martedì 7 febbraio 2012

Giovanni Autorino - Deposizione del 3 maggio 1994 - Prima parte

 
L'ispettore Giovanni Autorino fu ascoltato il 3 maggio 1994 nel processo a Pietro Pacciani. Quelle che seguono sono le sue dichiarazioni.

Il testo che segue contiene dettagli espliciti e raccapriccianti. Se ne sconsiglia la lettura a persone sensibili ed impressionabili.

Presidente: L'imputato?
A.S.: Sta arrivando.
Presidente: Bene. Diamo atto che è presente anche l'avvocato Fioravanti.
Presidente (fuori microfono): Ispettore Autorino.
Presidente: Allora è presente il teste, ispettore Autorino che già conosciamo. Prego signor Pubblico Ministero.
P.M.: Noi facciamo… il P.M. fa sempre riferimento a lei, so che ci sono altri suoi colleghi che sono intervenuti, forse lei fin’ora ci ha dato un quadro abbastanza chiaro quindi approfittiamo della sua competenza.
G.A.: La ringrazio.
P.M.: Allora Ispettore ci vuole raccontare quali furono i rilievi che furono fatti sul luogo dell'omicidio del 9 settembre ’85 - dal momento che appare pacifico dagli atti che sicuramente dall'84 in poi si erano divisi i compiti - la Polizia giudiziaria e i sopralluoghi venivano fatte esclusivamente dal suo ufficio, eh? Lo ricorda? Ricorda di essere intervenuto? Vuole descrivere con la stessa sua consueta precisione cosa vide nell'85? Anche perché abbiamo il solito fascicolo fotografico.
G.A.: La data è il 9 settembre del 1985, l'ora dell'intervento è alle ore 15:00.
P.M.: Lei arriva sul posto alle 15:00.
G.A.: Alle ore 15:00 e si protrasse fino alle ore 22:00 di sera, per poi ritornarci il giorno dopo che dirò in seguito. L'ubicazione della località ove furono rinvenuti i due cadaveri è un poggio che si trova a 1600 metri dall'inizio di via degli Scopeti in direzione San Casciano, sulla destra. Vi è una stradina sterrata a fondo dissestato fiancheggiata da cipressi che si inerpica per circa 60 metri fino al pianoro per poi tagliare sulla destra ove termina a ridosso di cespugli. Anteriormente, prima della svolta, anteriormente vi è uno sterrato, una radura, mentre invece nella parte terminale del secondo braccio, sulla sinistra, vi è un piano di forma ovale, sempre sterrata. Poi dirò perché cito quest'altra radura, diciamo, questo sterrato che è accanto alla radura. La radura ha una forma rettangolare, longitudinale si estende, ed è delimitata a destra da cespugli molto radi e piante, anteriormente da un'intricata vegetazione e a sinistra da una siepe. Agli angoli… grosso modo la grandezza di quest'area è di 33 metri il lato maggiore e 10 il lato minore. Sarebbe poi quello lì che troviamo appena vi si accede.
P.M.: Bene.
G.A.: I due angoli li assumiamo prendendo riferimento da un albero che si erge, un abete che si erge sull'angolo destro e un pino marino che si trova sul lato sinistro.
P.M.: Bene. Vi servono per le vostre misurazioni.
G.A.: Quello solo per dare, diciamo, un’ubicazione più concreta, diciamo, alla zona. Perché come assunzione di punto di riferimento poi prenderemo un abete che si trova un po' più dentro lo spazio da me indicato.
P.M.: Bene.
G.A.: Perché ho puntualizzato il fatto della rettangolarità dell'area? Perché per quanto poi verrò ad dirvi voi possiate traslare ciò che io dirò in quest'area, cioè tutti gli elementi che io citerò voi li traslerete…
P.M.: La Corte.
G.A.: ...idealmente in questa forma geometrica.
P.M.: Bene, abbiamo capito.
G.A.: Diciamo che il lato destro nella parte quasi al confine con il terzo sinistro a un piccolo passo che immette nello spiazzo di forma ovale mentre sul terzo destro del lato sinistro dell'area, troviamo una scarpata che porta a un terrazzo sterrato molto più in basso lato via degli Scopeti, infatti via degli Scopeti passa parallelamente nel lato sottostante.
P.M.: C'è un balzo.
G.A.: Questo è importante perché potrebbe essere una delle strade seguite da chi ha commesso il fatto. Così. Ecco perché io ne do l'indicazione. Pochi metri... l'ubicazione dell'autovettura… perché si trattava di una Golf di colore bianco, con targa francese, più una tenda tipo canadese la troviamo nel quadrante posteriore sinistro rispetto a...
P.M.: .. questo rettangolo.
G.A.: Al rettangolo. Iniziamo col descrivere l'autovettura. L'autovettura ha la fiancata quasi ridossata alla siepe che si erge sul lato sinistro e ha la parte anteriore rivolta a un albero… al pino marino di cui avevo detto all'inizio. I due sportelli sono chiusi a chiave, così come la bauliera. Uniformemente ricoperta da polvere, sulla canaletta scorriacqua che è posta sul tetto lato sinistro, nella parte terminale anteriore, si è apprezzato una maculazione ormai secca di sostanza ematica, mentre ci risultò subito evidente di non poter effettuare quelle ricerche di cui parlavo ieri di impronte dattiloscopicche di tipo latenti…
P.M.: Come mai?
G.A.: Proprio per la presenza della polverulenza che si trovava sulle superfici.
P.M.: Quindi fu impossibile repertare impronte.
G.A.: Fu impossibile. Notammo che sul lunotto posteriore, metà sinistra, parte mediana, vi erano due frammenti di impronte evidenti… evidenti cioè si differisce da quello da me precedentemente indicato perché siamo noi che eccipiamo il supporto per far venir fuori le impronte. In questo caso già vi era un'impronta evidente, cioè si vedeva.
P.M.: Che si vedeva.
G.A.: E questa era dovuta ad asportazione di sostanza, che nella fattispecie era polvere. È stato comunque fotografato, manipolata e a me risultano che è risultata ad essere non utile…
P.M.: Non utile.
G.A.: Successivamente ricordo che ufficiali dei Carabinieri prelevarono da una borsa, che si trovava poi all'interno della tenda, le chiavi dell'autovettura. Abbiamo aperto e abbiamo effettuato un'ispezione interna al autovettura.
P.M.: Dell'auto.
G.A.: Abbiamo visto che sul sedile destro c'era una cartina stradale, sul cruscotto poggiava una scatola di Algersol… una cosa del genere… vari fogli, una bottiglia contenente del liquido grigio e poi c'era una bottiglia d'acqua minerale, sul piancito posteriore si trovava una pompa da pneumatici, una griglia e sul pianale due borsoni contenenti effetti personali ben ripiegati, oltre a due maglioni, sembra di ricordare, che si trovavano lì vicino e un sedile di sicurezza per neonati. Questo per la verità ci impressionò un pochino perché pensammo subito che potesse esserci anche un bambino…
P.M.: Che ci fosse una bambino.
G.A.: E fu effettuato subito da altri colleghi un'ispezione a largo raggio proprio per verificarlo.
P.M.: Per escludere questa circostanza.
G.A.: Con l'aiuto dei cani. Abbiamo poi… l'autovettura distava dall’abete, che io ho indicato all'inizio come punto di riferimento, 3 metri e 50… le misure purtroppo… ne sono tante e se sbaglio non è colpa mia.
P.M.: No… sono tutte scritte, per fortuna… questa volta per fortuna.
G.A.: Benissimo. Mentre la parte anteriore dell'autovettura, quasi prossimale all'abete di cui prima, è allocata una tenda tipo canadese. La tenda misurava… aveva intanto due ingressi, uno posteriore ed uno anteriore. Posteriore era rivolto al centro della radura, quello anteriore-ingresso principale, noi indichiamo nel verbale come ingresso principale – affaccia sulla spianata che poi porta a via degli Scopeti. Era costituita da un'incerata di colore argento sottostante la quale vi era un panno di colore giallo. La cerniera, lato ingresso principale, era aperta mentre invece quella dell'uscita secondaria l'abbiamo trovata chiusa. Però si è apprezzato, sul lembo destro per chi osservava, una soluzione di continuo a bordi netti di 40 centimetri con un andamento direzionale dall'alto verso il basso. Altra piccola soluzione a forma di “L” a bordi sfibrati la troviamo nell'angolo in uno dei lati sempre posteriori… mi sembra nella parte mediana, del lato che affacciava alla radura, lembo destro quasi in prossimità dell'angolo parte mediana. Abbiamo poi notato che tutta la superficie del rettangolo era caratterizzato da avvallamenti e dossi oltre a una pletora di radici di varie dimensioni, alcune delle quali erano state verniciate di rosso, sembra per motivi della forestale, non so.
P.M.: Sentieri, indicazioni di questo tipo.
G.A.: Indicazioni del genere. Questo l'ho detto per far capire anche che chi si muoveva al buio poteva inciampare o comunque poteva non trovare una rettilineità del suolo.
P.M.: Bene.
G.A.: Abbiamo poi individuato due bossoli, uno sul lato sinistro… mettendoci di fronte, dalla parte centrale, sul lato della tenda, sul terreno; un altro bossolo lo abbiamo trovato dietro l'albero che noi abbiamo citato come punto di riferimento; terzo bossolo poi invece lo si nota già dall'esterno sul materassino stava all'interno della tenda e che poi dirò. Abbiamo… successivamente ci siamo preoccupati… dopo la documentazione di quanto si vedeva in generale, ci siamo preoccupati di asportare le due coperture. Intanto abbiamo visto che la soluzione a forma di “L”, che mi sembra che nel fascicolo dovrebbe essere indicato con la lettera “S”, aveva un riscontro nella parte sottostante a forma ovoidale o circolare. I bordi sembrerebbero introflessi ma non gliele do per certo.
P.M.: Bene.
G.A.: L'asportazione sia della copertura incerata, che del panno sottostante e dei relativi supporti in plastica ha acconsentito di porre in evidenza quanto era dentro la tenda. Dentro la tenda abbiamo trovato un materasso, un materasso a due piazze disposto trasversalmente rispetto all'ingresso principale. La testiera di questo improvvisato letto era rivolta alla parte terminale prima della curva del vialetto che portava su al pianoro. Ciò è desunto dal fatto che sulla parte terminale della materassa poggiavano due guanciali, ecco perché noi indichiamo come testiera quella parte. Il materasso poi a sua volta poggiava su una incerata i cui bordi fuoriuscivano dai lati del materasso. È proprio su questi bordi che noi troviamo un paio di scarpe da uomo, delle maglie, un paio di scarpe da donna, un paio di slip di colore bianco con salva-slip, la borsa di cui ho parlato prima, le cui cerniere erano però tutte chiuse all'atto del sopralluogo.
P.M.: Bene.
G.A.: Poi come gli ho detto è stata aperta…
P.M.: Per prendere le chiavi.
G.A.: Per prendere le chiavi e abbiamo notato che oltre alle chiavi c'erano documenti sia del giovane che della ragazza, vi erano altre cose che possono servire per il viaggio e in più dei soldi.
P.M.: Sia dell'uno che dell'altro.
G.A.: Si… mhmm…
P.M.: Non si sa.
G.A.: Non lo so. So però per certo che questa borsa con il relativo contenuto fu acquisito dai Carabinieri, dagli ufficiali dei Carabinieri.
P.M.: Comunque poi è stata elencata nel suo verbale quindi…
G.A.: Abbiamo detto allora che scoprendo abbiamo visto questo materasso, sulla lato destro… perché noi a questo punto non possiamo citare più rispetto a chi osserva ma dobbiamo dare un'indicazione posizionale rispetto allo stesso materasso, dunque il lato destro è il lato destro del materasso, giaceva il corpo della donna che era semi-celato da una trapunta, mi sembra di ricordare fino all'addome. La posizione della donna era sdraiata sul fianco sinistro, aderiva con la regione temporo-occipitale-parietale alla base del cuscino che si trovava sulla destra, gli arti superiori era uno disteso in avanti e poggiava con la regione ulnare, la mano aveva le dita flesse; e il sinistro invece era sempre indotto… era abdotto cioè più vicino al corpo e piegato. Successivamente abbia… intanto il corpo era già… diciamo ad un livello medio di decomposizione perché appariva molto gonfio, spellature diffuse, il viso era quasi irriconoscibile, aveva solo l’occhio - non vorrei sbagliarmi - l'occhio destro aperto… sia l'occhio sinistro che la bocca si rinvennero chiusi. I capelli erano intrisi completamente di sangue e il colorito del cadavere assumeva quella tipica del cuoio bagnato, dunque era molto nero, o quantomeno quel marrone molto scuro. Abbiamo rimosso la trapunta che appariva in più parti maculata di sostanza ematica e abbiamo notato le rimanenti regioni corporali che nella loro posizione poggiavano in questo senso. L'anca sinistra poggiava al materasso e gli arti inferiori erano sovrapposti e leggermente piegati. Il piede destro tratteneva una maglina che si trovava fra la pediera del materasso e la sottostante incerata. Non abbiamo potuto procedere a una documentazione relativa all'ispezione corporale del cadavere perché le condizioni del cadavere stesso avrebbero senz'altro potuto falsificare questa nostra ispezione pertanto, penso che fu proprio lei a dare tale ordine, fu poi traslata a medicina-legale, dovrebbe esistere un verbale fatto da qualche collega, dove appunto si dovrebbero vedere le lesioni.
P.M.: Va bene.
G.A.: Siamo poi passati… davanti alla tenda vi era una grossa gora di sangue rappreso, poteva essere un diametro di 20 centimetri. Siamo poi passati nello spiazzo di forma ovoidale. Lo spiazzo di forma ovoidale ha le seguenti dimensioni: 12,50 di lunghezza x 3metri di larghezza. È delimitato sulla destra da cespugli e piante che si ergono da una spianata piuttosto ripida che porta a valle. Anteriormente da altri intricati cespugli. A 5 metri, circa, dal suo punto iniziale, cioè lato destro, da 5 metri dal suo punto iniziale vi è un anfratto tra questi cespugli e noi abbiamo rinvenuto il cadavere in questo anfratto.
P.M.: Può descrivere un attimo l’anfratto? Cioè…
G.A.: L’anfratto, diciamo, non è un anfratto naturale ma senz'altro prodotto da chi, passando, ha fatto sì che i rami si spezzassero e si piegassero a valle della spianata.
P.M.: Chiarissimo.
G.A.: A 1,50m circa dal ciglio dell’anfratto, in posizione supina, si rinviene il cadavere dell'uomo.
P.M.: Quindi dentro?
G.A.: Dentro. La testa è rivolta al ciglio e i piedi poggiano sollevati, diciamo, non sono in linea proprio retta, i piedi sono sollevati e poggiano su escrescenze cespugliose che lì vicino…
P.M.: Quindi i piedi verso la parte libera…
G.A.: Libera non direi perché… perché è molto intricato di vegetazione tutta l'area.
P.M.: Ma rispetto al piazzale…
G.A.: Rispetto… rispetto, sì…
P.M.: Sul piazzale… dalla parte del piazzale… se piazzale è… c’è la testa, le gambe sono dentro.
G.A.: La testa era rivolta proprio in alto.
P.M.: Bene.
G.A.: Anche questo cadavere si trova… era nudo e senz'altro – almeno all'apparenza e dall'odore - si doveva presupporre che era uno stato medio di decomposizione.
P.M.: Diverso, inferiore a quello della donna.
G.A.: Sicuramente inferiore perché era all'aria libera, mentre all'interno della tenda la temperatura - durante i giorni che erano stati piuttosto caldi - doveva essere salita accentuando a decomposizione. Abbiamo notato… intanto i due arti superiori si trovavano… si rinvennero ruotati verso l'alto e piegati verso la testa. Si apprezzò subito una soluzione di continuo sulla regione laterale destra del collo di una decina di centimetri a bordi… a labbra diradate. Altra soluzione sempre prodotta da - come questa che ho appena detto - da arma da taglio, interessava il braccio sinistro all'altezza del muscolo bicipite e tricipite. Quasi dalla piegatura in su.
P.M.: Benissimo.
G.A.: Era molto più ampia e mi sembra di ricordare che vi era esposto anche il relativo osso. Cosa molto importante è che a ridosso del cadavere erano rovinati dei contenitori di vernice, contenitori di vernice che occupavano sia il lato destro del cadavere, sia la testa - uno dei coperchi era appoggiato quasi sulla regione parietale - e l'altro contenitore mi sembra che poggiasse sul lato sinistro, quasi a mo’ di occultamento del cadavere.
P.M.: Quindi secondo quello che sembrò a lei le posizioni erano tali che prima c'è stato messo il cadavere e sopra questi barattoli?
G.A.: Senz'altro, cioè è impossibile portare il cadavere se c'erano questi cosi, questi contenitori l'avrebbero scansati e invece sembrano buttatici proprio addosso al cadavere.
P.M.: Benissimo, è stato chiarissimo… a mo’ di occultamento.
G.A.: A mo’ di occultamento.
P.M.: Sono anche abbastanza grossi questi barattoli?
G.A.: Si possono contenere… almeno al mio ricordo potevano contenere, diciamo, 15/20 litri di vernice.
P.M.: Di sostanza.
G.A.: Al fine di… avendo presupposto che chi ha lasciato cadere questi contenitori li avesse toccati, ci siamo preoccupati prima di effettuare i rilievi di effettuare quella ricerca dattiloscopica di rito. Purtroppo, almeno al mio ricordo, non venne fuori, come rilevazione di impronte latenti, nulla. Si osservò poi molto attentamente, perché essendo le superfici imbrattate da sostanza, nella fattispecie era vernice, potevano essere rimaste delle impronte per asportazione di sostanza o di sovrapposizione perché se si era imbrattato poteva sulle superfici libere, si potevano apprezzare sicuramente tali impronte. Purtroppo anche questa ricerca dette esito negativo.
P.M.: Bene.
G.A.: Penso che a questo punto ho fatto un quadro abbastanza generale…
P.M.: Un quadro molto preciso, come sempre, gliene dobbiamo dare pubblicamente atto. Vogliamo vedere le foto?
Presidente: Prego.
G.A.: Mi scusi dottore.
P.M.: Prego.
G.A.: Posso… ho omesso di dire che il giorno dopo noi siamo tornati.
P.M.: Sì, la zona era recintata, lo dica per Cortesia…
G.A.: La sera… verso le 22:00 si dovette sospendere il sopralluogo per una questione molto importante, si poteva con il buio compromettere le eventuali tracce che da noi poi… che dovevamo rilevare per il… diciamo… per le nostre indagini.
P.M.: L'indomani? Scusate, un secondo prima di passare indagini.
G.A.: Fu piantonata la zona e il giorno dopo ci portammo anche un disegnatore che ha effettuato anche degli schizzi planimetrici e con l'aiuto di un metal detector abbiamo individuato tra le pieghe del terreno e l'erba secca altri sei bossoli.
P.M.: In tutto quindi?
G.A.: In tutto quindi sono nove.
P.M.: Nove bossoli. Vogliamo vedere prima lo schizzo? Perché obiettivamente c’è… prima della foto… va aperto perché è più grande… lo schizzo della zona. Ecco, l'ha fatto il disegnatore, non lei
G.A.: No.
P.M.: Però almeno può chiarirci le posizioni no? Dov’è l'auto? Dove la tenda? Dove il corpo del ragazzo?
G.A.: Dunque là dove si vede i punti cardinali è indicato lo sterrato, diciamo, la radura che io ho detto di forma rettangolare.
P.M.: Sì.
G.A.: Si può vedere l'autovettura e la tenda…
P.M.: Si vedono abbastanza bene.
G.A.: Si può vedere l'albero… la macchia di sangue che io avevo detto di 20 cm…
P.M.: Bene, chiazza di sangue.
G.A.: Nell’angolo indicato il pino marino mentre qui, quasi al centro, vediamo l'albero di abete che abbiamo preso come punto di riferimento.
P.M.: Vogliamo vedere chiaramente il ragazzo che è in quella radura che lei ha indicato?
G.A.: Di forma ovoidale… anzi antistante il sito di rinvenimento del giovane noi apprezziamo una gora di sangue che è indicata sullo schizzo planimetrico dalla lettera “H”…
P.M.: Facciamo… ecco allarghiamo…
G.A.: … di 40 cm circa di diametro.
P.M.: Benissimo, andiamo le foto.
G.A.: "Rilievo n.4 – Insieme del viottolo che da via degli Scopeti conduce alla radura. Lo stesso è stato tratteggiato in rosso per meglio…”
(…)
P.M.: Vogliamo fare un ingrandimento per vedere se…
G.A.: E su in cima si dovrebbe vedere, proprio frontalmente, si dovrebbe vedere la radura.
P.M.: La zona. Va be’ di più non si può ottenere da ingrandimento, andiamo avanti.
G.A.: "Rilievo n.5 –Altro insieme del viottolo, la freccia indica la radura”
P.M.: Vogliamo vedere la freccia? Per fortuna non c'è nessuno. Bene. Queste sono foto fatte la mattina?
G.A.: Si.
P.M.: Bene.
G.A.: "Rilievo n. 6 – Insieme della radura e della porzione iniziale dello spiazzo posto a destra, effettuato dopo la rimozione della tenda. La freccia “H” indica la chiazza di sangue. La “X” l'anfratto dove giace il cadavere dell'uomo. La “Z” l’albero preso come punto di riferimento”.
P.M.: Andiamo a vedere un po' nei dettagli perché è importante. Prima la tenda, grazie.
G.A.: Ecco da questo lato vediamo la radura, l'indicazione con la “Z” è della tenda.
P.M.: La tenda in questo momento è abbassata?
G.A.: In questo momento io penso che siamo sempre al giorno dopo, dottore.
P.M.: Sì, sì il corpo è stato portato via e si fanno gli ulteriori rilievi. Quella è l'auto. Vediamo se si vede qualcosa della ra… ecco, dov’era…
G.A.: Ecco, lì c’era… l’”H” dovrebbe indicare la gora, mentre la “X” il sito ove si rinvenne il cadavere.
P.M.: Bene. Andiamo avanti.
G.A.: "Rilievo n.7 – Insieme della metà sinistra della radura…”
P.M.: Dove si vedono... scusi se la interrompo ma si vedono bene le radici che ha indicato lei, vero?
G.A.: Si.
P.M.: Bene, scusi, andiamo avanti.
G.A.: Dicevo, “Rilievo n.7 – Insieme della metà sinistra della radura. La lettera “E” indica una chiazza di sangue. La “C” e la “D” due bossoli.”
P.M.: Vabbè, andiamo al particolare… di più… andiamo a un'altra foto perché di più non si può vedere. Questa è un'altra angolazione.
G.A.: “Rilievo n.8 – Altro insieme, come il precedente, visto lateralmente per evidenziare lo squarcio sulla parte posteriore della tenda. La freccia indica una macchiolina di sostanza ematica.” Sull’autovettura dovrebbe essere la macchiolina, eccola lì. Quella indicata dalla freccia rossa.
P.M.: Bene.
G.A.: Rilievo n.9 – Insieme della tenda per evidenziare la soluzione sul lembo destro dell'apertura posteriore. La freccia indica il punto ove si nota una piccola soluzione a “L”. Che noi abbiamo contraddistinto con la lettera “S”.
P.M.: Cos'è un… si riuscì a capire o non si fecero ipotesi?
G.A.: Mah, apparentemente se noi analizziamo la copertura incerata viste quelle escrescenze che si notavano vicino alla soluzione ad “L”, cioè vi erano dei peluzzi, poteva sembrare come se effettuata da un'arma da punta.
P.M.: Come un taglio.
G.A.: Come un taglio. Mentre invece all'interno, sul panno interno, la soluzione assume una configurazione circolare che ha dei bordi, a mio ricordo, sempre introflessi e potrebbero invece far pensare a tutt’altro, a un colpo d'arma da fuoco.
P.M.: Però c'è da dire che sotto c'è l'altra parte di tenda in stoffa.
G.A.: C’è quella in stoffa, è su quella che noi troviamo il riscontro perché si trovano quasi sulla stessa traiettoria.
P.M.: Bene.
G.A.: “Rilievo n.10 – Particolare della soluzione a forma di “L” di cui al rilievo precedente.”
P.M.: Chiarissima. Andiamo avanti.
G.A.: “Rilievo n.11 – Particolare della soluzione circolare panno giallo sottostante l'incerata. Detta soluzione trova corrispondenza con quella evidenziata al rilievo precedente.” E come può notare è di forma circolare.
P.M.: Benissimo.
G.A.: “Rilievo n.12 - Particolare del bossolo “C””
P.M.: Questo dove...
G.A.: Questo doveva essere sul lato destro della tenda, quasi in prossimità dell'abete che noi abbiamo assunto come indice di riferimento.
P.M.: Bene.
G.A.: “Rilievo n.13 – “D…” sarebbe indicato l'altro bossolo… “ di cui al rilievo n.7.”
P.M.: Benissimo.
G.A.: “Rilievo n.14 - Insieme dell'autovettura e della tenda visti posteriormente. La freccia “K” indica il punto sul lunotto posteriore dell'autovettura ove si notano n.3 frammenti di impronte digitali lasciate per asportazione di polvere. La freccia “I” indica la custodia in tela.” Si trattavano di custodie che contenevano paletti e altro.
P.M.: Vediamo… ecco…
G.A.: Un po' prima della lettera indicata dalla freccia, sulla sinistra, vi è la scarpata di cui ho detto all'inizio.
P.M.: Che porta la strada…
G.A.: Che porta a un loggiato sovrastante Via degli Scopeti.
P.M.: Benissimo. Un balzo.
G.A.: Un balzo.
P.M.: Le impronte, ci ha detto, che non erano utili. Quelle impronte che ha descritto...
G.A.: Io ho questa conoscenza.
P.M.: Sì, sì è così. È negli atti.
G.A.: Rilievo n.15 - Insieme dell'apertura centrale della tenda con riferimento al cadavere. La freccia indica il bossolo da noi indicato con la lettera “G””.
P.M.: Andiamo avanti.
G.A.: Rilievo n.16 - Insieme del cadavere dopo la rimozione della tenda. La freccia indica gli slip.” Si possono apprezzare le imbrattature di sangue sul materasso.
P.M.: Sul materasso.
G.A.: Che sono molto abbondanti, quasi al livello, diciamo, della parte superiore del corpo, sia lato destro che lato sinistro, più accentuati in prossimità della testa. “Altro insieme del cadavere visto posteriormente per evidenziare le chiazze e i rigagnoli coagulati.” Tenendo presente l’asse del rachide noi vediamo che i rigagnoli assumono una configurazione e una linearità sia orizzontale che in diagonale.
P.M.: Andiamo avanti.
G.A.: “Rilievo n.18 – Insieme del cadavere dopo la rimozione della coperta visto anteriormente e posteriormente. Insieme del rimosso dalla posizione originaria per meglio evidenziare le mutilazioni.” Le mutilazioni hanno interessato il seno sinistro - tagliato di netto fino ai muscoli pettorali, con strumento molto affilato come potete vedere dai lembi che non si presentano frastagliati – e della regione pubica, tanto da far intravedere anse intestinali e altre sub strutture sottovulvari.
P.M.: Andava avanti.
G.A.: “Rilievo n.21 – Particolare della regione mammaria sinistra per evidenziare l’asportazione del seno.”
P.M.: Sempre sinistra.
G.A.: Sempre sinistro. “Rilievo n.22 – Particolare della regione pubica per evidenziare l’asportazione delle parti.”
P.M.: Andiamo avanti è meglio.
G.A.: “Rilievo n.23 – Particolare della macchia di sangue “H” cui al rilievo numero 6.” Si può… nella parte dello sterrato ovoidale, nella parte terminale superiore, ci venne di notare che era ricoperto da profilattici, fazzolettini ed altro, come se la zona fosse stata spesso frequentata da coppiette.
P.M.: Questi sono i barattoli?
G.A.: Si. “Rilievo n.24 - Insieme del cadavere dell’uomo visto dallo spiazzo.” Si vede poco perché ci sono i rami.
P.M.: Se facciamo un ingrandimento si vede invece molto bene…
G.A.: Comunque si intravede, si, eccolo lì. Quelli sono i piedi, che io le dicevo, che sono rivolti in alto e poggiano sui cespugli.
P.M.: Quelli sono i barattoli… Addirittura uno è… non so… in direzione della testa… veniamo un po’ più giù.
G.A.: No la testa si trova più giù.
P.M.: Benissimo e sotto c'è un barattolo.
G.A.: Si, i barattoli uno a destra e uno lateralmente.
P.M.: Bene.
G.A.: E il coperchio… quel coperchio che lei vede vicino dove c'è scritto ‘ACQUA BELL’ poggiava sulla regione parietale del cadavere. “Rilievo n.25 - Insieme del quadrante posteriore sinistro della radura effettuato il giorno successivo. Le lettere indicano le posizioni dei bossoli sul terreno antistante l'ingresso principale della tenda.” E sono sei. “Rilievo n.26 - Particolare di cui al rilievo precedente per meglio evidenziare i bossoli. Rilievo n.27 - Insieme dei bossoli calibro 22 marca Winchester con il fondello percosso fotografati in questi laboratori.” Questi sono i tre che abbiamo rinvenuto all'atto del sopralluogo; questi sono i sei che sono stati rinvenuti il giorno successivo. “Rilievo n.28 – Particolare di uno dei fondelli dei bossoli di cui al rilievo precedente per evidenziarne la serie “H”.” Bene, non avevo finito tutta la didascalia. “… e le impronte lasciate dal percussore e dall’estrattore. Rapporto 1:7.
P.M.: Cosa vuol dire rapporto 1:7?
G.A.: Cioè che l’abbiamo… l'ingrandimento è di 7 diametri.
P.M.: Bene, benissimo, era per chiarire.
G.A.: La “H”, diciamo, a ore 2:00… notiamo il colpo lasciato dal percussore e a ore 11:00…
P.M.: Quella virgola….
G.A.: A ore 11:00 l’estrattore, l’unghia dell’estrattore.
P.M.: L'unghia dell'estrattore.
G.A.: “Rilievo n.29 – I frammenti di impronte di linee papillari lasciate per asportazione di polvere fotografate a grandezza naturale e rese utili per eventuali confronti.”
P.M.: Rese utili in quel momento lì.
G.A.: Rese uti… No rese utili, in questo caso si vuol significare che la procedura è quella di fotografarle…
P.M.: Certo, si, si, rese utii nel senso per non disperderle.
G.A.: Casomai per evidenziarne i solchi e le caratteristiche…
P.M.: È un'altra operazione che ha dato esito negativo. Ecco, fermiamoci qua tanto questa è medicina legale.
Presidente: Attenzione alle foto eh!
P.M.: Io non ho altre domande, Presidente. 

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