mercoledì 20 ottobre 2010

Natale Mele - Deposizione dell' 8 luglio 1994 - Quinta parte

Segue dalla quarta parte.

Avvocato Bevacqua.: Grazie signor Presidente. La domanda che io formulo al signor Mele è questa, se lui ricorda quella sera quando uscì sentendo gli spari o non sentendoli, qualcuno lo tirò fuori, se ricorda, è una banalità, se addirittura per farsi coraggio quella sera cantava "La Tramontana", una canzoncina.
N.M.: No.
A.B.: Non se la ricorda?
N.M.: Nzu. No, l'ho letta anch'io questa storia però non me lo ricordo.

A.B.: Quindi lei uscì da questa macchina...
N.M.: E cominciai a correre
A.B.: A correre, senza cadere mai, perchè, capisce, il sentiero era piuttosto impervio, capito? Di notte, buio...
N.M.: Può darsi lo shock m'abbia portato direttamente là...

A.B.: Sulle ali dello shock
N.M.: Non lo so.
A.B.: Benissimo. Grazie. Ecco, signor Presidente a questo punto io faccio anche un'altra domanda siccome abbiamo ispezionato i luoghi di uno dei duplici delitti io chiedo - perchè mi pare sia corretto sul piano della prova - di fare le ispezioni su tutti i luoghi dei duplici omicidi.
Presidente: Era già una richiesta avanzata in precedenza.

A.B: Io la insisto.
Presidente: Insiste quindi nella stessa richiesta. Avvocato Pellegrini voleva fare una domanda?
A.P.: Si, se mi è consentito. Lei signor Mele si è mai sottoposto a ipnosi per ricordare quella notte?
N.M.: No.
A.P.: Sarebbe disponibile a sottoporsi?
N.M.: Non lo so.
A.P.: Ovviamente se la Corte glielo chiedesse. Perchè questo servirebbe quasi sicuramente...
Presidente: Avvocato ma chi lo ipnotizza? Lei?
A.P.: Noo, no, certo, viene nominato un perito...

Avvocato Bevacqua: Credo sia vietato dalla legge.
A.P.: È un esperimento che potrebbe essere fatto, potrebbe aiutarci a riscoprire quel che è successo quella sera Presidente, non credo ci sia da fare dell'ironia.
Presidente: No, no tanto più che qui non è ben chiaro se lui dice di non ricordare o non ricorda davvero.
A.P.: Appunto
Presidente: Questo glielo debbo dire, per carità, lei aveva sei anni, quindi...
A.P.: Lo shock è stato tremendo
Presidente: Però, vede, è molto strano, lei ha una memoria settoriale, capito? Che ricorda molto bene quando si svegliò non si ricorda perchè, ricorda molto bene quando arrivò là e disse quelle due o tre cose però poi nel mezzo non si capisce bene
N.M.: Va be' mi ricordo delle cose e non mi ricordo delle altre, anche cose di un anno fa, per dire...
Presidente: Non sono neppure io in grado di farle delle contestazioni, francamente non, è difficile, c'è una sensazione, capito, che non tutto sia liscio, comunque...
A.P.: La mia richiesta al teste - perchè, evidentemente se non fosse lui disponibile non se ne potrebbe in nessun caso fare di niente - è se lei fosse disponibile a sottoporsi a ipnosi.
Presidente: No, non guardi noi, sa...
N.M.: No, no...
A.P.: Questo lo deve decidere lei indipendentemente dal fatto possa essere disposto o non disposto ad un'indagine del genere.
N.M.: Io posso anche provare...
A.P.: La ringrazio.
Presidente: Avvocato Santoni voleva fare un'altra domanda?
Avvocato Santoni: Si, una sola. Signor Mele lei non si ricorda, come ha ricordato ora il Presidente cosa successe la notte dell'omicidio di sua madre, però mi sembra che a volte non si ricordi nemmeno quanto gli ha detto suo padre dopo. Per esempio, lei riferisce nel 1982 che suo padre gli ha parlato degli omicidi successivi del 1975 e del 1981, si ricorda cosa le ha detto suo padre su queste cose?
N.M.: No.
A.S.: Lei dice: "Io gli ho chiesto, mio padre mi ha detto poi che questa gente continua ad ammazzare, due nel 1975, due nel 1981 e due non mi ricordo la data", lei non si ricorda quindi che quando è andato a trovarlo in carcere gli ha detto queste cose?
N.M.: No.
 
A.S.: Questo è successivo. Lei è già grande.
N.M.: Si, si, non me ne ricordo. Non mi ricordo neanche cosa ho mangiato ieri... Io se m'ero ricordato qualcosa magari...

A.S.: Lei non si sorprese davanti ad una cosa del genere, davanti ad un'affermazione così importante?
N.M.: Come?
A.S.: Davanti ad un'affermazione così importante, suo padre le dice "mi ha detto poi che questa gente continua ad ammazzare" lei...
N.M.: Non me lo ricordo e che devo fare?
A.S.: Non si ricorda nemmeno che nella stessa occasione suo padre gli disse...
N.M.: Io mio padre non l'ho quasi mai parlato.
A.S.: In carcere, lei lo dice lei...
N.M.: Lo dico io ma...
A.S.: Non si ricorda che suo padre...
Presidente: Comunque quello che disse sarà stato vero a suo tempo?
N.M.: Penso sia stato vero, però non me lo ricordo.
A.S.: Questo è l'interrogatorio presidente del 7 settembre '82.
Presidente: Lei non era mica più un bambino allora!
N.M.: No, no.
A.S.: Lei disse anche in quell'occasione. "non mi ha parlato della pistola dell'omicidio", dell'omicidio di mia madre s'intende, "mi ha detto però che con quella pistola erano stati fatti altri omicidi". E non era curioso di sapere perchè? Chi? Come?
N.M.: Ma non m'ha mai parlato niente mio padre!
A.S.: Allora non è vero quello che disse lì, se l'inventò
N.M.: Per me non è vero nulla, a me non m'ha mai detto nulla. Non m'ha mai raccontato niente. Cioè io non ho mai saputo nulla.
Presidente (fuori micorfono): Ohoooo!
A.S.: Noi lo abbiamo depositato questo interrogatorio, delle contestazioni, perchè evidentemente...
N.M.: Io ho provato a chiedere ma non m'ha mai detto nulla. Proprio, lui è sempre stato zitto.
A.S.: Lei lo chiese, se l'è fatto chiedere anche sotto giuramento queste cose
N.M.: Se ci sono scritte lì...
A.S.: Sono state importanti purtroppo nelle indagini perchè siamo nell'82 e Francesco Vinci andò dentro anche per questo. Non si ricorda più nulla?
N.M.:
No.
A.S.: Un momento Presidente, già che ci siamo, io ho finito con le domande ma per quanto riguarda le varie istanze della difesa, di parte civile, della difesa il rapporto Torrisi noi ci associamo, non sappiamo quanto giuridicamente possa essere fondata ma io mi associo, non so il collega, ma penso di si, non perchè il rapporto Torrisi vada in una direzione completamente opposta dal Pacciani, il rapporto Torrisi non è altro che la focalizzazione delle interrelazioni che c'erano tra i protagonisti di quel tempo, niente di più, fra l'altro a nostro avviso, interrelazioni che aprono valenze infinite nei confronti di tanti anonimi di cui nulla sappiamo e chissà chi ci si può trovare dietro per quello avevamo chiesto, proprio per la luce del rapporto Torrisi, l'interrogatorio di Massa Rosina che ci potesse spiegare queste persone, almeno in parte. Per quanto riguarda l'ipnosi, la narcoanalisi faccio presente che già Natalino Mele aveva dato parere favorevole tanto tempo fa quando fu fatta la perizia dei modenesi, quella psichiatrica preventiva, però, De Fazio si, si disse, mi ricordo il dottor Fleury fece delle domande precise che la narcoanalisi e l'ipnosi in realtà tirano su si la realtà ma anche cose non vere, quindi ci si ritrova davanti a dei dati che sono in parte veri e in parte falsi, vai poi a capire quali sono quelli veri e quelli falsi, mi sembra che c'era anche un'ulteriore analisi dell'ispezione dei luoghi e su quella, personalmente, sono remissivo, è sempre utile, lo abbiamo visto con Scopeti andare a vedere direttamente i luoghi stessi, quindi remissivi ma favorevoli sostanzialmente. La ringrazio. 
Presidente: Avvocato Bevacqua prego.
A.B.: Solo una precisazione su quella domanda che avevo fatto prima, chiedo scusa, lei lo vide questo bigliettino che fu trovato in tasca a suo padre? Glielo fecero vedere?
N.M.: No
A.B.: Glielo lessero?
N.M.: No. Mi dissero solo "un biglietto compromettente".
A.B.: Ma non gli dissero il contenuto? Qualcosa le dissero, sennò biglietto compromettente non sa di nulla.
N.M.: No.
A.B.: Lei ne parlò con suo padre? Dopo?
N.M.: No
A.B.: Non ne ha mai parlato con suo padre?
N.M.: Non s'è mai parlato di niente.
A.B.: Di queste cose niente?
N.M.: No. Proprio per quello che aveva passato...
A.B.: Con suo zio?
N.M.: No.
A.B.: Con la zia?
N.M.: No, no, no.
A.B.: Non parlavate mai di nulla.
N.M.: No.
A.B.: Bene, grazie. 
Presidente: Avvocato Fioravanti prego.
Avvocato Fioravanti: Nessuna domanda, signor Presidente. Volevo chiedere in base alla richiesta di acquisizione del rapporto Torrisi, l'ammissione del teste Giacomini, brigadiere dei carabinieri nel 1968 a Signa in quanto ha fatto tutte le indagini iniziali e ha interrogato in pratica il Natalino Mele e anche per conto nostro, benchè richiesto dal Pubblico Ministero del suo capo di allora Maresciallo Matassino Gerardo, sempre dei carabinieri, qui è scritto Comando provinciale dei carabinieri di Firenze, l'ammissione di questi due testi.
P.M.: Presidente si tratta..
Presidente: Lei si oppone ovviamente
P.M.: Non solo, no, no!
Presidente: È una richiesta complementare a questa.
P.M.: Direi che non solo mi oppongo per questo ma mi oppongo anche per il fatto che è tardiva, era conosciuto il rapporto Torrisi dalle parti quindi il teste come l'allora maggiore Torrisi, dovevano essere indotti prima. Per quanto riguarda il rapporto Torrisi vorrei chiarire che ove il rapporto parla di atti giudiziari se la corte ritiene saranno prima da acquisire gli atti giudiziari originali cui si riferisce e poi eventualmente le valutazioni del Maggiore Torrisi, non certo l'uno senza le altre perchè pur opponendomi al rapporto non avrebbe senso acquisire un rapporto giudiziario perchè interessa nella parte in cui riferisce atti. Allora occorrerebbero gli atti, non certo il rapporto.
Presidente: Su l'ispezione dei luoghi?
P.M.: Remissivo, remissivo, per carità.
Presidente: Signori avvocati di parte civile su queste richieste?
Avvocato Pellegrini: Le parti civili si sono presentate in questo processo dichiarandosi disposte e anzi attendendo di poter conoscere la verità, quindi tutto quello che può servire a questo scopo non lo respingiamo certo per formalismi o per questioni di tempestività o meno per cui il rapporto secondo noi può essere, sotto questo profilo, se è utile, può essere acquisito. Quanto ai sopralluoghi trova non solo la nostra adesione ma la nostra istanza a eseguire il sopralluogo su tutti i luoghi dove si sono verificati i delitti e visto che siamo alla fase delle richieste, il teste mi pare che abbia finito, io formalizzo la mia richiesta di sottoporre il teste Natalino Mele a perizia ipnotica perchè adesso la scienza ipnotica ha fatto motli passi avanti, si regredisce fino alla fase prentatale addirittura e si possono scoprire cose veramente molto interessanti. Credo che sia nell'interesse di tutti. Forse anche dello stesso teste che finalmente potrebbe trovare...
Presidente: Non mi pare che sia consenziente. A prescindere da ogni altra valutazione non mi pare che lei sia consenziente.
A.P.: Ha detto di si prima, Presidente. Gli può essere utile anche a lui, fra l'altro, propruio per la sua psicologia.
Presidente: Lei si stringe nelle spalle...
A.P.: Chi tace acconsente in questo caso. Questa è la mia richiesta Presidente.
Presidente: Non sempre eh?
A.P.: In questo caso infatti ho detto.
P.M.: Su questa richiesta Pubblico ministero? Pellegrini parlava a nome di tutti?
Avvocato Colao: No, una sola cosa, sarebbe bene che si esprimesse in maniera chiara il teste, se acconsente o no.
Presidente: Va be' tanto, avvocato, bisogna vedere prima di tutto se la Corte l'ammette questo tipo di indagine, il Pubblico Ministero? Lei piuttosto su questo punto non si è ancora pronunziato.
P.M.: Mi pronunzio, contrario, assolutamente al procedimento.
Presidente: Signori, possiamo licenziare questo teste? Può andare grazie.

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