lunedì 14 novembre 2011

Ruggero Perugini - Deposizione del 13 giugno 1994 - Quattordicesima parte

Segue dalla tredicesima parte.

A.B.: Non era un paesino, allora senta lei ha fatto delle annotazioni… un’annotazione riassuntiva del 3 luglio ’91, prima di fare questa cui si faceva riferimento prima del 9 luglio ’91, ha fatto una relazione riassuntiva e in particolare ha indagato sul Bani imbalsamatore, se lo ricorda?
R.P.: Indagato?
P.M.: Attenzione a fare nomi di persone che non sanno…
A.B.: Ha fatto indagini, indagato, ha fatto… ha fatto… ha indagato… ha fatto indagini…
P.M.: Attenzione nel processo a non fare nomi…
A.B.: No, no ha fatto indagini su un certo…
P.M.: Su persone che non hanno ricevuto…
A.B.: Nooo… ha fatto…
R.P.: Ho cercato…
A.B.: Ha fatto indagini correlate a questo procedimento.
R.P.: Si, si.
A.B.: Ohooo, si ricorda di che natura erano queste indagini? Se era vero cioè che il Pacciani si fosse recato più volte da questo Bani a fargli fare delle imbalsamazioni di animali oppure no?
R.P.: Vede…
A.B.: No, la domanda è molto semplice.
R.P.: No, mi scusi.
A.B.: Si o no?
R.P.: Mi pare di ricordare che anche se il Pacciani aveva detto al Marchese Rosselli Del Turco che sapeva imbalsamare gli animali, anche se avevamo trovato almeno un animale imbalsamato da lui mi sembra che il Bani ricordasse qualcosa circa un animale che aveva portato per farlo imbalsamare però non credo che glielo abbia imbalsamato.
A.B.: Ecco glielo posso ricordare quello che lei ha scritto?
R.P.: Che non credo… sa la memoria…
A.B.: “E’ vero che seguendo la traccia degli animali imbalsamati si era giunti ad accertare che il Pacciani aveva portato alcuni animali uccisi ad un imbalsamatore di Vicchio tale Bani Piergiorgio”
R.P.: Di Vicchio, si e cosa dice? Si però guardi un attimo…
A.B.: “Peraltro… però non si era ancora raccolta alcuna testimonianza certa al di fuori dell’ambiente familiare relativo a pratiche venatorie e dalla detenzione di armi a retrocarica da parte del Pacciani”
R.P.: Dunque, ecco ci dovrebbe essere…
A.B.: Comunque lei, scusi, io la domanda è precisa.
R.P.: Si però mi scusi, meglio di me può rispondere il Bani se è stato sentito, perché ci dovrebbe essere un verbale.
A.B.: Bani non è stato né citato né sentito…
R.P.: No,no.
A.B.: Però è stato sentito da lei…
R.P.: No mi scusi credo che siano ripo… se è stato sentito e se è oggetto di annotazione non è improbabile che le sue dichiarazioni siano consacrate in un atto preciso e per questo le dico avvocato quell’annotazione che io faccio pone in forma riassuntiva dei dati acquisiti ma naturalmente ci sono anche verbali di sommarie informazioni testimoniali…
A.B.: Si però questi… Lei quando scrive ricorda quello che scrive no? Se scrive una certa cosa…
R.P.: Avvocato io credo di aver scritto… credo di aver scritto una mezza biblioteca su questa cosa…
A.B.: Eh lo so…
R.P.: Quindi lei deve anche…
A.B.: Ma lei deve capire che io la devo leggere tutta questa biblioteca e devo cercare di togliere quello…
R.P.: Ecco ma è quello che io chiedo a lei è di leggerla tutta perché…
A.B.: Tenga guardi…
R.P.: No, no, no mi scusi…
P.M.: Basta prendere la deposizione del Bani.
R.P.: Preferisco prendere la…
A.B.: Io voglio sapere…
R.P.: Perché potrei aver citato male come magari…
P.M.: Il teste chiede di consultare dei suoi atti mi sembra ne ha diritto.
A.B.: Certamente, io non li modifico, non son capace di modificare…
R.P.: Bani Piergiorgio vero?
A.B.: Guardi non lo so come si chiama, qua lei ha detto… io voglio sapere innanzitutto se quello che lei ha scritto lo conferma…
R.P.: Mah io certamente confermo ciò che ho scritto.
A.B.: E cioè è questo che le domando poi lei me lo specifica
P.M.: Non si può confermare gli atti.
Presidente: Sapete che con il nuovo codice questo non è più ammesso, purtroppo perché era molto più comodo.
R.P.: Che lui abbia portato degli animali… se ho detto quello vuol dire che ho avuto il riscontro che lui aveva portato degli animali però, mi perdoni, sarebbe bene leggere comunque il verbale, se c’è…
A.B.: Lo prenda guardi io…
R.P.: Per vedere se…
A.B.: Faccia come crede io non voglio..
R.P.: Per vedere se quello glieli ha imbalsamati sul serio
A.B.: Io non mi nascondo dietro niente guardi, voglio vedere la verità.
R.P.: Posso?
P.M.: Mah, ci da cinque minuti di tempo Presidente? Oppure lo facciamo… Tanto il dottor Perugini deve essere sentito dal sottoscritto mercoledì su altre cose, lo facciamo per mercoledì. Se loro credono opportuno interrompere interrompiamo e cerchiamo l’atto.
Presidente: Signori fate voi.
P.M.: A lei avvocato.
A.B.: No allora andiamo avanti.
R.P.: Va bene.
A.B.: Insomma questo l’ha scritto lei o non l’ha scritto lei?
R.P.: Se è firmato da me certamente l’ho scritto io.
A.B.: Ohooo…
P.M.: Non è utilizzabile Presidente.
R.P.: Guardi, non rinnego nulla.
P.M.: Che sia firmato o no.
A.B.: Allora non è utilizzabile.
R.P.: Non rinnego nulla di ciò che ho scritto, ecco, e firmato naturalmente.
A.B.: Lei avrebbe scritto questo, io glielo domando se lei se lo ricorda oppure se non se lo ricorda: “E’ vero” ho messo un cerchietto verde io… “che seguendo la traccia degli animali imbalsamati si era giutni ad accertare che il Pacciani aveva portato alcuni animali uccisi ad un imbalsamatore di Vicchio tale Bani Piergiorgio, che peraltro però non si era ancora raccolta alcuna testimonianza certa” quindi voi andate da questo signor Bani, gli domandate, penso: signor Bani conosce Pacciani? – Si lo conosco – Che cosa ha fatto con Pacciani? – E’ vero o non è vero che gli ha portato delle… E questo signor Bani vi ha detto – Si me l’ha portati -
P.M.: Vediamo cos’ha de… leggiamo cos’ha detto.
R.P.: Credo che sia meglio leggere quello che ha detto lui.
A.B.: Ho capito, va bene, andiamo avanti allora. Senta lei ha detto che ha fatto questa perquisizione col metal- detector l’11.6.1990…
R.P.: Eh…
A.B.: La prima 11.6.90.
R.P.: Si.
A.B.: Alla presenza di tutti e diceva…
R.P.: Il metal-detector veniva usato da uno sminatore dell’esercito
A.B.: Della settima direzione del genio militare.
R.P.: Si.
A.B.: Io, guardi, ormai sono vecchissimo, mi ricordo che una volta questa specie di metal-detector addirittura… e lo dice lei, l’ha detto stamattina lei che si sentiva… perché stava… laggiù c’erano dei ferri… questo piglia anche gli spilli…
R.P.: No…
A.B.: In genere.
R.P.: No il problema era proprio quello, il problema di questo tipo di apparecchio, tanto è vero che nella perquisizione di aprile/maggio utilizzammo apparecchi diversi, sofisticati, cercametalli promiscui… il problema era questo che non lo si poteva tarare… cioè non dava una risposta attendibile per una massa, esclusivamente ferrosa, di dimensioni inferiori alla mina ecco… era estremamente difficile tararlo, o segnalava… perché se si andava su un eccesso di sensibilità finiva per segnalare anche i chiodi delle scarpe della persona che stava a due metri o altrimenti bisognava tenerlo su una taratura che per noi non era produttiva.
A.B.: E allora scusi…
R.P.: Però, però, però meglio di niente…
A.B.: Ecco, ora c’è questo niente, un po’ più del niente perché a un certo punto, l’ha detto lei stamattina…
R.P.: Si, si.
A.B.: …sarebbe stato trovato un innesco percosso…
R.P.: No, no.
A.B.: …verosimilmente per cartuccia da caccia.
R.P.: Si ma l’innesco non lo troviamo…
A.B.: Col metal-detector?
R.P.: No…
A.B.: Non si sa, va bene…
R.P.: L’innesco lo vediamo…
P.M.: No come non si sa?!? L’ha detto!
R.P.: L’innesco lo vediamo e lo fotografiamo lì dov’è.
A.B.: Eh? Cos’è l’innesco? No ma io…
P.M.: E’ anche fotografato. No, no facciamo vedere dov’è stato trovato.
A.B.: Non gliel’ho fatta la domanda.
R.P.: Le do subito soddisfazione, scusi.
A.B.: Si grazie.
P.M.: Ohooo, vogliamo accendere la telecamera? Così vediamo dov’è stato trovato, grazie.
A.B.: Io sto facendo delle domande così innocenti…
Presidente: Non era tanto innocente.
P.M.: Per niente.
A.B.: L’innesco… l’innesco… voglio sapere…
P.M.: Vediamo dove…
A.B.: Voglio sapere innanzi tutto cos’è l’innesco.
Presidente: Nell’ottica difensiva…
A.B.: Voglio capire chi, come mai quest’innesco… quando il mio amico Pacciani se ne stava in galera nel 1990.
P.M.: Certo, anche tante altre cose non solo l’innesco.
A.B.: Certo, certo.
P.M.: C’è un elenco di oggetti…
R.P.: La cosa è meno misteriosa di quanto possa apparire avvocato perché il Pacciani quando scrive alla moglie Angiolina parla di cartucce da caccia…
A.B.: Ah, quello là è l’innesco?
R.P.: Si.
Presidente: Quello è l’innesco.
R.P.: …di cartucce da caccia che noi avremmo dovuto trovare che non trovammo.
Presidente: Vogliamo ingrandirlo?
A.B.: Ecco, se ci fa vedere dove fu trovato.
R.P.: Fu trovato… dovrei… dovrei mostrarvi una…
Presidente: Ecco, prego volete guardare?
R.P.: Sarebbe molto più agevole per me se…
P.M.: Usassimo il filmato si…
R.P.: Se usassimo il filmato.
A.B.: Non c’erano problemi.
R.P.: Se usassimo il filmato ma posso descriverlo ugualmente.
Presidente: Dottor Perugini guardi… ecco questo è visto dall’alto…
R.P.: Perfetto.
Presidente: Poi guardiamo l’altra foto.
R.P.: Perfetto, ecco.
Presidente: Sembra un innesco doppia forza.
R.P.: Ecco diciamo questo, ho detto questa mattina che passando attraverso un corridoio coperto si arriva sull’orto di Pacciani, di fronte a noi c’è la casa di Pacciani, quella situata al civico 30, l’innesco era sul vialetto che porta dal corridoio alla porta d’ingresso della casa, era proprio in piena evidenza. Quello che le dicevo che c’è poco di misterioso in questo… o almeno la spiegazione che posso darmene io è questa: il Pacciani quando scrive quella lettera alla moglie, siamo nel 3 giugno 1990, il Pacciani dice: Cosa vai a raccontare tu alla Polzia… ciac colona e così via… Quelle cartucce… anche quelle cartucce da caccia che io ho nella cartucciera le ho raccattate in giro per i boschi, le lasciavano cadere i cacciatori e io li prendevo per conservarli, per darle a mio cognato che è cacciatore e così via… Quelle cartucce noi non le abbiamo trovate. Aggiungo che l’agente Scirocchi che era in saltuario contatto con le figlie dell’imputato nella conversazione con una di queste queste dice che la moglie dell’imputato, dopo un colloquio con il marito, si è messa a buttare roba, a nasconderla e così via… Questo ai miei occhi, è un’interpretazione ovviamente opinabile, è un ipotesi, mi fa capire che quelle cartucce non le abbiamo trovate perché? Probabilmente la moglie le avrà buttate, la presenza quindi di questo innesco percosso per me ha poco di misterioso, ecco… Premetto che dentro quel territorio lì, chiamiamolo così, l’accesso è del Pacciani quando c’è, in quel momento non c’era perché era in carcere, e della moglie Angiolina Manni la quale va e viene ma non entra nessun’altro perché è chiuso a chiave, c’è un cancelletto che chiude a chiave e sbarra l’accesso a chiunque altro voglia accedere all’orto o alla casa, quindi è una zona assolutamente protetta sotto questo aspetto.
A.B.: Ho capito. Quindi era protetta…
R.P.: Comunque noi diamo atto che questo lo troviamo lì dove lo troviamo, sul vialetto fuori dalla casa. Non è che diciamo che è suo o non è suo, diciamo che l’abbiamo trovato là poi…
A.B.: Senta…
Presidente: Vogliamo anche dire una cosa? L’innesco da che metalli è composto?
A.B.: Ecco grazie Presidente la volevo fare… grazie.
R.P.: Dunque quello è un metallo dolce… io immagino che con un cercametalli promiscuo avrebbe fatto suonare il metal-detector, non credo però che avrebbe stimolato il cercamine del genio militare onestamente. Comunque noi lo vedemmo, era là.
Presidente: Sono composti da rame e ottome.
R.P.: Si è una lega dolce, non è ferro, non è…

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