giovedì 30 giugno 2011

Luigi Ciani - Deposizione del 06 giugno 1994 - Seconda parte

Segue dalla prima parte

Presidente: Avvocato Colao prego.
A.C.: Scusi, prego, lei è l’unico ottico di San Casciano?
L.C.:No.
A.C.: Ce ne sono altri…
L.C.:Ce n’è un altro ottico, si.
A.C.: Senta mi scusi, dunque lei ha una popolazione, diciamo, anche campestre?
L.C.:Si, si.
A.C.: Ecco, ritiene lei che qualcuno fra i più incolti affermi di avere una o più diottrie in più perché è menomato viceversa nella vista…
A.B.: La domanda per cortesia.
A.C.: Questa è la domanda.
L.C.:Vorrei che mi fosse ripetuta per cortesia.
A.C.: Dunque, un soggetto il quale è fra i più incolti dice che ha una o più diottrie in più…
L.C.:In più o più? Perché più in gergo ottico vuol dire… E’ una precisa prescrizione…
A.C.: In più… In più… Ecco, può per la sua incoltezza di campagna essere una persona che vuole dire che lui è menomato…
Presidente: Avvocato ma questo… questa che domanda è?
L.C.:Può darsi che una persona intenda di avere un difetto…
Presidente: Ma no, guardi, non risponda, non risponda assolutamente, è un giudizio assolutamente campato in aria che non ha alcuna attinenza, questo è un giudizio lei non glielo può chiedere quindi…
A.C.: No ma ora enuncio in maniera più chiara. In sostanza avere due o più diottrie significa vedere meglio o vedere peggio?
L.C.:Mah se uno è corretto vede meglio, se non ha gli occhiali vede peggio… E’ un discorso abbastanza difficile da fare…
A.C.: No, cioè, scusi, rispetto alla norma del visus che ognuno ha da ciascuno occhio, no? In decimi…
L.C.:Se davanti agli occhi…
A.C.: Se uno ha più diottrie del normale vede meglio o vede peggio?
L.C.:Tecnicamente non è valido, scusi questo… Questa domanda non è valida tecnicamente.
A.C.: Si può arrivare a dodici diottrie?
L.C.:Una persona non ha delle diottrie, una persona ha un visus che va da zero a dieci decimi. Questo in ottica oculistica s’intende. Se mancano dei decimi si introducono delle diottrie per recuperare questi decimi.
Presidente: L’avvocato dice, è una strana domanda, per carità, le vuol far dare un giudizio che non le compete…
A.C.: No non è un giudizio è un parere.
Presidente: Un parere… avvocato… Se non è zuppa e pan bagnato! Basta. Vuol fare altre domande? Il teste deve riferire sui fatti.
A.C.: Bene, grazie.
Presidente: Null’altro signori avvocati di parte civile? No. Prego signori difensori, avvocato Bevacqua.
A.B.: Si grazie. Mi scusi signor Ciani, lei ha detto nel suo interrogatorio reso esattamente il 20 marzo ’93 che in quella zona vi erano tutta una serie di altri negozi di fotottica tant’è che… perlomeno qualche anno…
L.C.:No non l’ho detto.
Presidente: Ha detto uno, avvocato.
A.B.: C’era un altro?
L.C.:Certo, non tutta una serie, un altro.
A.B.: No, perché le hanno mostrato, i signori della Questura, le hanno mostrato una serie di fotografie del signor Pacciani…
L.C.:Si.
A.B.: E lei disse che alcune di queste non poteva averle fatte lei.
L.C.:Una fototessera non mi sembrava appartenesse al mio modo di fotografare.
A.B.: Quindi è probabile che questa fotografia sia stata fatta da un altro.
L.C.:Da un altro oppure a Firenze o in un altro posto.
A.B.: Certo, quindi anche a Firenze si può fare…
L.C.:Si come no!
A.B.: Senta, le domando una domanda ben precisa a cui lei ha già, per la verità, già risposto ma che non è stato oggetto della domande del Pubblico Ministero, questa scritta che le fu mostrata e che dice: “fatto visita per occhiali lire 25.000 già ordinati per martedì sera ore 7:00 giorno 5 luglio 80 due diottrie in più già presi” ecco, due diottrie più già presi significherebbe che cosa? Che questa persona aveva necessità di che cosa? Le domando…
L.C.:No, due diottrie in più può voler dire due cose, o una correzione ottica che tecnicamente si dice +2 oppure due diottrie più di quelle che ho già.
A.B.: Siamo d’accordo, ecco, perché lei dice: “Circa l’annotazione – due diottrie in più – penso si possa ipotizzare che gli occhiali correggevano la vista di due diottrie” questo l’ha detto lei.
L.C.:Si, si può ipotizzare, certo.
A.B.: Questo l’ha detto lei.
L.C.:Si può ipotizzare che gli occhiali correggessero la vista di due diottrie…
A.B.: L’avrebbe detto il 15 luglio 1993.
L.C.:Si.
A.B.: Quindi evidentemente per potere avere o comprare o acquistare un paio di occhiali che correggessero la vista era necessario far vedere la vista, far vedere il visus da qualcuno…
L.C.:Ma non è detto perché allora si, oggi no. Insomma a lei gli interessa allora.
A.B.: Nel 1980 bisognava farlo vedere da qualcuno.
L.C.:Si.
A.B.: Questo qualcuno chi poteva essere?
L.C.:Poteva essere un oculista o anche un ottico.
A.B.: O anche un ottico. Quindi se fosse stato l’oculista, l’oculista avrebbe avuto, penso, diritto ad un onorario?
L.C.:Si certo.
A.B.: Nessun altra domanda, grazie.
Presidente: Nessun altra domanda? Possiamo licenziare il teste?
P.M.: Si Presidente.
Presidente: Può andare, grazie, buongiorno.
L.C.:Prego, buongiorno.
P.M.: Sentiamo Gherardi Gherardo
A.B.: Aspetti, scusi signor Presidente, mi perdoni. E’ l’imputato che mi spinge a domandare…
Presidente: Allora il teste per cortesia.
A.B.: L’imputato non sa se era andato da lui o da altri però domanda se questi occhiali l’avesse fatto lui.
Presidente: E’ in grado, prima di tutto, di…
L.C.:No.
Presidente: E allora è inutile assolutamente…
L.C.:No perché su questi occhiali c’è una montatura con una marca che forse si potrà leggere che posso avere io come qualsiasi altro ottico e dalle lenti purtroppo non sono in grado di…
Presidente: E’ impossibile risalire quindi…
L.C.:Mi dispiace ma…
Presidente: Non è in grado di rispondere a questa domanda. Facciamoglieli vedere allora avvocato. Ci vuole uno strumento per misurare quante diottrie sono… il cilindro, l’asse tutte queste cose qui.
L.C.:Si, cilindro, asse, diottrie e quindi poi si fa una prescrizione precisa.
A.B.: Senta mi scusi un’ultima domanda, lei ha un negozio vicino a tal signor Ciappi? Me lo dica lei perché io non lo conosco il signor Ciappi, la Coldiretti.
L.C.:No io ho un negozio dove credo, credo, una volta ci fosse la Coldiretti di questo signor Ciappi.
A.B.: Dove c’era… Ecco…
L.C.:E’ un palazzo che era di proprietà della famiglia Ciappi.
A.B.: Ho capito.
L.C.:Questo senz’altro.
A.B.: Perché pare che si sia recato, il signor Pacciani, in prossimità di questa Coldiretti dove…
L.C.:Si però quando c’era io non c’era più il signor Ciappi perché… No perché io sono dove prima era questa Coldiretti.
P.M.: A meno che non facessero gli occhiali alla Coldiretti!
Presidente: Possiamo andare avanti signori? Allora il teste può andare, grazie, buongiorno.

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