mercoledì 17 luglio 2013

Andrea Caini - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 04 luglio 1997 - Seconda parte


Segue dalla prima parte.
P.M.: ...che tipo di macchine fossero lo ricorda? Come struttura...
A.C.: Sì.
P.M.: ... grandi, piccole, medie, chiare, scure o colori...
A.C.: C'era la prima che aveva i fari rettangolari ed era, diciamo, un colore sul rosso insomma, come... o rosso, non mi ricordo quello che dissi, se era rosso scuro...
P.M.: Lei lo disse all'epoca, addirittura disse era una tre volumi, gliela leggo, lei dice: "La prima auto aveva i fari anteriori rettangolari, poteva essere una due volumi oppure anche una tre volumi, comunque, con cofano della bauliera corto, tipo la Ford Escort...", lei disse.
A.C.: Sì.
P.M.: "... della prima serie, di colore scuro. La seconda auto poteva essere rossa più chiara della precedente. Entrambe erano vetture di media cilindrata." Ecco, il discorso di queste macchine, lei ha focalizzato che fossero di media cilindrata.
A.C.: Sì. Cioè non era una Cinquecento, non era un'Alfa, cioè, nel senso...
P.M.: Sul discorso colori è un discorso che ognuno di voi ha avuto poi un' impressione poi raccontandola diversa?
A.C.: Sì, un po' è stato anche questo, sì.
P.M.: Ecco, non siete stati...
A.C.: Anche perché lì per lì al colore uno non è che... Io guardai più che altro le persone per capire come mai...
P.M.: E il modo in cui andavano.
A.C.: Sì. Più che altro la paura, perché venivano addosso, cioè, nel senso, io ero proprio sul ciglio della strada, non è che ero lontano.
P.M.: Ho capito. Vogliamo vedere un attimo la cartina dei luoghi, per cortesia? Lei ricorda...
Presidente: Sì, sì. Vada lì il...
A.C.: Sì, dunque noi siamo partiti da Santa Margherita - che è questo punto qui - poi siamo... e questa è una strada brutta, appunto, sterrata, e ci siamo fermati nel... ora qui si vede... 
(voce fuori microfono)
A.C.: Era la fonte, ecco, perché non sapevo come... 
(voce fuori microfono)
A.C.: Sì, appunto. Ecco, noi da Santa Margherita: eravamo andati lungo questa strada e ci siamo fermati in questa posizione. Praticamente il tempo di riempire delle bottiglie e poi ripartire passando vicino a San Martino a Scopeto, e poi la strada si dirige giù fino... ecco, questa dovrebbe essere la Sagginale.
P.M.: Senta una cosa, la strada... nella carta... lei lo sa?
A.C.: Sì, sì, lo so.
P.M.: Qua c'è una strada... qua segnata...
A.C.: Quella verde?
P.M.: ... chiedo scusa, questa qua guardi.
A.C.: Sì.
P.M.: E qui c'è un posto che si chiama Fattoria... Sa se era aperta?
A.C.: No, no perché... Cioè, io andavo sempre per quest'altro verso. C'era mio cognato che aveva un fuoristrada in quel periodo e si faceva delle giratine intorno, ma non... sinceramente non l'avevo mai fatta.
P.M.: Da San Martino a Scopeti alla Sagginalese.
A.C.: Sì, quella l'avevo già fatta, sì. Perché una volta c'era un professore del mio bambino che andava all'asilo e aveva la casa lì a San Bovino lì, come si chiama? Bovini, sì.
P.M.: Badia Bovino.
A.C.: Badia Bovino, esatto. E siamo andati a trovarlo...
P.M.: Ecco, le macchine che ha visto venivano in senso inverso, ci vuole indicare la direzione da dove venivano le macchine?
A.C.: Allora, sì, le macchine venivano, praticamente su questa strada qui, contro di me.
P.M.: Lei era su questa...
A.C.: Esatto, sì, che c'è un ponte poi...
P.M.: Vogliamo mostrare... le foto della fonte...
A.C.: Ecco, sì. Praticamente...
P.M.: (voce fuori microfono) ... la fonte...
A.C.: La fonte è a destra... sì, ora non so come...
P.M.: (voce fuori microfono)
A.C.: No, no, no. La fonte... perché noi siamo dall'altra parte qui. La fotografia è fatta... questa è la curva.
P.M.: (voce fuori microfono)
A.C.: Io avevo la macchina dove, praticamente, si vedono questi due signori lì accanto c'è uno spiazzo, mi scusi, ecco, dove ci sono questi due signori qui c'è lo spiazzo che con i fari illumino verso questa direzione. E la fonte è qua, o è questa addirittura, sì è questa, guardi, si vede, insomma, ero andato un po' troppo...
P.M.: Le auto che venivano... una dietro l'altra...
A.C.: Esatto. Praticamente ci venivano incontro, facevano questa strada qui e noi eravamo di qua dietro a questi alberi dove, praticamente, d'estate ci sono la vegetazione e non si vedeva bene l'arrivo di queste macchine. Si sentiva che venivano abbastanza sostenute però quando sono arrivate proprio sul ponte ci siamo, praticamente impauriti perché le macchine, insomma, venivano a forte velocità.
P.M.: Lei ricorda se la strada era sterrata come ora o peggio?
A.C.: Ma, forse peggio, perché vedo, insomma, qui c'è stato rimesso della ghiaia, insomma.
P.M.: Lei ricorda o ha mai visto se qui sotto c'è uno scolo di acqua, se l'acqua della fonte...
A.C.: Sì, esatto, sì, sì, l'acqua attraverso dei tubi si raccorda qui perché c'è... nasce un fiume, insomma, nasce una sorgente, cioè, una grossa...
P.M.: (voce fuori microfono)
A.C.: Sì, sì, sì, abbastanza, insomma cioè...
P.M.: (voce fuori microfono)
A.C.: Sì, questo è lo scolo, praticamente, di... credo sia il deposito che c'è di qua dal... Io la macchina, ecco, la macchina mia era in questa posizione qui e la fonte è in questa direzione, sì, esatto.
P.M.: La strada che abbiamo visto ora...
A.C.: E sempre quella, sì. Qui c'è l'inizio del ponte... in questo punto qui è l'inizio del ponte.
P.M.: (voce fuori microfono)Presidente, io non ho altre domande, grazie.
Presidente: Parti civili, domande? Niente. Gli avvocati difensori?
P.M.: C'è anche la signora che era con lei, no?
A.C.: Sì, mia moglie, si.
P.M.: Come teste oggi.
A.C.: Sì, sì.
Presidente: Nessuna domanda. Lei è stato a fare il sopralluogo poi alla fine? 
(voce fuori microfono)
Presidente: Se non lo dite, ragazzi. 
(voce fuori microfono)
Avvocato Pepi: Senta, signor Caini, volevo chiedere due precisazioni, niente di che. Lei questa strada l'ha fa spesso, oppure una volta ogni tanto?
A.C.: Cioè... no... il discorso è questo, d'estate, siccome c'ha la casa mio cognato, ogni tanto andiamo...
Avvocato Pepi: Ogni tanto, quindi, non è che passi da questa strada frequentemente, una volta ogni tanto.
A.C.: Ma, diciamo, nell'arco di un anno ci passerò dieci, quindici, volte, insomma, nel …
Avvocato Pepi: Si ricorda mica, per caso, a che ora era qui?
A.C.: Ecco, siamo intorno a mezzanotte, 11.45, insomma. Perché avevamo il bambino piccolo non si voleva fare l'ore più tardi, insomma, più tardi.
Avvocato Pepi: Sulla mezzanotte, insomma.
A.C.: Intorno alla mezzanotte, ora preciso non me lo ricordo.
Avvocato Pepi: Poi l'ultima domanda è questa, lei ha parlato di due macchine, no?
A.C.: Sì.
Avvocato Pepi: Ecco, volevo sapere, ma ha visto, nelle due macchine, solo i conducenti o c'era altre persone?
A.C.: No, io avevo solo i conducenti, sì.
Avvocato Pepi: Grazie.
A.C.: Non c'era... cioè, almeno quello che riuscii a vedere in quell'attimo.
Avvocato Pepi: Bene, grazie.
P.M.: Allora, se permette ancora una domanda, lei può escludere che in qualcuna delle macchine ci fosse anche un'altra persona o...
A.C.: No, questo, a proprio...
P.M.: Non lo sa. Bene.
A.C.: Non lo so.
Presidente: Senta, e sul colore delle macchine?
A.C.: Il colore della macchina è... siamo stati sempre un po'...
Presidente: Ma lo disse a sua volta o no? Il colore.
A.C.: Sì, io dissi che era una macchina, una scura e una chiara, poi, diciamo. . .
P.M.: Ha sempre detto così.
Presidente: Una scura e una chiara. Va bene.
A.C.: Quando sono andato a fare le altre deposizioni che, diciamo, quando io... successe questo, ci fu il processo e tutto, dissi: ma strano non abbiano preso in esame questi miei discorsi, perché mi sembrava importante visto il posto. Allora dissi: ma, li c'erano due macchine. Queste due macchine una poteva essere. Mi fecero vedere delle foto di macchine, sinceramente, vidi c'era... una poteva essere il 128 quello SL rosso e una una Fiesta bianca, così, per quello che mi hanno fatto vedere, poi...
P.M.: Senta una cosa...
A.C.: In quel momento...
P.M.: . .. vuol precisare alla Corte come lei fece sapere agli inquirenti questo suo ricordo? Quando la prima volta, come andò, perché è una di quelle deposizioni che nel tempo hanno sofferto, signor Presidente, soprattutto per quanto riguarda la verbalizzazione, quindi il signor Caini, mi sembra ci stesse facendo capire: insomma, io all'epoca se mi sentivano subito, a verbale avevo i ricordi più chiari. È così?
A.C.: Sì, infatti... cioè, noi...
P.M.: Ci vuol spiegare come lei...
A.C.: Con il fatto che era successo, che noi eravamo lì, si disse: 'ma, forse sarà importante dire che queste...
P.M.: Vi presentaste da qualcuno? Si ricorda?
A.C.: Sì, s'andò lì in via... dove c'è ora la SAM, insomma.
P.M.: In Questura.
A.C.: In Questura.
P.M.: Questo al momento... nei giorni... 
A.C.: Al momento... no, nei giorni, no. Nei giorni, no, dico la verità, nel senso, proprio... passò anche un mese, insomma, perché si disse: 'ma, si farà bene, si farà male, sarà...'. Perché noi, più che altro, diciamo, si pensava che una cosa, ima macchina che viaggia a questa velocità di notte a quest'ora, si disse: 'ma, è strano', perché uno un po' di rispetto ci vuole, insomma, usando lo scambio...
P.M.: Non vi era mai capitato di trovare una macchina in quel.,,
A.C.: No, no...
P.M.: Neanche il comportamento.
A.C.: ... cioè, anche perché quando ci si trova si rallenta per una questione anche di scambio, perché non c'è molto spazio. Sicché si disse: 'andiamo a dirlo che noi s'era lì', però la cosa non... poi piano piano, insomma, c'era stato altre interessi e nulla. Poi una cena, una cena banale con... così, si cominciò a dire... c'era il dottore, ci s'aveva i figli che facevano baseball insieme, quindi ci siamo ritrovati, dice: 'ma noi una volta si fece una deposizione di questo che è successo, ci siamo trovati in questa situazione, dico, ma non è mai arrivato nulla, non ho mai visto niente, mai saputo nulla..'
P.M.: Cioè, mi dicevate che non eravate stati citati.
A.C.: Appunto, la cosa ci sembrava abbastanza, insomma, visto l'ora, visto il momento, ci sembrava che forse un capellino di...
P.M.: Attenzione in più meritavate.
A.C.: Esatto. E poi si venne, appunto, a...
P.M.: In Questura, andaste a fare la deposizione...
A.C.: A depositare, sì.
P.M.: ... e poi abbiamo fatto il sopralluogo. Ecco.
A.C.: Esatto.
P.M.: Questi i fatti. Presidente.
Presidente: Il colore rosso come è venuto fuori? Di un' auto.
A.C.: Il colore rosso perché c'era mio suocero che era accanto a me – praticamente, io guidavo e lui era accanto - e anche lui era sceso insieme a me, perché usava anche lui fumare abbastanza, una sigaretta dietro l'altra, allora col fatto che ci s'aveva il bambino in macchina scese anche lui...
Presidente: Scese per fumare.
A.C.: ... per fumare. E anche lui diceva, nei momenti che se n'era riparlato, diceva anche lui che era una macchina rossa, perché l'aveva vista bene. Lui... il discorso del rosso, io avevo più guardato magari alle persone...
Presidente: Sì, sì.
A.C.: ... e lui aveva guardato più alla macchina e...
Presidente: E una macchina secondo suo suocero era rossa
A.C.: ... addirittura lui diceva che era tipo una, come si chiama, la Lancia, quella, sempre tipo Lancia Delta, insomma...
P.M.: A coda tronca.
A.C.: A coda tronca, Sicchè…
Presidente: A coda rotta.
A.C.: A coda tronca. Sicché, più o meno...
Presidente: E quella andava avanti o indietro? Tanto per sapere.
A.C.: Secondo me era davanti. Così...
Presidente: Va bene.
P.M.: Secondo suo suocero non se lo ricorda.
A.C.: Cioè, se n'era riparlato, ma non era mai...
P.M.: Nessun altra domanda il P.M., grazie.
Avvocato Pepi: Io ho soltanto una precisazione, avvocato Pepi, perché, o ho capito male io, o non lo so. Dico, ma lei ha detto, mi sembra, pochi minuti fa, che avrebbe riconosciuto il tipo delle macchine in base poi a delle fotografie che le avrebbero fatto vedere, se ho capito bene io...
A.C.: Cioè, si...
Avvocato Pepi: ... ma lei, visivamente, si può...
A.C.: Sì, più o meno, sì, ci siamo. Cioè, il faro rettangolare, la coda tronca, più o meno è, diciamo, ora la macchina con precisione, purtroppo è passato troppo tempo e non è...
Avvocato Pepi: , Quindi, però lei può pensare che potrebbe anche essere una macchina simile alla Fiesta, potrebbe essere un altro tipo...
A.C.: Sì, sì.
Avvocato Pepi: ... tanto per fare un esempio.
A.C.: Ora io ho detto quel discorso delle macchine perché, diciamo, più o meno, la fisionomia della macchina era quella, insomma, poi...
P.M.: Bene, grazie.
Avvocato Pepi: E il colore allora...
A.C.: Una rossa e una bianca, insomma.
Avvocato Pepi: È sicuro di questo?
A.C.: Sì, ora, mi ricordo che c'era una macchina che tendeva a essere più _ scuri e una macchina più chiarat, quindi, poteva essere magari avana, ma insomma, ho detto bianca...
Avvocato Pepi: Poteva, insomma.
A.C.: Magari nel polverone si riconosce anche male.
Avvocato Pepi: Poteva essere anche di un altro colore simile.
A.C.: Ma, diciamo, più sul bianco che più sullo scuro.
Avvocato Pepi: Bene, grazie.
Presidente: Bene. Non ha altre domande?
P.M.: Nessuna. La signora Martelli, grazie.
Presidente: Può andare, grazie.
A.C.: Grazie.

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