venerdì 7 febbraio 2014

Fernando Pucci - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 06 ottobre 1997 - Quindicesima parte

Segue dalla quattordicesima parte.

Avvocato Filastò: Senta, lei pensò che qualcuno potesse essere rimasto ferito da questi spari?
F.P.: Come?
Avvocato Filastò: A lei, in quel momento, le venne in mente che qualcuno poteva essere rimasto ferito da questi spari?
F.P.: No.
Avvocato Filastò: No? Che poteva aver bisogno di essere soccorso?
F.P.: No. Macché.
Avvocato Filastò: Perché?
F.P.: Perché, oh...
Avvocato Filastò: Perché non ci ha pensato? Ha pensato che quelle persone potevano essere soccorse - per esempio, qualcuna poter esser ferita, perdere del sangue - e morire, se nessuno le soccorreva.
F.P.: No.
Presidente: Fa segno con la testa. Cos'è, non ci ha pensato?
F.P.: No, perché noi non si pensò a quella maniera, capito?
Avvocato Filastò: Eppure lei ha detto che aveva sentito lamentare la donna.
F.P.: Sì, ma noi s'era, s'aveva paura, si scappò, si venne via subito, appena si sentì il lamento.
Avvocato Filastò: No, subito: dopo mezz'ora, lei ha detto. Rimase…
F.P.: Ma come dopo mezz'ora?
Avvocato Filastò: Come?
F.P.: Macché! Dopo mezz'ora l'arrivò lui, il mio amico, lì alla macchina. L'aspettai lì, io.
Avvocato Filastò: Per quanto tempo?
F.P.: Gliel'ho detto, una mezz'oretta.
Avvocato Filastò: E allora? Allora non siete scappati subito.
Presidente: Scappò dalla piazzola, dalla piazzola alla macchina.
P.M.: (voce fuori microfono)
F.P.: Ma dalla piazzola alla macchina sono venuto via, si venne via. Lui ritornò là, dopo, per esser più sicuro.
Avvocato Filastò: Ma dalla piazzola alla macchina c'è pochissimi metri, l'ha detto prima lei.
F.P.: Ma come l'ho detto prima io!
Avvocato Filastò: Quanto c'è dalla piazzola alla macchina?
F.P.: Gliel'ho detto quanto c'è, c'è 30-40 metri nemmeno.
Avvocato Filastò: 30-40 metri.
F.P.: Però, allora...
Avvocato Filastò: Allora...
F.P.: E allora?
Avvocato Filastò: E allora?
F.P.: Eh!
Avvocato Filastò: Quindi, lei sta lì ad aspettare per mezz'ora e poi, quando siete arrivati a San Casciano cosa avete fatto?
F.P.: Quando siamo arrivati a San Casciano, gli dissi: 'si va dai Carabinieri?', Disse lui: 'no'.
Avvocato Filastò: No.
F.P.: E allora, dico, presi e venni a casa, io. Capito? Venni via.
Avvocato Filastò: Senza parlarne con nessuno.
F.P.: No. Dopo, insomma, la domenica dopo se ne parlò. E basta. Poi... più chiaro che così 'un lo so, io... Bah!
Avvocato Filastò: E il fatto che qualcuno poteva essere rimasto ferito e c'era bisogno di aiuto, non le passò nemmeno per la testa?
Presidente: Va bene.
F.P.: No.
Presidente: (voce fuori microfono)
Avvocato Filastò: Lei ha mai sentito... Presidente?
Presidente: No, gli stavo facendo una domanda: se era stanco, se si sentiva di deporre ancora oppure no.
F.P.: La domanda la la faccia, ormai tanto...
Presidente: Bene.
Avvocato Filastò: No, ma io ce n'ho diverse altre. Non è una sola.
Presidente: Vuole che si faccia un riposino?
F.P.: Come? No, no.
Presidente: Un rip...
F.P.: No, no. Sie!
Presidente: Bene.
Avvocato Filastò: Le è mai capitato di vedere il Lotti parlare insieme al Vanni e al Pacciani?
F.P.: Quando, indove?
Avvocato Filastò: A San Casciano, lì al bar, da qualche altra parte.
F.P.: Sì, se ne parlava, ma l'ha visto...
Presidente: No, no. Ha visto parlare loro tre insieme? Il Lotti, il Vanni e il Pacciani.
F.P.: Eh, l'ho visti parlare, sì. Sì, sì, l'ho visti.
Presidente: Insieme a parlare.
F.P.: Sì, sì.
Avvocato Filastò: E di cosa parlavano?
F.P.: Ma di che cosa parlavano... Io ero distante, da poco, non sentivo bene. Sicché non...
Avvocato Filastò: Non ha mai sentito Pacciani e Vanni parlare, fissando per andare a vedere le coppie in macchina?
F.P.: (Espressione di diniego).
Avvocato Filastò: Sì o no?
F.P.: No.
Avvocato Filastò: È sicuro?
F.P.: Eh, come?
Avvocato Filastò: È sicuro di questo? Di non averli mai sentiti parlare per fissare per andare a vedere le coppie?
F.P.: Mah, codesto 'un me ne ricordo.
Avvocato Filastò: E Lotti, tutti e tre. Lotti, Pacciani e Vanni: fissare per andare a vedere le coppie.
F.P.: Sì, parlavano tra sé, ma io 'un capivo icché dicevano, capito? Io 'un ci facevo nemmen caso, ecco.
Avvocato Filastò: Quindi non è vero che lei non ci voleva andare insieme a loro, perché...
F.P.: No, io non ci andavo perché non mi piacevano con quel sistema che gl'avevano loro, ecco.
Avvocato Filastò: Che sistema avevano?
F.P.: Mah, oh...
Presidente: Che facevano?
F.P.: Per prima cosa cominciavano a bere e io niente, sicché...
Avvocato Filastò: Uhm.
F.P.: E poi l'andavano, cominciai a vedere che loro si imbriacavano, insomma si imbriacavano, bevevano, e ecco, e io 'un andavo. Insomma, questo motivo costì.
Avvocato Filastò: E lei insieme al Lotti a guardare coppie c'è mai andato?
F.P.: Io?
Avvocato Filastò: Ah, su questo contestazione, Presidente.
Presidente: No, ma ha la risposta. Bisogna lasciarlo parlare.
P.M.: (voce fuori microfono)
Presidente: Ha fatto un cenno.
Avvocato Filastò: Sì, sì.
Presidente: Ci è andato col Lotti a guardare le coppie o no?
F.P.: No.
Avvocato Filastò: Alla domanda precedente mi sono dimenticato di fare la contestazione.
Presidente: Eh?
F.P.: No.
Presidente: No.
Avvocato Filastò: Comunque, c'è una domanda precedente che le contesto che lei, nel verbale del 9 febbraio, ha detto : "Il Lotti mi è capitato di vederlo parlare insieme a Vanni e a Pacciani mentre fissavano per andare a vedere delle coppie in macchina. Io, però, insieme al Vanni e al Pacciani non ci sono mai potuto andare, perché è gente che mi mette paura." Lei ha dichiarato questo.
F.P.: Ecco. Ha capito come?
Avvocato Filastò: Ho capito, ho capito.
F.P.: Ora...
Presidente: Ora cosa dice?
F.P.: Eh?
Presidente: Ora che l'avvocato gli ha letto quello che dichiarò, cosa dice?
Avvocato Filastò: A me quello che dica ora, Presidente, a dire la verità mi interessa poco, perché gliel'ho chiesto due volte, ha detto di no.
Presidente: Ora gliel'ha riletto in modo specifico, vediamo cosa dice.
Avvocato Filastò: Specifico, certo... Come ha fatto per tutto l'esame: uno gli ha contestato le cose...
Presidente: No, no, no. Lei, prima, gli ha riassunto, gli ha fatto la domanda...
Avvocato Filastò: Sì.
Presidente: ... ora gliel'ha letta in modo specifico e sentiamola.
Avvocato Filastò: Ha risposto: 'no, io non ho mai visto o sentito parlare fra di loro, però stavo lontano, non sentivo quello che dicevano', così ha dichiarato.
Presidente: Sentiamo lui, sentiamo lui.
Avvocato Filastò: A un contestazione, certo...
Presidente: Sentiamo lui.
P.M.: Gliela rifaccia.
Presidente: L'ha sentito quello che ha detto a verbale prima? Ora l'avvocato le ha letto un pezzo delle sue dichiarazioni, ecco, che dice: il Lotti, il Vanni e il Pacciani parlavano di andare a osservare delle coppiette.
F.P.: Sì.
Presidente: È vero, questo, o non è vero?
F.P.: Sì, l'è vero, ma io non ci stavo mai attento, ha capito, non... come si dice, non me ne interessavo nemmeno di icché dicevano loro.
Presidente: Va bene, lei non si interessava a cosa facevano, ma è vero che andavano a osservare le coppiette o no?
F.P.: No.
Presidente: Non è vero.
P.M.: C'è la contestazione. È su questo, Presidente.
Presidente: Bene.
P.M.: Penso il difensore gli ha fatto una domanda, deve fare anche la contestazione.
Presidente: Sì, sì.
P.M.: Sul punto è esatto. Lui dice che col Lotti andavano a spiare le coppiette. Lo dice più volte nei verbali. Gli si può contestare.
Avvocato Filastò: Sì, sì, eccolo qua, l'ho contestato, infatti. La contestazione è quella che fa il Lotti, le parole precise sono queste riportate dal verbale: "Mi è capitato di vederlo parlare insieme al Vanni e al Pacciani, mentre fissavano per andare a vedere delle coppie in macchina. "
(voce fuori microfono)
Avvocato Filastò: "Io, però, insieme al Vanni e al Pacciani non ci sono mai voluto andare, perché è gente che mi mette paura."
P.M.: La successiva era, che lei gli ha fatto, è quella se è andato mai lui con il Lotti.
Avvocato Filastò: Ma questo è una domanda...
Presidente: Va be', a quello ha già detto di no.
Avvocato Filastò: Questa è una domanda nuova...
P.M.: Gli si può fare la contestazione, perché anche questo ha detto di sì nel verbale, mi sembra. Io...
F.P.: Non me lo ricordavo.
Presidente: Facciamo rispondere su quell'altra. Ha già risposto prima.
F.P.: Quale?
Presidente: Eh, domani.
P.M.: Su quell'altra siamo a posto, Presidente, sennò non andiamo più via.
Avvocato Filastò: Lei da bambino è stato ricoverato in un'istituto? A parte il Don Facibeni, in un altro istituto a Fiesole.
F.P.: Sì.
Avvocato Filastò: Che istituto era?
F.P.: Ma, ora 'un me lo ricordo l'istituto. 'Un me lo ricordo.
Avvocato Filastò: Non si ricorda nemmeno che istituto.
F.P.: Ero ragazzetto, bambinetto ero, sicché... di codesto 'un ho ricordanza. Mi dispiace ma codesto la può domandare quanto la vuole, ma io codesto fatto costì... Eh, mi dispiace, guardi.
Avvocato Filastò: Quanto tempo se lo ricorda, quanto tempo?
F.P.: No, no.
Avvocato Filastò: Senta, prima di avvicinarsi alla tenda, per scendere dalla macchina insomma, il Lotti disse qualche cosa a lei?
F.P.: No.
Avvocato Filastò: No, non se lo ricorda, oppure il Lotti non disse nulla?
F.P.: Mah, io per dire la verità 'un me lo ricordo, sicché...
Avvocato Filastò: Che disse per caso, il Lotti: 'andiamo, si va a vedere un pochino, ci sono due in una tenda?'
F.P.: No.
Avvocato Filastò: Lo disse, non lo disse, se lo ricorda, non se lo ricorda, mi dica qualche cosa.
F.P.: No, 'un me lo ricordo nemmen codesto.
Avvocato Filastò: Nemmeno questo. Le contesto che lei, il 9 febbraio del '96, ha detto: "Fu Lotti a dire: andiamo, si va a vedere un pochino, ci sono due in una tenda." Va be’.
Presidente: Se lo ricorda ora? Oh, Pucci, Pucci, non deve fare segno così, allargando le mani...
F.P.: Eh, io, la guardi, io se delle cose 'un me ne ricordo...
Presidente: Non se la ricorda.
F.P.: ... è inutile vu insista. Se 'un me ne ricordo delle cose, l'è inutile.
Presidente: Ma qualche altra volta si è ricordato.
F.P.: Come fo se 'un me le ricordo.
Presidente: Scusi, qualche altra volta, in altre... prima, se gli hanno letto qualcosa dice: sì, è così. E allora, ora è così come dice l'avvocato o no?
F.P.: Sì. Ma... Va bene, ma se 'un me ne ricordo io è inutile... Eh.
Presidente: Va bene.
F.P.: 'Un c'è nulla da fare, mi dispiace, io...
Presidente: Prego.
Avvocato Filastò: Signor Pucci, la sua mamma di che cosa è morta?
F.P.: Come?
Avvocato Filastò: La sua mamma è morta, no?
F.P.: La mi' mamma è un po' che l'è morta.
Avvocato Filastò: Di che cosa?
F.P.: Ma io 'un me ne ricordo nemmen di codesto. Sarà vent'anni boni.
Avvocato Filastò: Quando è morta era in ospedale?
F.P.: No, la mori a casa. Ma di che 'un lo so.
Avvocato Filastò: Ma prima di andare a casa era stata ricoverata in un ospedale?
F.P.: Sì.
Avvocato Filastò: Sì o no?
F.P.: Sì, sì.
Avvocato Filastò: Che tipo di ospedale, signor Pucci?
F.P.: A Careggi.
Avvocato Filastò: In che reparto?
F.P.: Ma io, se devo dire, io d'ospedali... 'un ci son mai stato.
Avvocato Filastò: Lei ha riferito a dei periti che sua madre prima di morire sbagliava la notte con il giorno. Cioè a dire, che vuol dire?
F.P.: Come?
Avvocato Filastò: Lei ha riferito ai periti... Lei è stato interrogato da delle persone, da dei periti, se ne ricorda?
F.P.: (espressione di diniego)
Avvocato Filastò: No?
F.P.: (espressione di diniego)
Avvocato Filastò: Non si ricorda di aver fatto dei colloqui con dei medici?
F.P.: (espressione di diniego)
Presidente: Di Genova, di Genova...
Avvocato Filastò: Dica di sì o di no, non faccia.. .
F.P.: Ho detto di no, 'un me lo ricordo io, perché io d'ospedali 'un...
Avvocato Filastò: Ma guardi che sto parlando di recente, fatti avvenuti recentemente, poco tempo fa.
F.P.: Se 'un me ne ricordo 'un c'è nulla da fare.
Presidente: Allora, l'anno scorso sono venuti dei medici da Genova e da Torino, due...
P.M.: L'hanno portato a Genova, signor Presidente.
Presidente: L'hanno portato anche a Genova, è andato con sua sorella, chi non so, insomma, fratelli. Che l'hanno interrogata, eccetera...
F.P.: Sì, ma...
Presidente: Lei non ha voluto rispondere, non voleva ris... È stato a sentire queste persone.
F.P.: Sì, sì, ma...
Avvocato Filastò: Ma cosa?
Presidente: Se le ricorda? Hanno fatto delle domande? Le hanno fatto delle domande?
F.P.: Sì, ma delle domande 'un me ne ricordo che domande.
Presidente: No, ma nessuno gli chiede che domande. Se c'è stato a Genova e ha visto queste persone.
F.P.: Sì, sì, ci sono stato, ma le domande 'un me le ricordo.
Avvocato Filastò: Non si ricorda di avere detto che la sua mamma, prima di morire...
F.P.: No, no.
Avvocato Filastò: Non gliene ha parlato proprio di sua madre a questi signori?
F.P.: (espressione di diniego)
Avvocato Filastò: Sì o no? Gliene ha parlato?
F.P.: Io no, 'un glien'ho parlato.
Avvocato Filastò: E di questi fatti di cui abbiamo parlato stamattina gliene ha parlato a questi signori?
F.P.: Come?
Avvocato Filastò: Di questi fatti di cui abbiamo parlato stamattina, lei ne ha parlato con i periti? Con questi due signori di Genova?
F.P.: No.
Avvocato Filastò: Non gli ha detto nulla di questi fatti?
F.P.: Nulla.
Avvocato Filastò: Pucci, è sicuro di questo?
F.P.: Come?
Avvocato Filastò: È sicuro di questo?
F.P.: Io sono sicuro, sì, hai voglia.
Avvocato Filastò: E di cosa avete parlato, allora?
F.P.: Come?
Avvocato Filastò: Di che cosa avete parlato, allora, con questi periti?
F.P.: 'Un lo so.
Avvocato Filastò: Come non lo sa? Mi scusi, abbia pazienza, c'era lei lì, è stato interrogato, sembrerebbe anche a lungo.
Presidente: Se lo ricorda o no? Se lo ricorda?
F.P.: Come?
Presidente: Se lo ricorda o no?
F.P.: (espressione di diniego)
Presidente: Vuol dire no? Vuol dire sì? Cosa vuol dire?
F.P.: No.
Presidente: No.
Avvocato Filastò: Signor Pucci, si ricorda di essere stato interrogato dalla Polizia?
F.P.: (espressione di diniego)
Avvocato Filastò: Sì o no?
F.P.: No.
Presidente: Come no?
P.M.: Comincia a essere, probabilmente, stanco, Presidente.
Presidente: È stanco? Pucci, è stanco lei?
F.P.: No, no.
Presidente: No. E no, invece sì. Perché che è stato interrogato dalla Polizia l'ha confermato poc'anzi quando gli hanno letto i verbali - anche di contestazioni che fa il Pubblico Ministero - sono della Polizia, del Pubblico Ministero. Quindi è stato interrogato. Qui non ci piove. Ora, se lei non ricorda più, è un altro discordo.
F.P.: No, 'un me lo ricordo.
Avvocato Filastò: Si ricorda che venivano a prenderla a casa?
F.P.: Eh?
Avvocato Filastò: Sto parlando dell'anno scorso. L'anno scorso, d'inverno, sono venuti mai a prenderla a casa quelli della Polizia? Sì o no?
F.P.: Sì, sì, ma...
Avvocato Filastò: "Ma" che cosa?
Presidente: Io vedo che il teste è stanco. Va bene?
F.P.: (espressione di assenso)
Presidente: Veramente stanco. O si prosegue, se c'ha molte altre domande, avvocato...
Avvocato Filastò: Eh, sì.
Presidente: ... si va al pomeriggio. Che ore sono? È l'una.
Presidente: Si ripiglia alle tre e vediamo un po'. Bene?
P.M.: Possiamo fare intanto l'altro teste.
Presidente: Quale teste?
P.M.: C'è il fratello.
Avvocato Filastò: ... che finisse questo di testimoniare.
Presidente: E quali altre domande c'ha, avvocato? Quante altre domande c'ha, avvocato? Ce ne ha molte altre?
Avvocato Filastò: Ne avrò ancora qualcuna.
Presidente: Appunto, però il teste è stanco. Non è più in grado di seguire. È da stamattina che sta qui. Io credo che se era una o due domande.. . Vede che il teste è stanco, non si rende conto più, quindi, per cortesia allora si va alle ore 15.00.
P.M.: Bene, Presidente, senz'altro.
Presidente: Bene. Allora, lei stia qui, c'è sua sorella, e poi dopo alle tre ci vediamo qui. Va bene? Allora, ci vediamo alle 15:00, bene. 

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