giovedì 16 giugno 2011

Orlando Celli - Deposizione del 01 giugno 1994 - Seconda parte

Segue dalla prima parte.

Presidente: Signori avvocati? Avvocato Santoni.
Avvocato Santoni Franchetti: L’ha fatta lei Presidente la domanda.
Presidente: Prego?
A.S.: L’ha già fatta lei Presidente la domanda dei due giorni.
Presidente: Ah, va bene, benissimo, signori avvocati di parte civile null’altro? Avvocato Bevacqua.
A.B.: Grazie Presidente. Senta signor Celli lei quante volte è stato interrogato per questa vicenda? Se se lo ricorda.
O.C.: Mi sembra che questa sia la quarta volta.
A.B.: Quarta volta.
O.C.: Si.
A.B.: Oggi è la quarta volta.
O.C.: Si oggi la quarta.
A.B.: La quarta volta però risultano solo due interrogatori…
O.C.: Come due? Al Galluzzo dai Carabinieri, poi a Firenze e questa è la quarta volta.
P.M.: Questa è la terza. Al Galluzzo dai Carabinieri, a Firenze e oggi sono tre.
O.C.: Mah ora…
Presidente: Varie volte.
A.B.: Varie volte,
O.C.: Tre, quattro volte, non lo so.
A.B.: Ecco, lei fu sentito nella immediatezza dell’omicidio?
O.C.: Si.
A.B.:Se lo ricorda, e rese una certa dichiarazione.
O.C.: Si.
A.B.: Che io le leggo, che è un po’ diversa da quella che ha resa invece dopo tanto tempo, dopo diversi anni, perché questa seconda dichiarazione l’ha resa alla squadra mobile SAM esattamente il 29 giugno 1992, bene? Perché le dico, nella prima dichiarazione, quella che lei rende nell’immediatezza del fatto lei assolutamente non ricorda di questo motorino…
O.C.: No.
A.B.: Ohooo, invece questa volta se lo ricorda
O.C.: No io mi ricordo solo… quando mi richiamarono l’ultima volta se c’era qualcosa che avevo notato lì e mi tornò in mente questo motorino perché era un…
A.B.: Si, va bene, però lei nell’immediatezza del fatto ricorda questo e fotografa una certa situazione, bene? Io gliela leggo e lei deve dire, non a me ma a la Corte, se conferma questa circostanza…
Presidente: Allora aveva i ricordi più freschi…
O.C.: Poi fra l’altro è passato diverso tempo e diverse conseguenze sicchè…
Presidente: Ora poi i ricordi sarebbero caldi.
A.B.: “Mi è parso che tutte le portiere del mezzo fossero chiuse ma comunque non vi ho fatto molto caso. Accanto vi era una seconda auto di color bianca, forse una A112 o una Mini in quanto era tagliata dietro e molto larga. A lato vi era un uomo che si stava nuovamente avvicinando a detto furgone” mi è stato copiato male, non so per quale motivo ma veramente lo leggo pochissimo, lo leggo molto male…
P.M.: Prendiamo l’originale.
A.B.: Se me lo da… “…dal furgone parcheggiato a tre metri di distanza. L’uomo dall’apparente età di anni 40/45, molto robusto, capelli radi e forse anche stempiato”, l’ha detto lei.
O.C.: Bianchi.
A.B.: Bianchi non c’è scritto. “indossante un paio di pantaloni chiari” qua non si capisce più nulla…
P.M.: Prendiamo il verbale via!
A.B.: Ecco, ce lo dia, ce lo dia, grazie. “Era alto cm 1 e 75”. Lei ricorda una A112 o comunque una Mini, un uomo 40/45 anni molto robusto, capelli radi, vede i miei?
O.C.: Si. Come lei no, però… Un pochini di più.
A.B.: Un po’ di più radi?
O.C.: No un po’ di più capelli
A.B.: E forse anche stempiato, altezza 1 e 75. Eh? Conferma questa circostanza?
O.C.: Certo.
A.B.: Benissimo. Io se il Pubblico Ministero mi fornisce questo potrei sapere qualche altra cosa.
P.M.: Se mi da due minuti…
A.F.: Non si leggono le copie.
A.B.: Perché molte carte importanti non riesco a leggerle.
A.F.: Non si leggono.
P.M.: Siamo maliziosi a tal punto…
A.F.: Eh si.
A.B.: Non lei certamente, io ho chiesto le copie…
Presidente: Proseguiamo
A.B.: Va bene Presidente. Ecco allora, circostanza che lei Autobianchi… Non sudi perché sudo anch’io…
O.C.: No, no io sudo per altri problemi.
Presidente: Sudiamo tutti, guardi.
A.B.: Sudiamo tutti. E lei ha riferito
O.C.: Io ho altri problemi, per quello non son venuto stamattina.
Presidente: Certo, lo so, lo so.
O.C.: Sudo per quello.
A.B.: Ecco, mi dispiace.
Presidente: Stia assolutamente tranquillo.
A.B.: Senta, questa circostanza dell’Autobianchi lei l’ha riferita per la verità anche alla SAM, vero?
O.C.: Si.
A.B.: Che era un Autobianchi… E’ vero?
O.C.: Si.
P.M.: Menomale.
A.B.: Solo che lei non gliel’ha domandato. Non gli è interessato, a me interessa. Dunque, “Dopo attenta osservazione delle foto dichiara…” perché le hanno fatto vedere questo motorino, parecchio, attenta osservazione, lei si è messo lì parecchio, “…effettivamente il ciclomotore che vedo raffigurato è di tipo uguale a quello che io vidi nella circostanza sopra narrata”
O.C.: Si.
A.B.: Questo ciclomotore, la domanda credo gliel’ha già fatta il signor Presidente, questo ciclomotore lei ha detto che stava a 200 metri circa, 200 metri circa dal furgone.
O.C.: 200/250, si.
A.B.: Ecco, mentre la A112 era molto prossima a questo furgone?
O.C.: Si era sulla strada.
A.B.: Era sulla strada, accanto al furgone.
O.C.: Perché il furgone era nell’interno del campo.
A.B.: E lei espresse l’idea al maresciallo di Galuzzo, che io vedo e non vedo in questo verbale, che quella persona, che aveva questi capelli radi, che aveva questa testa stempiata, il cranio stempiato, che era quaranta/quarantacinquenne e che quindi aveva anche un’altezza di un metro e settantacinque potesse essere il proprietari o il conduttore di quella A112…
O.C.: Quello me lo dissero quando andai lì, dice, si ma questo, a si ho capito era il proprietario della A112 che era un uomo che stava lì vicino.
A.B.: Ah, va bene.
O.C.: Questo me lo dissero loro io…
A.B.: Lo dissero loro. Quindi questa era una persona che stava lì e che glielo dissero.
O.C.: Così dissero loro io non lo conoscevo.
A.B.: Benissimo, grazie, nient’altro.
Presidente: Avvocato Fioravanti ha domande?
A.F.: Nessuna domanda.
Presidente: Bene, possiamo licenziare il teste?
P.M.: Si chiedevo solo se si ricorda chi era questa persona, lei sa il nome di questa persona?
O.C.: No.
P.M.: No, benissimo, lo chiederemo a chi di dovere e vediamo se era lui.
Presidente: Il consigliere Polvani le vuol fare una domanda signor Celli.
Consigliere Polvani: Si ricorda a che ora del mattino vide questa scena con questo signore?
O.C.: Mi ricordo solo che era presto perché stavo portando, insomma, la mamma a riscuotere la pensione per non fare la fila.
C.P.: Ecco, quindi la mattina abbastanza presto.
O.C.: Si, sette e mezzo/otto un affare così, non più tardi.
C.P.: Non più tardi, grazie.
Presidente: Bene, grazie signor Celli può andare, buongiorno, può tornare a casa, arrivederci.
P.M.: Presidente prima di licenziare il teste vorrei sapere se la difesa ha bisogno di quel verbale, in cinque minuti lo procuriamo e così sappiamo se è necessario fare ulteriori domande o se…
Presidente: Ma non credo Pubblico Ministero
A.B.: Se me lo da io lo piglio…
P.M.: Io no ce l’ho.
A.B.: Per toglierci la giacca, Presidente.
Presidente: No, no, no.
A.B.: Io non ho quel verbale. Bene, allora io non ho domande da fare la teste.

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