martedì 10 dicembre 2013

Ugo Fornari e Marco Lagazzi - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 30 settembre 1997 - Quinta parte

Segue dalla quarta parte.

Avvocato Filastò: Bene. A proposito dell'esame di tipo morfologico che voi avete fatto sul Lotti, a un certo punto fate riferimento a un incremento di enzima epatico - incremento riscontrato col Gamma GT - e dite che... di una certa entità, ma senza quantificarlo. Non è che, per caso, nei vostri appunti voi avete un dato numerico al quale fare affidamento? 
Consul. Lagazzi: Dunque - Lagazzi - avevamo fatto fare esami precisi, quindi se ci consente di esaminare.
Avvocato Filastò: Certo.
Presidente: Ci sono gli analisi di laboratorio, penso che siano questi. Fate riferimento a questi.
Consul. Lagazzi: Sì. Avevamo fatto effettuare le indagini presso un laboratorio di analisi. Quindi, c'è un risultato preciso.
Consul. Fornari: E alcuni sono di Lotti stesso. Cioè, Lotti ci ha portato degli esami e noi li abbiam tutti quanti allegati alla nostra relazione e poi li...
Avvocato Filastò: Ah, quindi autonomamente voi non li avete fatti.
Consul. Fornari: Sì, poi abbiamo fatto noi degli esami autonomi...
Avvocato Filastò: Uno dei quali sembrerebbe proprio questo delle Gamma GT.
Consul. Lagazzi: Sì, sarà allegato alla relazione. Ce l'ha il Presidente?
Presidente: Sì, sì. Non so se è questo. Eccola qua, guardate.
Avvocato Filastò: Sì, ma sa com'è... 
Consul Fornari: È quella lì. Ah, sì. Ha ragione, avvocato. Certo, sono i nostri esami, questi. Valore aumentato delle Gamma GT. Sì, son quelli che abbiam fatto fare a Genova, sì. Sì, è un bevitore, eh, Lotti. È un bevitore.
Avvocato Filastò: Ecco, che rasenta l'alcolismo?
Consul. Fornari: La cronico-intossicazione... Non ha disturbi neurologici e psichici da cronico-intossicazione, eh. Potrebbe, sì, potrebbe essere così, un fegato un pò sofferente. Sì, che può essere dell'abituale, di quello che beve da molto tempo; di quello che sta andando verso la cronico-intossicazione.
Avvocato Filastò: Sulla strada.
Consul. Fornari: Sì. Però, non ci son segni chiari...
Avvocato Filastò: Beh, sapendo però che beve come minimo due litri di vino al giorno...
Consul. Fornari: Dunque...
P.M.: Da cosa lo sappiamo, scusi? Da cosa lo sappiamo questo...
Avvocato Filastò: Dalla relazione dei...
P.M.: Un litro.
Avvocato Filastò: Come?
P.M.: Perché legge "due", dove c'è scritto "un litro".
Avvocato Filastò: Un litro a pasto, Pubblico Ministero.
P.M.: No, no. Leggiamolo.
Presidente: Pubblico Ministero...
(voce fuori microfono)
Presidente: Lasciamo proseguire l'avvocato, via.
P.M.: Sì, ho capito Presidente. Però non si può... Capisce.
Avvocato Filastò: Chiedo scusa.
P.M.: ... due litri al giorno...
Presidente: È un'opinione sua. Ora vediamo se... 
(voce fuori microfono)
Presidente: ... in qualche modo.
Avvocato Filastò: Allora, io ho letto: "un litro a pasto".Ora, i pasti almeno son due, salvo le petit dejeuner come dicono i francesi, ma insomma, sembrerebbe due.
Presidente: Va beh, la risposta.
Consul. Lagazzi: Lagazzi. Vorrei però precisare che gli stessi esami di laboratorio che abbiam fatto, con eccezione di questo singolo elemento, non hanno dato elementi indicativi di una significativa sofferenza epatica. Le transaminasi son risultate nella norma. Non abbiamo ipoprotenemia, non abbiamo inversione del rapporto proteico. Ai test psicologici, non abbiamo elementi indicativi analoghi a quelli propri dei pazienti affetti da alcolismo cronico. Non abbiamo sintomatologia neurologica. Quindi, clinicamente, sulla base di tutti questi elementi possiamo dire che, al di là di questo singolo elemento oggettivo di incremento di questo enzima, tutti gli altri elementi clinici indicativi di alcolismo cronico non risultano confermati.
Avvocato Filastò: Però, scusi, posso... si può dire che l'incremento di questo enzima è uno dei test più specifici per quanto riguarda la questione dell'eventuale alcolismo di un soggetto, oppure no. È vero, no? voglio dire...
Consul. Lagazzi: Diciamo che, nei pazienti con problematiche di etilismo cronico e sofferenza epatica questo singolo elemento trova riscontro. Però, nell'ambito di una costellazione di altri elementi tutti presenti. Mentre in questo caso, noi abbiamo unicamente questo singolo elemento, che comunque è indicativo di una sofferenza epatica, ma non di un quadro conclamato.
Avvocato Filastò: Bene. A proposito della anamnesi familiare di Lotti, è vero che il Lotti non vi ha saputo dire di quale malattia è morto il padre a 67 anni? Non è stato in grado di dirvelo?
Consul. Fornari: No, se così abbiam scritto, perché non ce l'ha detto. Pagina 13. No, sì, lui dice... siamo noi che abbiamo scritto che... abbiamo capito che forse lui intendeva...
Avvocato Filastò: Che forse era una cancrena.
Consul. Fornari: Esatto, l'abbiamo inserito noi. Ma però, lui non ci ha detto...
Avvocato Filastò: Non vi ha detto.
Consul. Fornari: No, avvocato.
Avvocato Filastò: Quindi non è stato in grado di riferirvi la ragione della morte del padre a 67 anni. Quindi, abbastanza giovane. 
Consul. Fornari: No, no.
Avvocato Filastò: E anche la vasculopatia cerebrale di cui è morta la madre, anche questa è una vostra deduzione?
Consul. Fornari: Esatto. Lo abbiam dedotto dal fatto che lui diceva che prendeva il giorno per la notte, si fissava sulla luce, faceva cose strane. Però l'abbiamo anche questo inserito noi. Dedotto noi, sì.
Avvocato Filastò: Cioè, scusi, la vasculopatia cos'è: un ictus, in pratica?
Consul. Fornari: No, un processo involutivo... 
Avvocato Filastò: Processo degenerativo, arteriosclerotico...
Consul. Fornari: O arteriosclerotico o demenziale...
Avvocato Filastò: O demenziale.
Consul. Fornari: ... che colpisce il cervello e procede più o meno rapidamente.
Avvocato Filastò: Però, altrove riferite che il Lotti vi ha detto che la madre è morta in ospedale psichiatrico.
Consul. Fornari: Dove?
Avvocato Filastò: Eh, questo dice una cosa... fa una domanda un po' particolare, non l'ho segnata la pagina, bisognerebbe trovarla.
P.M.: Guardiamo se è nella consulenza, perché io non l'ho letta.
Avvocato Filastò: Mi par proprio di sì.
P.M.: Vediamola.
Avvocato Filastò: Comunque, formuliamo la domanda in questo modo: Vi risulta che la madre sia morta in ospedale psichiatrico da qualche cosa?
Consul. Fornari: No ma, certo, se l'abbiamo scritto vuol dire che...
Avvocato Filastò: No, no, non c'è scritto.
Consul. Fornari: Non c'è scritto. No, a noi non risulta.
Consul. Lagazzi: Non ricordo assolutamente.
Avvocato Filastò: Allora l'ha dichiarato Lotti da qualche parte. Questo è sicuro.
P.M.: L'ha dichiarato Vanni, Presidente, in questo processo.
Avvocato Filastò: No, no.
Consul. Fornari: Va beh, lo troviamo.
Avvocato Filastò: Lo troviamo, Pubblico Ministero.
P.M.: Allora, se lo dobbiamo contestare a qualcuno, troviamolo.
Avvocato Filastò: Scusi, Pubblico Ministero, ma certo che lo troviamo. A parte che dovrebbe trovarsi anche qui, eh.
P.M.: Troviamolo.
Consul. Fornari: Lui disse che la portarono troppo tardi in ospedale, noi pensiamo ospedale civile. Un Pronto Soccorso, non so. Neurologia, probabilmente. Tranne che ci sia un equivoco tra la neurologia e la psichiatria.
P.M.: Comunque, nessuno l'ha detto.
Consul. Fornari: Però, che lui specificamente abbia detto: la mamma è morta in manicomio... 
P.M.: Presidente, prendiamo l'onore di verificarlo attraverso la Polizia Giudiziaria, bene? Così risolviamo il problema dove e come è morta.
Presidente: Ce lo dirà Lotti anche dopo anche dopo, quando...
P.M.: Sì, ma sa, così evitiamo...
Presidente: Può intervenire spontaneamente per dircelo.
P.M.: Certo.
Presidente: Se vuole.
Consul. Lagazzi: Oppure dove è mancata la mamma, perché magari è mancata nel reparto neurologico dell'ospedale tal dei tali che è un'altra cosa rispetto al manicomio, il vecchio manicomio. Sarebbe importante...
Avvocato Filastò: Si, infatti, non è chiaro...
Presidente: Lui non l'ha detto.
Avvocato Filastò: ... che si tratti... Comunque sembrerebbe il reparto neurologico o psichiatrico.
P.M.: Io non ho capito da cosa sembra, Presidente. 
(voci sovrapposte)
P.M.: Stiamo introducendo dei dati che non ci sono in nessuno degli atti di questo processo.
Avvocato Filastò: Signor Pubblico Ministero, la mia domanda è: se loro hanno accertato di quale malattia è morta la madre del Lotti. 
Presidente: Non l'hanno accertato.
Avvocato: Ma non era nemmeno nel quesito. 
Presidente: Non l'hanno accertato.
Avvocato Filastò: Certo che non era nel quesito, però in generale quando si perizia un soggetto, l'anamnesi familiare è molto importante. Specialmente se questo soggetto si perizia sotto un profilo di carattere psicologico o psicopatologico.
Presidente: Hanno detto anche, i consulenti, che lui ha detto quello che ha voluto...
Avvocato Filastò: Benissimo.
Presidente: È stato reticente.
Avvocato Filastò: Certamente. Però, ci si può informare anche altrove.
Presidente: Bene.
Avvocato Filastò: Voi, a pagina 19, dite che il Lotti ammette di essere un soggetto emotivo e labile. Voi lo ritenete tale, anche voi?
Consul. Fornari: Labile nel senso che ha preso fuoco quella volta lì che parlava concitatamente delle accuse che gli muove il Pacciani, eccetera eccetera. Sì, si è alterato...
Avvocato Filastò: Professore, mi scusi, per inciso, per sua conoscenza rispetto agli atti di causa, il Pacciani non ha mai mosso nessuna accusa al Lotti. Proprio, ha detto persino di non conoscerlo. Ecco. Ma comunque, questo per precisare le cose. Ma a parte questa constatazione fatta da voi in questa sede, cioè a dire di una particolare impulsività del soggetto nel momento in cui parlava delle accuse di Pacciani, vi ha rife... voi avete accertato qualche altro episodio particolare? 
Consul. Lagazzi: No, avvocato. No.
Avvocato Filastò: Parlando con le persone che lo conoscono. La Filippa per esempio vi ha parlato di un personaggio che prende fuoco facilmente...
Consul. Lagazzi: Non abbiam parlato con la Filippa, nè con nessun altro. Solo col Lotti abbiam parlato noi.
Avvocato Filastò: Ah, sì? Non avete assunto informazioni da nessun altro? Per esempio... Quindi, nemmeno dalle persone, dagli addetti responsabili di quella casa-famiglia presso la quale lui viveva da quattro anni?
Consul. Lagazzi: No.
Avvocato Filastò: No.
Consul. Fornari: Non l'abbiam ritenuto necessario.
P.M.: Non era necessario.
Consul. Fornari: Ma poi non era nel quesito, non c'era neanche l'autorizzazione a farlo.
Avvocato Filastò: A pagina 20. A me basta saper questo, se nessuna interpretazione, professore. Solo il fatto, il materiale grafico che voi virgolettate espressioni di Lotti di questo tipo : "Se non dicevo nulla, ero bell'e che dentro. Mi hanno messo davanti a dei contrasti e io ho dovuto ammettere qualche cosa, altrimenti me ne sarei andato in carcere". Sono parole testuali, queste, dette dal Lotti?
Consul. Lagazzi: Parole testuali, avvocato.
Avvocato Filastò: Grazie. E altre parole testuali, anche queste virgolettate sono queste, riferite da voi: "Io ho fatto spesso i giri in macchina, ma non ho mai fatto il guardone, non mi è mai interessato. Se voglio una donna, so dove trovarmela; non ho mai fatto niente del genere. Non so se Pacciani o Vanni facevano cose del genere. Io andavo con loro solo a fare le merende, poi non so niente".
Consul. Lagazzi: Testuale. 

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