di questi personaggi e allora Pia si segue, c'è un teste, Poggiali, mi sembra, che dice ho accompagnato a casa Pia e c'era una macchina dietro di noi che mi ha dato la sensazione che ci stesse tallonando e c'è, anche questo è stato svalutato dal procuratore generale, e c'è una testimonianza di Renzo Rontini, di Paolo Santoni, di Winnie Rontini, i quali dicono di aver visto Vanni prima del 29 luglio '84. Sono tre testimoni falsi? Lo hanno detto quando hanno visto in faccia Vanni, quando le fotografie di Vanni sono state pubblicate sui giornali, quando la faccia di Vanni è apparsa alla televisione; prima Vanni era un illustre sconosciuto, cioè a seguito del processo Pacciani, a seguito di quella testimonianza di cui vi ho parlato poco prima è li che viene fuori Vanni Mario, sennò non si conosceva, "ma io quest'uomo l'ho già visto, si aggirava per Vicchio nei pressi del bar", Renzo Rontini dice che si nascondeva da un albero all'altro di quelli che sono lì sul viale intorno al bar. Santoni dice la stessa cosa. La Winnie Rontini dice la stessa cosa ma Vanni dice che a Vicchio lui non c'è mai stato in vita sua. Allora quest'orario secondo questo orario normale, abituale di lavoro la Pia doveva lavorare di sera, lavorando di sera loro non potevano operare, non si può andare a fare queste cose di giorno, a luglio, vicino alle 9 di sera è ancora giorno, ci si vede. Fortuna, sfacciataggine, arroganza e sicumera vanno a braccetto ma forzare fino a questo punto e mettersi a farlo ancora alla luce crepuscolare queste cose non si fanno, ci vuole il buio della notte e allora guarda caso, Pia che veniva seguita, che veniva tallonata, che Lotti ci dice che Vanni le fece delle proposte oscene, cambia turno quel giorno, di più io non posso dire ma sembra quasi che questa notizia sia arrivata a San Casciano, che per l'appunto Pia cambiava programma, perchè non si parte da San Casciano a Vicchio, sono 63 km, insomma c'è un pò di strada da fare, non si parte così alla cieca. La Pia era angosciata dall'insistenza di alcune persone di età che la inportunavano, i genitori non ne sapevano nulla, Lotti ce lo dice senza sapere che la Pia di queste cose si era sfogata con una conoscente danese, che è venuta a testimoniare, è una signora che l'ha tenuta in casa mentre la Pia studiava in Danimarca, come se fosse una figlia, era affezionatissima e la ragazza turbata da questi vecchi bavosi che le stavano dietro non lo dice alla mamma per non impressionarla, non lo dice al babbo, perchè Renzo chissà che cosa avrebbe inventato, focoso com'era. Telefona a questa quasi-mamma e gli parla a cuore aperto di questo. Questa signora è venuta a testimoniare, si chiama Von Pflugk e ha testimoniato nell'udienza del 14 luglio 1997. E ci ha detto di queste esternazioni di Pia nel periodo... ...perchè tutto si concentra in quel maledetto mese di luglio 1984 e guarda caso Lotti ci dice di queste avances, ci dice della rabbia di Vanni che si sente respinto e che dice "io gliela fo pagare a quella ninfomane" nessuno ne sa nulla che Pia ha telefonato e Pia invece telefona, lo dice e questa signora, non è un riscontro questo?
Segue...

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