sabato 26 giugno 2010

Udienza del 20 maggio 1999 - 23

Quella che segue è una sintesi dell'udienza del 20 maggio 1999 relativa al Processo d'appello per i delitti del "mostro di Firenze" davanti alla prima sezione della Corte d'Assise d'Appello di Firenze.

Segue dalla parte 22.
Avvocato Curandai:Vicchio. Altri punti fermi su Vicchio sui quali Lotti non si è mai contraddetto a distanza di 14 anni, sia pure a distanza di 14 anni. C’è un fatto importante, io parlai a Vanni di Vicchio e Vanni qui possiamo dire anche secondo la nostra ottica confessa, c’è un’ammissione seppure indiretta, ne ha parlato abbondantemente l’avvocato Saldarelli, splendidamente ed è un argomento insuperabile, io non ne parlo oltre. Ecco un altro particolare e qui mi dispiace contraddire fermamente il procuratore generale, ma il Lotti a dibattimento parla di ore sulle 23.00 a precisa domanda di questo difensore, 23,00, Vicchio, per quanto riguarda il delitto di Vicchio e quindi c’è compatibilità con l’incrocio fra queste due macchine Caini e Martelli che erano alla fontanella. Come no? Dice 23,00. D’altra parte secondo il nuovo codice la prova si forma al dibattimento, quindi è chiaro che evidentemente non possiamo dire a priori non erano le 23,00 . Per quanto riguarda poi i colpi, gli spari lì all’interno della piazzola di Vicchio il Lotti a dibattimento ha precisato che questi spari egli non poteva vederli data la distanza, si è avviciato però lui dice io li ho sentiti ecco perché non è preciso sulla direzione di questi spari, per quanto riguarda il lamentio della povera Pia Rontini, qui abbiamo il riscontro oggettivo della perizia medico legale collegiale dei professori i quali hanno detto che evidentemente è possibile l’emissione di gemiti, ora l’avvocato Filastò ha dato delle interpretazioni negative di questo punto dicendo che prima ha parlato di grida, ma insomma, dal Lotti non ci si può aspettare un linguaggio appropriato, insomma, mi sembrerebbe davvero eccessivo. Quindi gemiti/lamentio anche questo trova un riscontro obbiettivo nella perizia medico legale. E poi c’è il passaggio a livello perché si prende questa specie di cavalcavia naturale, sopra, attraverso la campagna? Perché Pacciani, che era nato a Vicchio, che aveva vissuto molto tempo a Vicchio, che conosceva bene quei luoghi perché era stato a lavorare in quei luoghi, sapeva che intorno a quell’ora, di domenica, il casello delle ferrovie è chiuso, è venuto l’ingegner Rondellini delle ferrovie dello stato e ci ha detto che proprio la domenica intorno a quell’ora il casello ferroviario è chiuso. Poi, a proposito di questa fuga attraverso la campagna, il Lotti ha detto che fecero a piedi l’ultimo tratto di strada e infatti l’ultimo tratto di strada lo si può fare solo a piedi, su questo il Lotti non si è mai contraddetto e poi sulle tracce di sangue hanno parlato tutti i miei predecessori e diciamo così che anche questo è un dato impressionante, non è venuto fuori subito per delle lacune, delle omissioni dei primi inquirenti però Lotti parla di queste persone che devono attraversare la strada per andare al ruscello a pulire se stessi dal sangue ed il coltello. Ecco perché si trovano le tracce di sangue anche sulla strada. Perché è la strada che separa la piazzola dal ruscello e qui sono stati sentiti dei testimoni che hanno confermato la presenza di queste macchie di sangue. Impressionante è poi la testimonianza, sotto questo profilo, di Caini e Martelli, insomma queste macchine andavano ad alta velocità in una strada sterrata di notte. Prima c’era una macchina bianca dello stesso tipo, della stessa cilindrata di Pacciani e poi c’era una macchina rossa scodata, insomma anche queste sono coincidenze da strappare? Da mettere da una parte? La sentenza di primo grado e questo dimostra anche il distacco, la serenità del giudice di primo grado, non valorizza la teste frigo che dice non è attendibile e ne spiega i motivi, forse era troppo precisa la teste Frigo ma io direi una cosa però, che questa teste è venuta al dibattimento sotto giuramento, io prima di stracciare completamente la teste Frigo ci penserei un attimo perché costei ha avuto un travaglio interno terribile e la sua testimonianza è venuta fuori perché quando ci furono le prime indagini su Pacciani lei vide la fotografia di Pacciani, dice: -ma questo è quello che io ho incrociato quella sera - assolutamente, e da li viene fuori la testimonianza della teste Frigo che poi ci siano state delle imprecisioni sulla macchina eccetera queste saranno oggetto di valutazione, però certamente anche questa testimonianza ha un suo valore perché, vedete signor presidente e signori della corte, una testimonianza come quella di Frigo non ha alcun rilievo a se stante ma acquista valore quando noi andiamo ad esaminare le testimonianze di Caini e Martelli che proprio quella sera hanno visto una macchina e una macchina rossa a tutta velocità facendo un gran polverone e confermando quello che aveva detto il Lotti che lui fu costretto ad abbassare i fari ed anche loro hanno visto i fari della seconda macchina con i fari abbassati. Ma insomma cosa vogliamo più di così? Vogliamo trovare Lotti, Vanni e Pacciani sui corpi delle vittime con una bella fotografia? Non lo so, sarebbe troppo comodo! Quindi la testimonianza di Frigo acquista rilievo unitamente a quella di Caini e Martelli, bisogna fare un lavoro di integrazione, non si possono separare, non si può dire questa non è valida quest’altra è valida, secondo me occorre dare una valutazione globale e allora anche quelle testimonianze che sembrano irrilevanti acquistano la loro rilevanza. Mi viene in mente una cosa, un particolare, ve la ricordate quella teste americana, Stepman, mi sembra, la quale vide quella macchina che può essere la macchina di Pacciani a fari accesi, poi spenti, poi si ritira? Di per se non ha alcun rilievo all’ora del delitto, la notte del delitto ma se poi noi andiamo ad integrarla con quella di Lorenzo Nesi che ha visto Pacciani la sera del delitto intorno all’ora del delitto allora ecco che la testimonianza di Stepman acquista una sua importanza. Poi se Nesi fosse un teste falso che cosa gli sarebbe costato dire ho riconosciuto Pacciani e Vanni? Invece dice ho riconosciuto solo Pacciani e l’altro non so se era Vanni. Quindi si ferma lì, è prudente come testimonianza, se avesse voluto compiacere la polizia avrebbe detto: -si si il secondo era Vanni, tutti e due li ho visti – invece no, -sull’altro non son d’accordo-. Scopeti. Vedete, io invito formalmente la corte eccellentissima a vedere la videocassetta che ritrae il sopralluogo fatto a Scopeti dal Lotti assieme alla polizia e al dottor Fleury. Noi tutti conosciamo le doti di assoluto distacco del dottor Fleury , in primo grado abbiamo visto quella videocassetta, io sono rimasto impressionato, così come sono rimasto impressionato dal sopralluogo che Lotti ha fatto nei pressi di quel casolare al di sopra della piazzola di Vicchio ma lì non c’è la cassetta. C'è la videocassetta su Scopeti e su Scopeti voi vedrete come il Lotti si dirige, indica tutto, il dottor Fleury gli dice – ma è sicuro lei di questo?- -Certo che son sicuro, la macchina era qui io ero qua li ho visti uscire da qui in quel momento- è una videocassetta assolutamente impressionante e su questo punto sulla posizione della tenda, della macchina sul fatto che questo ragazzo è uscito dalla tenda ed invece di andare verso la sinistra è andato sulla destra, verso il bosco, immediatamente, sulle posizioni delle macchine, sulla posizione della sua macchina è stato preciso, perché la posizione della sua macchina viene poi confermata da Ghiribelli e da Galli all’imbocco della piazzola dove l’hanno vista Ghiribelli e Galli. Su questo non si è mai contraddetto il Lotti. Quando vi dice gli spari avvennero tutti davanti alla tenda questo è confermato dalla presenza dei bossoli tutti davanti alla tenda.
Segue...

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