mercoledì 23 maggio 2012

Ignazio Spampinato - Deposizione del 28 aprile 1994



Il Generale Ignazio Spampinato fu ascoltato il 27 ed 28 aprile 1994 nel processo a Pietro Pacciani. Quelle che seguono sono le sue dichiarazioni del 28 aprile.

Presidente: Allora, generale Spampinato, buonasera. Generale, si accomodi pure. Non importa che legga la formula, perché... Ecco, allora, altro capitolo.  
I.S.: Posso fare una anticipazione, Presidente?  
Presidente: Se crede, certamente.  
I.S.: Ieri mi è stato chiesto se il serbatoio caricatore della pistola modello 70, in cali…
P.M.(fuori microfono): …  
I.S.: Certo.  
Presidente: C'era la scheda, comunque. Comunque, se crede, Generale, può...  
I.S.: Niente, il discorso è che alcuni tipi di questa stessa serie, con canna lunga, possono contenere 10 colpi in serbatoio, più uno in canna.  
Presidente: Esatto.  
I.S.: Questo era quanto volevo rettificare.  
P.M.: Si, si, ce l'aveva dato documentalmente ieri, magari...  
I.S.: Era già inserito nella perizia.  
P.M.: Sì, lei non lo ricordava ieri, quindi io lasciai perdere. Avevamo già il documento.
Presidente: Ma allora scusate, faccio una domanda...  
P.M.: Su questo.  
Presidente: ... su quest'arma. Solo questo volevo sapere. Forse sarebbe bene averne una a disposizione, una qualunque.  
P.M.: Bene, la procuriamo, la procuriamo.
Presidente: O più, se credete. L'espulsione del bossolo avviene lateralmente da uno sportellino, o di sopra dalla canna che...
I.S.: Avviene a metà.  
Presidente: A metà.
I.S.: Sulla destra, obliquamente. Non perfettamente così, ovviamente. Diciamo a 45 gradi fra la verticale, il piano verticale e il piano orizzontale.  
Presidente: C'è uno sportellino, o è la canna che scopre completamente?  
I.S.: No, c'è... sì, è una svasatura dello stesso carrello dell'otturatore.  
P.M.: Tutti i modelli - intervengo io che non me ne intendo - della serie 70 sono così?  
I.S.: No.  
P.M.: Ah, ecco.  
I.S.: Io chiamo serie 70 quelle che hanno...  
P.M.: Noi abbiamo identificato, in uno dei nostri numerosi lavori che abbiamo in atto, che la serie 70 va dal modello 70 al modello 76. Il modello 76 lo escludiamo perché è commercializzato dal dicembre '68...  
I.S.: Non solo, ma anche gli altri...  
P.M.: Di tutti gli altri prima, ecco, bisogna noi...  
I.S.: Ecco, il 70, per intenderci, per serie 70 si intende il modello 70 che è in calibro diverso.  
Presidente: Calibro?  
I.S.: Diverso. 7,65.  
Presidente: Si, esatto.  
I.S.: Poi c'è il 21, il 71, il 72, il 73 e il 74… A.B.: Della serie 70.
I.S.: Della serie 70. Due di questi modelli e per intenderci… c’è anche il 73… non è nella figura…
Presidente: Ah ecco, non è nella…  
I.S.: 71,72,73,74 che sono in calibro 22 long rifle… due di questi modelli e precisamente il 73 e il 74 - che poi sono identici ai primi praticamente ma hanno una canna lunga – contengono un serbatoio da 10 colpi.
Presidente: Esatto.  
I.S.: Quindi l’arma in totale, in questo caso, può contenerne 11 al massimo.  
P.M.: Era il motivo della mia domanda ieri, in fondo. Volevo dire, per la Corte, oltre quel prospetto lì, negli atti ce ne sono ancora più aggiornati direttamente dalla Beretta presi negli anni più recenti a Gardone, quindi abbiamo tutte le possibilità di vedere schede aggiornatissime e riepilogative di tutti i modelli.  
Presidente: Benissimo.  
P.M.: Ieri era per focalizzare che, quando ci diceva il colonnello Zuntini 11 colpi, era perché c'era questa possibilità.  
I.S.: Sì, ma lì il discorso che io ponevo era diverso.
P.M.: Sì, sì, no, era perché...  
I.S.: Perché non si sapeva se era 10...  
P.M.: Certo.  
I.S.: ... o se erano 11, e di qui il mio, la mia perplessità.  
P.M.: Certo, certo. Se vogliamo, se mi consente le domande, Presidente, andrei al caso di oggi.  
Presidente: Prego. Bene.  
P.M.: Generale, noi parliamo oggi, stiamo illustrando alla Corte, il P.M., illustrando, facendo presente alla Corte, quali sono gli elementi oggettivi acquisiti nel 1900... relativamente all'omicidio dell'ottobre '81, a Calenzano. Dagli atti risulta che lei fu incaricato, insieme al dottor Castiglione, di una consulenza tecnico-balistica, su quel caso specifico. Quindi le domande che le facciamo oggi sono queste qui. Vorrei dire, sinteticamente, lei ricorda, sulla base dei bossoli e dei reperti di cui lei ebbe conoscenza, quanti colpi attinsero l'uomo e quanti la donna?  
I.S.: Sì.  
P.M.: Scusi, prima, andò per caso sul posto, lei? Lo ricorda?  
I.S.: No, no.  
P.M.: No.  
I.S.: Io ho tenuto soltanto gli esiti di medicina legale ed i reperti di cui trattasi.  
P.M.: Bene. Ecco, allora sinteticamente quanti colpi all'uomo, quanti alla donna e se è possibile - ovviamente di arma da fuoco - ricostruire la dinamica dell'aggressione, se è possibile, e dire se quei colpi corrispondono a quelli degli omicidi precedenti, sia come munizionamento, che come arma che li ha sparati. Queste sono le tre domande che... cui…  
I.S.: Furono esplosi 7 cartucce. Esplose 7 cartucce, perché vennero recuperati 7 bossoli e vennero recuperati 7 proiettili, mentre le lesioni, come vedremo, sono - non vorrei sbagliarmi, vedo subito - sono 8.
P.M.: Generale, li abbiamo già visti con i medici, quindi può proseguire.  
I.S.: No, no, intendevo come numero.  
P.M.: Ah, bene, bene.  
I.S.: 7 cartucce, 7 bossoli e 7 proiettili repertati, 8 lesioni. Perché un proiettile, come avranno illustrato stamani, ebbe a fare, a provocare due lesioni. I colpi furono esplosi e attinsero: 4 il Baldi. II primo, dopo aver attraversato e infranto il vetro dello sportello destro, lo colpì all'ala sinistra del naso per poi essere ritenuto sotto l'articolazione temporomandibolare sinistra.  
P.M.: Bene.  
I.S.: E questo perché indubbiamente, è il proiettile che ha minore penetrazione perché ha prodotto la rottura del vetro. Il secondo lo attinse al capezzolo sinistro.  
P.M.: Mi scusi Dottore, noi stamani ci siamo un po' addentrati per vedere di capire se era possibile stabilire che era un proiettile che aveva rotto il vetro. La Polizia Scientifica che è andata sul posto dice: il vetro è in quelle condizioni, cioè è rimasto parzialmente su, sia pure infranto, però dare certezza che è stato un proiettile a forare il vetro e non un altro corpo - tipo un sasso - come Polizia Scientifica non ci ha saputo dare questa certezza. Lei ha elementi, invece, per darci una sicurezza simile, o si basa su accertamenti di altri?  
I.S.: Io, adesso, non ho il preciso ricordo, però non vorrei sbagliarmi, ma non sono stato sul posto...  
P.M.: Ecco, quindi...  
I.S.: ... però credo di aver visto la macchina.  
P.M.: Ecco. Ora la Scientifica fa questo ragionamento. Dice: noi, proprio dagli elementi che abbiamo, la certezza non ve la possiamo dare. Tenete presente...  
I.S.: Senta, è un colpo che ha prodotto, che è stato desunto come colpo numero uno, diciamo, primo colpo, proprio per effetto della diversa penetrazione.  
P.M.: Bene, andiamo avanti.  
I.S.: Cioè ha perso un po' d'energia nel frantumare il vetro. Il secondo colpo lo attinse al capezzolo sinistro; il terzo e il quarto lo raggiunsero mentre trovavasi col tronco in torsione verso sinistra: uno sotto il capezzolo, e il quarto alla base dell'emitorace stesso.  
P.M.: La donna?  
I.S.: La ragazza...  
P.M.: Prego, prego. La donna, la ragazza.
I.S.: La ragazza venne attinta da 3 colpi, ma ebbe 4 lesioni, perché mi pare che uno dei proiettili, dopo aver attinto il gomito sinistro mentre questa probabilmente era nell'atto di proteggersi naturalmente, ebbe a essere ritenuto all'emitorace destro. E tutti e tre finirono all'emitorace destro. Uno di questi, precedentemente, aveva trapassato il pollice destro.  
P.M.: Bene. E sulla dinamica balistica dell'aggressione è stato possibile per voi dire qualcosa, dov'era lo sparatore, dov'erano i due ragazzi?  
I.S.: Sì, i colpi vennero rinvenuti - chiedo scusa, adesso leggo - nei pressi dello sportello destro.  
P.M.: Si, abbiamo visto le foto stamani.  
I.S.: E quindi furono sparati da destra a sinistra.  
P.M.: Ecco, noi sappiamo allora che sono... abbiamo i bossoli a destra, abbiamo quello che ci ha detto lei rispetto alle direzioni. Lei, o voi, come periti balistici, avete potuto dire qualcosa se vi siete addentrati su questo, in merito alla posizione dei ragazzi? Come furono attinti, come si trovavano?  
I.S.: Bisogna dire che, al proposito, la poltrona anteriore sinistra risultò, per quanto leggersi nei rilievi tecnici, reclinata in avanti. Se ne deve arguire che ambedue i corpi erano siti sul sedile anteriore destro.  
P.M.: Va bene. Quindi così voi deduceste sulla base di quello che sapevate al momento.
I.S.: Certo.  
P.M.: Allora passiamo, Generale, alla comparazione di questi spari con i precedenti bossoli di cui lei si è occupato.  
I.S.: Dunque, non c'è dubbio che siano fuoriusciti dalla stessa pistola.  
P.M.: Ecco, ci può dire sinteticamente perché? Così la Corte comincia a focalizzare meglio quel discorso che lei ci ha già fatto ieri, se non sbaglio, sui tre...  
I.S.: Si, perché i segni lasciati sotto il tormento dello sparo, sui bossoli e sui proiettili, su alcuni proiettili, erano identici a quegli altri in reperto. Ovvero, il segno di percussione che è anulare in questo caso, il segno di espulsione, il segno di estrazione e le loro reciproche posizioni, erano perfettamente identiche a quelle della maggior parte dei bossoli utili - e per utilità intendo che non tutti i reperti possono essere tali da potere essere messi in comparazione. Ci deve essere una certa omogeneità, cioè sempre alla presenza di questi tre segni - e poi sui proiettili, su alcuni di questi proietti abbiamo trovato una identità di strie secondarie. Cioè a dire dovute al peculiare dell'arma. Dovute, non alla tipologia dell'arma, ma a quella specifica arma.  
P.M.: Bene, grazie. Io non ho altre domande.  
Presidente: Signori Avvocati di parte civile? Avvocato Colao? Prego.
A.C.: Generale, prego, secondo lei che è un noto esperto balistico, la precisione nel tiro dimostrata dall'autore di questi omicidi, è veramente tale da dire che ci troviamo davanti ad un buon tiratore, od a un ottimo tiratore?  
I.S.: E' una valutazione...
A.C.: Riferita anche - mi scusi, completo la domanda - agli, diciamo, ai colpi precisamente tirati in parti vitali.  
I.S.: Io... è una valutazione non più da... comunque, la cosa che mi lascia attonito - se è questa la domanda che lei mi fa - che in questo specchio suntivo, che noi abbiamo prodotto insieme alla perizia, ci sono anche le condizioni di luce e di illuminazione. La luna è sempre assente, o quasi. E quindi siamo in un clima, devo supporre...  
Presidente: Di buio.  
I.S.: Di buio.
Presidente: Oscurità. Per quanto lei sa che, adattandosi all'oscurità che non è certo completa nella notte estiva...  
I.S.: Sì, c'è l'adattamento all'oscurità, in quanto vengono a supporto i famosi bastoncini, per cui all'oscurità si intravede qualcosa. Però devo arguire che questi colpi sono stati sparati a brevissima distanza. Quindi, parlare di precisione con un'arma del genere, è un discorso che si fa male, perché a distanza di 50 centimetri, di un metro al massimo, siamo tutti precisi, con un'arma del genere. Quindi io, una valutazione del genere, non la saprei fare, insomma.  
P.M.: Anche se - mi permetto così di fare una domanda - la precisione in questo caso... spesso sono stati colpiti alle braccia, questi ragazzi, no?
I.S.: Questi sono stati colpiti nella parti che hanno offerto. Io credo che la ragazza è stata attinta al pollice e al gomito sinistro nelle... probabilmente nell'atto naturale di difesa. Quindi, voglio dire, credo che siano stati esplosi a brevissima distanza, e quindi parlare di precisione in questo caso, è quantomeno azzardato, insomma.
A.C.: Generale, scusi, la ringrazio della risposta.  
I.S.: Prego.
A.C.: E gliene vorrei porre un'altra. Lei ha periziato anche i bossoli del duplice omicidio Mainardi-Migliorini, quello di Baccaiano.  
I.S.: Che è l'ult... Dunque, il quarto.
P.M.: Parlarne ancora…  
I.S.: Diciamo del settembre '82.
A.C.: Dell'82, del 19 giugno '82.  
P.M.: Ancora non ne abbiamo parlato, Avvocato.
A.C.: Bene.  
Presidente: Lo facciamo dopo, Avvocato, le dispiace?
A.C.: D'accordo, grazie.  
A.B.: Una sola domanda, una precisazione.  
Presidente: Basta con le parti civili? Avvocato Bevacqua, prego.  
A.B.: Mi scusi, siccome il signor Generale ha detto poc'anzi che la pistola era una pistola modello 70, canna lunga, o no?
 I.S.: Si, ho detto: se noi ipotizziamo... siccome ieri mi era stata fatta una precisa domanda, "quanti colpi contiene il caricatore del serbatoio? Quanti ne possono essere contenuti nell'arma?" E io ebbi a rispondere: 8 colpi più uno in canna. E allora mi fu detto: non è possibile che tenga 10, 11 colpi? Io dissi: ho capito a che cosa si riferisce. Sempre ipotizzando un tipo di pistola dissi: non l'ho presente. Stamattina sono venuto a cospargermi il capo di cenere dicendo che...  
Presidente: No, che c'entra, per carità!  
I.S.: Fra l'altro venne inserito in perizia.  
Presidente:  Era un particolare. D'altro canto la perizia era chiara.  
I.S.: E' possibile, sì, è possibile che il serbatoio sia da 10 colpi, e quindi che nell'arma possano essere detenuti 11 colpi, se l'arma è a canna lunga.  
A.B.: Oh, ecco, per capire. Quindi è possibile che sia stata cambiata la canna, o è sempre la stessa canna? Corta o lunga che sia o che fosse?  
I.S.: Mah, è possibile anche che sia stata cambiata la canna, ma su questo mi vorrei documentare meglio. Io ne sono quasi certo, però siccome mi accorgo che ci può essere una certa delicatezza... ma credo che si possa fare.  
A.B.: Ecco, scusi, dato che lei è entrato in questo discorso della canna, incanaliamoci in questo discorso. Ecco, se si cambia la canna e si esplodono dei colpi diversi con una canna e con un'altra, la differenza che esiste nei bossoli, normalmente, in che cosa consiste?  
I.S.: Nei bossoli non ci dovrebbe essere differenza, ma nei proiettili sì.  
A.B.: Certo.  
I.S.: E noi i proiettili li abbiamo periziati. Credo di essere stati... i soli ad averli periziati.  
A.B.: Ecco, e sulla base della perizia che voi avete effettuato sui bossoli, sui proiettili, che cosa è venuto fuori?  
I.S.: E' che la canna è sempre quella.  
A.B.: Quindi, ah, quindi la canna è sempre quella.  
Presidente: E può essere corta o lunga, naturalmente.  
I.S.: Non lo sappiamo, almeno, non lo so, però...  
Presidente: Eh, ma siccome questa pistola può montare due canne, una lunga e una corta...  
I.S.: Suppongo di si, ma non ne sono... però è possibile.  
A.B.: Ecco signor Presidente, ormai non sono più esperto...  
Presidente:  No, no, ma nemmeno io. Leggo dal prospetto, eh.  
A.B.: ... di armi, neanche quelle giocattolo.  
Presidente:  Lo leggo dal prospetto.  
A.B.: Ecco, esattamente. Ma siccome mi pare che il signor Generale ha fatto un discorso di questo tipo: in riferimento al caricatore, se il caricatore è di 11 dovrebbe avere, questa pistola, la canna lunga. Conferma questa circostanza? Per chiarire, non è che poi serva granché.  
I.S.: Sì, ma potrebbe anche essere che abbia usato, estratto quel serbatoio e ne abbia infilato un successivo. In assurdo, non lo so.  
A.B.: Ah, ho capito. Quindi, normalmente, cioè, uno che spara 11 colpi, normalmente dovrebbe avere la canna lunga, o no?  
I.S.: Gli 11 colpi denunciano la provenienza da un solo serbatoio lungo per intenderci, da canna lunga, o da due serbatoi di canna normale.  
A.B.: Di canna corta. Perché, mi scusi, per mia curiosità, credo ormai siamo tutti curiosi sul punto, se io esplodo con canna corta, va bene? con canna corta 11 colpi di seguito, cioè metto il serbatoio con 11 colpi, che succede? Non posso?  
I.S.: Nell'arma che monta la canna corta, il serbatoio di norma è da 8 colpi.  
A.B.: Ho capito.  
I.S.: Io adesso, e qui la mia...  
P.M.: Prudenza, prudenza, Generale. E' una sua prudenza per non darci certezze se non le abbiamo.  
A.B.: Normalmente... va be'. Senta Generale, qua c'è un problema che io vorrei, chiedo scusa signor Presidente...  
Presidente: No, comunque voglio dire, semmai, su queste, sulle caratteristiche particolari di questa pistola, possiamo semmai interpellare qualcuno della...  
P.M.: Presidente, le facevo presente che negli atti che avete già voi ci sono particolari dati dalla stessa casa costruttrice. Documentali e abbondantissimi. Ci sono, oltre a quello del Generale che si fermò nel tempo ad elaborati precedenti, elaborati comparativi successivi che chiariranno tutto quello che manca. Abbiamo già fra i testi del P.M. dei testi che si sono occupati di questi specifici argomenti andando direttamente alla Beretta in epoca successiva. Se vogliamo essere ancora più specifici aspettiamo questi testi, fermo restando che poi, se non siamo contenti, chiamiamo - la Corte è liberissima di fare come crede - di chiamare tutti i tecnici della Beretta che vuole.  
Presidente: Magari se possiamo anche vederle, quando si...  
P.M.: C'è, e vederle. Quindi dicevo possiamo rimandare queste specifiche...  
Presidente: Certo, sono pistole abbastanza recenti.  
P.M.: Ecco, andare un po' più...  
Presidente: Bene.  
P.M.: Per lo specifico, rimandare.  
A.B.: Siccome il Presidente mi parla di recenti, che sulla base di questo dato temporale i periti avrebbero escluso che questa pistola potesse essere stata una di quelle fabbricate dopo una certa data. Ecco, domando perché, al di là del dato - mi scusi, signor Presidente - che questi proiettili sarebbero stati assegnati, attribuiti ad un tipo di pistola del 1968, o fine '68, quindi non sarebbero compatibili con quella che avrebbe sparato nel... a Barbara Locci, eccetera, ecco, io domando: come mai loro dicono con questa certezza che questa pistola, questo modello di pistola è un modello dopo il 1968?  
P.M.: Posso rispondere al problema? 
I.S.: Perché, perché... 
P.M.: Lo dice un altro teste, non lo dice questo perito qua. Facciamolo dire alla persona che lo ha detto, perché l'ha specificato, perché è in atti, quella perizia è depositata a tutti. Lo dice...  
A.B.: Il Procuratore...  
Presidente: No, no...  
P.M.: Lo dice una persona diversa, quindi...  
Presidente: Signori, sentiamo il generale Spampinato.  
I.S.: Oltre a quel foglio che è stato allegato, è stata allegata una seconda fotocopia che è esplicativa della prima pagina. Se lei prende la perizia, supponiamo Migliorini-Mainardi, io ho anche la precedente, c'è un secondo foglio che recita cosi all'inizio: "La serie 70 comprende un nutrito gruppo di postole automatiche basate tutte su di un modello fondamentale unico, ed immesse sul mercato a partire dal 1958".  
A.B.: Sì, io proprio questo volevo sapere. Siccome si comincia dal '58, però si dice che la pistola che avrebbe sparato, non è, non fa parte di una di quelle costruite dal '58 in poi, ma è una di quelle costruite, fabbricate dopo il '68.  
P.M.: No, no, no, per carità!  
Presidente: No, no avvocato, questo no. Da cosa lo ha tratto, questo?  
P.M.: No, l'accusa...
A.B.: Prima del '68.  
I.S.: Prima, certo. E adesso, dallo stesso foglio, perché la memoria purtroppo è quella che è, leggo che: quando le pistole a canna corta possono essere intercambiate con quelle a canna lunga.  
A.B.: Quindi?  
I.S.: No, rispondo alla prima domanda che mi è stata fatta. Se la canna poteva essere cambiata.  
A.B.: Ho capito. Senta, ma un calibro diverso, cioè una pistola, un tipo diverso di pistola, non Beretta, una pistola spagnola, ungherese - non dico giapponese, perché siamo molto in là, altro emisfero - dico, ma è possibile che ci siano delle pistole fabbricate da aziende straniere che hanno identico calibro, identica possibilità di lasciare delle tracce con proiettili "H" Winchester, come quelle che sono state lasciate da questi proiettili già sparati?  
I.S.: A parte che esiste una codificazione di quelle che sono queste principali caratteristiche, vedasi il Mathews, che poi è un volume di fire arms, fire identifications e tanti altri dell'FBI che dicono dove stanno questi elementi che lasciano traccia e che dimensioni abbiano - noi per identificare che un'arma è di quel tipo... abbiamo un sospetto, prendiamo delle misure, ci rendiamo conto che probabilmente, molto probabilmente, supponiamo sia una Colt, dopodiché andiamo a sparare con una Colt di quel tipo e mettiamo a raffronto sotto il microscopio. Se si trovano gli estremi di classe non c'è dubbio che l'arma sia quella, perché queste osservazioni vengono fatte in genere a un microcomparatore che ha da 40 ingrandimenti in su.
A.B.: Quindi sicuramente questa pistola è una Beretta.  
I.S.: Questa pistola, non c'è dubbio, che sia una pistola Beretta calibro 22 Long Rifle, modello 70. Non so se a canna lunga o a canna corta.  
A.B.: Bene. Grazie.  
Presidente: Va bene.  
Presidente: Avvocato Capanni.
A.C.: Tre domande semplicissime.  
Presidente:  Allora, cominciamo con una.  
A.C.: Il generale Spampinato, ieri, parlò di un particolare difetto della molla dell'asta riscontrata in una particolare conformazione dei segni, di estrazione o espulsione, riscontrata sui bossoli del delitto di cui parlammo ieri. Cioè, parlò di "svergolamento della molla". Ha ritrovato questo segno particolare anche su questi bossoli?  
I.S.: Questo è uno dei segni più caratteristici. Ieri banalmente l'ho figurato come un grappolo d'uva. Questa triplice espulsione, perché poi si tratta, in poche parole, di tre incontri con l'espulsore, a mio modo di vedere è dovuto ad uno svergolamento della molla, che invece che comprimersi o rilasciarsi in maniera perfettamente assiale, proprio perché svergolata, produce tre diversi elementi. Insomma, come se fossero tre pezzi di molla, uno disgiunto dall'altro. Ed è probabile che questo... ecco, niente, basta.
Presidente: Ciò nonostante la pistola era in grado di funzionare.  
I.S.: Sì, la pistola funziona lo stesso... perchè questi ritardi sono frazioni di un decimillesimo di secondo.
A.C.: Seconda domanda. Potrà valere, la sua risposta, in linea generale per tutti i casi di cui la Corte si occupa. Si tratta di una pistola che, dato il modesto calibro e le sue caratteristiche, lei può definire di utilizzo piuttosto semplice, piuttosto facile a chiunque?  
I.S.: Senta, che poi sia il calibro, di modesto calibro nel senso della misurazione, sono d'accordo con lei. Che se poi lei per modesto calibro intende poca capacità penetrativa, io questo...  
A.C.: No, parlavo di modesto rinculo o modesto spostamento.  
I.S.: Sì, si, su questo ha perfettamente ragione.  
Presidente: Modesta detonazione?  
I.S.: No, è una pistola abbastanza facile, maneggevole e semplice da usare, direi.  
A.C.: Ultima cosa. Se è poco rumorosa.  
I.S.: Il calibro 22 in genere, anche nelle versioni più potenti, diciamo, perché si differisce la cartuccia, si differisce da cartuccia a cartuccia la potenzialità dell'arma, perché il mezzo che lede non è l'arma, è la cartuccia. Produce un rumore che al massimo è una frustata, ecco, anzi, assomiglia molto a una frustata.
Presidente: È uno schianto.  
I.S.: Devo dire però che nell'ambiente in cui è stata esplosa, in campagna, al buio, i cani dovevano abbaiare, parecchio.  
P.M.: Se ci sono.  
I.S.: Se non ci sono i cani, qualcuno deve avere sentito, perché i rumori di notte in campagna sono facilmente udibili.  
Presidente: Mah, sa...  
I.S.: Comunque questa non è una sensazione che non è poi da balistica. E l'ho fatto per quello che...  
P.M.: C'è un esperimento negli atti - così perché la Corte lo sappia - che viene sparata in piena notte e nello stesso luogo dell'omicidio dell'84, alla stessa ora, con persone in casa, venne sparato vicino casa, cioè molto più vicino di dove era l'omicidio, e non si riusciva a capire come mai nessuno aveva sentito nulla. Esperimento: nessuno ha sentito niente, almeno quella sera, quindi.  
A.C.: Grazie.  
Presidente: Altre domande, avvocato Capanni? Nessun'altra domanda? Può andare generale, buongiorno. Ci rivedremo, ho l'impressione.
Ignazio Spampinato - Deposizione del 27 aprile 1984

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