venerdì 21 marzo 2014

Giancarlo Lotti - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 27 novembre 1997 - Terza parte

Segue dalla seconda parte.

P.M.: Senta una cosa, sa se il Vanni... gli ha mai detto il Vanni di essere stato dalla Filippa Nicoletti? O la Filippa Nicoletti gli ha mai detto che il Vanni era stato da lei?
Giancarlo Lotti: Mah, una volta l'accompagnai io.
P.M.: Accompagnò il Vanni dalla Nicoletti.
Giancarlo Lotti: Lì in via di Faltignano, numero 6. E la seconda volta voleva anda' da sé. Poi se c'è stato questo non lo so.
P.M.: Quando andò dalla Filippa le raccontò poi qualcosa, o lui o la Filippa, se c'era stato veramente, di questo rapporto?
Giancarlo Lotti: Mah, io...
P.M.: La Filippa si era lamentata o meno con lei del tipo di rapporto che lui voleva? Ricorda qualcosa in proposito? Lei questo ha riferito.
Giancarlo Lotti: Mah, di preciso... Non lo so se m'ha detto qualcosa, ora non mi ricordo per bene.
P.M.: Io le contesto che lei dice: "Seppi da Mario" - lo dice il 15/12/95 - "ex postino di San Casciano, che lui una volta, quando la Filippa Nicoletti abitava a Faltignano, si era recato da lei con la vespa, ed aveva avuto con lei un rapporto sessuale. Però non so se effettivamente lo abbia avuto, in quanto Mario aveva delle preferenze fuori della norma." - ce l'ha già detto - "E ricordo che la Filippa mi disse che era stato da lei il Vanni e che questo aveva preteso un rapporto anale." È così? Lei li chiama "dietro", qui è...
Giancarlo Lotti: Sì.
P.M.: È così?
Giancarlo Lotti: Può darsi che m'abbi detto un discorso così.
P.M.: Lei, successivamente, dice anche - questo glielo avrebbe riferito il Vanni - poi lei dice: "La Filippa mi disse che Vanni era stato da lei una sola volta." Ricorda di aver fatto questo discorso anche con la Filippa? Oggi lei ci dice: 'una volta ce l'ho accompagnato io'.  così?
Giancarlo Lotti: La prima volta. Però la prima volta 'un c'è andato, quando era con me. Poi sarà andato dopo, con la vespa...
P.M.: La Fili. .. Lei dice con la vespa. La Filippa le ha raccontato di questo rapporto, nei termini che lei ha detto?
Giancarlo Lotti: Sì, mi disse che voleva fare le cose diverse da quello che fa una donna.
P.M.: Questo glielo disse la...
Giancarlo Lotti: Invece di far l'amore veramente, voleva fare il verso... di dietro.
P.M.: La Filippa le disse che usava vibratori, cose di questo genere?
Giancarlo Lotti: Lei la mi disse così. Non mi disse del vibratore.
P.M.: Di vibratori non gliene parlò.
Giancarlo Lotti: 'Un so se l'ha portato o no, questo 'un lo so.
P.M.: Senta ancora una cosa, lei ha ancora spiegato che c'era un parente, o comunque... anzi, scusi, la domanda è questa: sa se a Vanni c'erano altre persone che gli procuravano prostitute?
Giancarlo Lotti: Mah, come lassù a San Casciano?
P.M.: A San Casciano o altrove. Lei ha riferito una cosa del genere, lo ricorda?
Giancarlo Lotti: A Firenze c'aveva un nipote.
P.M.: Ecco, proprio questo. Come ha saputo che era il nipote? Se l'ha saputo, perché questo ha detto.
Giancarlo Lotti: Di molte volte veniva a San Casciano, mi disse: 'questo è il mi' nipote', e io...
P.M.: No, io le chiedo: sa se il nipote gli procurava le prostitute o gli dava gli indirizzi?
Giancarlo Lotti: Me l'ha detto anche di parola sua.
P.M.: Di parola sua il Vanni, o di parola sua il nipote?
Giancarlo Lotti: No, il Vanni che c'era il nipote che scopriva delle donne.
P.M.: Lei sa dove questo nipote... Come si chiama il nipote, lo sa?
Giancarlo Lotti: Mauro, Marco, non me ne ricordo...
P.M.: Non se lo ricorda. Che mestiere fa questo nipote?
Giancarlo Lotti: Una specie di rosticceria, piccola, lì, però io non ci sono mai andato.
P.M.: E lo sa dov'è questa rosticceria?
Giancarlo Lotti: È dopo piazza Torquato Tasso, si va a diritto giù.
P.M.: Mi scusi, da qua...? Da piazza Torquato Tasso, sì, ho capito male io.
Giancarlo Lotti: C'è una strada si va giù e si ritorna verso Porta Romana, e invece c'è questa va giù e c'è rosticceria c'è trattoria...
P.M.: Quindi, lei l'ha vista, c'è stato, da fuori...
Giancarlo Lotti: No, io ho visto dentro questo locale piccolo.
P.M.: In questo locale c'è stato quindi.
Giancarlo Lotti: No, no, io son passato a prende' della roba perché lavoravo, in quel periodo, lavoravo in un posto lì.
P.M.: E come fa a sapere che quel locale dello zio di Vanni?
Giancarlo Lotti: No, ma io ci son passato di lì e l'ho visto dentro, sicché...
P.M.: Ah, ha visto dentro Vanni. O ha visto dentro...
Giancarlo Lotti: No, io l'ho visto dietro...
P.M.: ... il nipote.
Giancarlo Lotti: ... questo nipote, però 'un mi ricordo il nome, come si chiama.
P.M.: Non ha importanza. Senta una cosa, lei, parlando di questi fatti, ha detto che a volte con Mario Vanni avete parlato del modo con cui lui andava con queste donne, del tipo di rapporti che aveva. Ricorda qualcosa? Grossomodo l'ha già detto, ma ricorda discorsi specifici fatti con Vanni?
Giancarlo Lotti: Mah, lui c'andava, se faceva col coso di dietro, questo non lo so.
P.M.: Gliel'ha detto lui. Gliel'ha raccontato Vanni e la Filippa nei termini che c'ha detto. Lei dice - e io le faccio presente, glielo contesto - che il 13/02/96 comunque, sostanzialmente, è quello che lei dice, però lo dice con maggiore dovizia di particolari, quindi glielo faccio presente per capire se è così, dice: "Con Vanni è capitato di parlare di donne, e lui mi ha detto che quando andava con le donne non gli riusciva di fare niente. Mi diceva che aveva bisogno di vibratori e di aggeggi del genere. Andava a Firenze da solo, da un suo nipote, che ha un ristorantino piccolo, vicino a piazza Tasso, che gli trovava le donne." È così? 
Giancarlo Lotti: Sì.
P.M.: Lui diceva che non gli riusciva far niente?
Giancarlo Lotti: Mah, questo me l'ha detto anche di suo. Me l'ha detto anche lui.
P.M.: Lui Vanni.
Giancarlo Lotti: Mario Vanni.
P.M.: Ma gliel'hanno detto anche queste donne da cui, per caso, gli hanno riferito che lui aveva...
Giancarlo Lotti: Mah, io... queste donne io non ne conosco mica.
P.M.: L'unica che lei ha raccontato sarebbe la Filippa che gli ha fatto questo racconto, è così?
Giancarlo Lotti: Sì, sì.
P.M.: Il nipote si chiama Paolo, per caso.
Giancarlo Lotti: Mi pare. Non me ne ricordavo di preciso come si chiama.
P.M.: Domando, eh. Senta una cosa, un argomento... due argomenti in particolare. Le ha mai parlato il Vanni di dove veniva custodita la pistola con cui lei ha raccontato, nel corso dell'incidente probatorio, che venivano fatti questi omicidi?
Giancarlo Lotti: Dove la tenevano?
P.M.: Sì. Gli ha mai raccontato Vanni dove veniva conservata?
Giancarlo Lotti: Mah, questa io in casa sua non l'ho mai vista.
P.M.: A casa di Vanni, no. Le ha mai raccontato Vanni se sapeva lui dove veniva conservata? Da Pacciani o da chi altri.
Giancarlo Lotti: No, da Pacciani.
P.M.: Lui diceva che la pistola la teneva Pacciani. Lei diceva Vanni, o lei l'ha mai vista la pistola da qualche parte? Prima di tutto, Vanni le ha mai detto dove la teneva il Pacciani?
Giancarlo Lotti: Come diceva lui, Pietro la teneva giù... giù dove c'è la macchina, nel garage. Poi io non ho visto...
P.M.: Nel garage della sua casa. Cioè, lui ha due case o ha una casa sola? Lei lo sa?
Giancarlo Lotti: No. Mah, dove sta a Mercatale?
P.M.: Dove stava a Mercatale. Nel garage della casa di Mercatale.
Giancarlo Lotti: Nel garage della casa.
P.M.: Lei dice: 'non ho visto bene', nel senso che ha intravisto o proprio sa solo i discorsi di Vanni a proposito della pistola?
Giancarlo Lotti: Mah, io proprio vista così, 'un l'ho vista proprio.
P.M.: Nella casa. Le ha detto nel garage come e dove veniva custodita? Il garage forse è grande, no? O, insomma, piccolo che sia avrà...
Giancarlo Lotti: Sì, sarà stata in una cassettina.
P.M.: No, sarà stata, scusi, lei sa se era... Prego, dica lei, sennò io...
Giancarlo Lotti: No... Come mi disse Mario, l'era una specie di cassetta per mettici le pistole, così, normale. Poi io non l'ho vista per bene se la c'era in questo coso o no.
P.M.: Lei una cassetta l'ha vista o no?
Giancarlo Lotti: Ho visto una cassetta, però era chiusa. Non so se c'era...
P.M.: Questa cassetta era nel garage?
Giancarlo Lotti: Sì, c'era delle cose apposta dalle parti, no. Dalle pareti ci mettan de' cosi di legno per mettici la roba sopra...
P.M.: Delle scaffalature.
Giancarlo Lotti: Sì, delle cose apposta.
P.M.: Lei ha visto una scatola...
Giancarlo Lotti: Però, quello lì... 'un l'ho vista... nella scatola, di fori come fai a vedella se la...
P.M.: Gliel'ha detto Vanni che nella scatola c'era contenuta la pistola.
Giancarlo Lotti: Mi disse quell'altro c'era una cosa così, poi...
P.M.: Quell'altro, cioè, Vanni le disse questo?
Giancarlo Lotti: No, Pietro e disse c'era questa cosa qui.
P.M.: Lo disse lo stesso Pietro.
Giancarlo Lotti: Però, 'un m'ha detto se l'era qui o no.
P.M.: Lei, comunque, in questo scaffale questa scatola l'ha vista.
Giancarlo Lotti: Ho visto una scatola così, poi 'un so' mica andato a vedere...
P.M.: La scatola così, ricorda se era di legno, di metallo, grande, piccola?
Giancarlo Lotti: Mah, io di preciso... preciso non mi ricordo, se l'era fatta di coso o no.
P.M.: L'ha vista una volta sola o l'ha vista più volte questa scatola?
Giancarlo Lotti: No, l'ho vista lì sopra non tante volte, perché io 'un c'andavo mica spesso a trovarlo.
P.M.: Quando lei è andato nel garage di Pacciani, l'ha vista sempre o a volte non l'ha più vista.
Giancarlo Lotti: No, io l'ho vista sempre in questa cassetta.
P.M.: Lei è sicuro di non averla mai vista dentro se c'era o meno?
Giancarlo Lotti: Mah, 'un posso mica andare a vede' se c'è.
P.M.: Ho capito, dico, casualmente vista aperta.
Giancarlo Lotti: No.
P.M.: No. Lei sa se poi questa cassetta ha poi, successivamente, cambiato posto?
Giancarlo Lotti: Io non ci sono tornato, non lo so...
P.M.: Vanni le ha mai detto niente in proposito?
Giancarlo Lotti: No.
P.M.: Questa cassetta l'ha vista a lungo, per tante volte di seguito o...?
Giancarlo Lotti: Io 'un è che ci sono andato spesso a casa sua.
P.M.: Lei quante volte è stato in questo garage a sua memoria?
Giancarlo Lotti: Io son stato su, dove era a fa' i lavori da principio.
P.M.: E nel garage ricorda quante volte ha visto questa cassetta?
Giancarlo Lotti: Quante le so... 'un so mica andato sempre giù, stavo su insieme a lui, parlando così del lavoro, che faceva lui, poi...
P.M.: Le volte in cui è andato in garage, le ricorda quante volte può essere capitato?
Giancarlo Lotti: Mah, una volta o due al massimo, non di più.
P.M.: In entrambe le occasioni, se sono due, ha visto la cassetta?
Giancarlo Lotti: Sempre nel solito posto.
P.M.: Nel solito punto. Questo garage era aperto o chiuso?
Giancarlo Lotti: No, dalla casa c'è una scala e va giù verso il garage, sicché non si può passa' di fuori, c'è la scaletta apposta che va giù nel garage.
P.M.: Senta ancora una cosa, lei ha mai visto, indipendentemente dagli omicidi di cui ha già parlato nel corso dell'incidente probatorio, e poi ci torniamo, ha mai visto, indipendentemente dai momenti in cui sono stati commessi gli omicidi che lei ha descritto, se Vanni aveva un coltello? Ha visto più volte. . . Ha visto mai Vanni con in mano coltelli?
Giancarlo Lotti: Mah, durante queste cose?
P.M.: Sia durante gli omicidi, che l'ha già descritto, io le chiedo se gliel'ha visto anche in momenti diversi degli omicidi che lei ha già descritto, e poi ci torniamo.
Giancarlo Lotti: Mah, io l'ho visto solamente in quei momenti lì.
P.M.: Nei momenti dell'omicidio. Ricorda com'era, che tipo era questo coltello?
Giancarlo Lotti: Abbastanza grande. Non lo so di preciso, uno può dire così o meno. Non posso giudica' preciso...
P.M.: Ma tipo, non so, lei mi sembra abbia detto di tipo da cucina, è così? Tipo tagliere del pane.
Giancarlo Lotti: Da cucina, tanto piccolo non è.
P.M.: Quello che ha visto lei è tipo...
Giancarlo Lotti: È giù per su così, con la punta e un pochino di coso... l'ago... insomma, la lama...
P.M.: Lama piuttosto larga, e la punta. Lei ha visto anche il manico?
Giancarlo Lotti: Il manico, sì, l'ho visto.
P.M.: Era di legno, di metallo, di...
Giancarlo Lotti: Io l'ho visto di legno.
P.M.: Di legno. Ricorda di che colore? Chiaro, scuro?
Giancarlo Lotti: Mah, sullo scuro.
P.M.: Era un coltello, per così dire, consumato, usato o nuovo?
Giancarlo Lotti: Mah, Novo, proprio novo, a vedello così 'un'era.
P.M.: Non era. Senta, lei ho visto fa dei segni con la mano, ci può essere più preciso su... per quanto riguarda la lunghezza della lama?
Giancarlo Lotti: Mah, la lunghezza della lama, come fo a giù... 'un lo so, sarà giù per su così.
P.M.: Mi scusi, per lei quel così...
Giancarlo Lotti: No, così, poi c'è il manico, sarà quanto una mano il manico.
P.M.: Il manico quanto una mano, e la lama?
Giancarlo Lotti: E la lama. . .
P.M.: Ci può dire in centimetri se lei ci riesce?
Giancarlo Lotti: Giù per su così...
P.M.: 20-25 centimetri.
Giancarlo Lotti: Posso dire che sia un po' di più, ora 'un posso giudicare...
P.M.: 30 centimetri di lama o tutto il coltello?
Giancarlo Lotti: Mah, tutto il coltello 'un so di preciso quanto viene.
P.M.: Tutto il coltello è più lungo di quella misura che lei sta mostrando...
Giancarlo Lotti: No, ma io dico questa è la lama, questa qui.
P.M.: Quella che lei sta mostrando è solo la lama. Quindi, un 25 anche 30 centimetri sono quelli lì, mi sbaglio o è una misurazione giusta?
Giancarlo Lotti: Mah, io ho detto così, però posso anche... non lo so... posso sbagliare...
P.M.: Sono pienamente d'accordo, sono indicazioni sulla base del suo ricordo.
Giancarlo Lotti: Sì.
P.M.: Lei l'ha visto così. Più c'era il manico, grosso come una mano, del colore che lei ci ha detto. Senta ancora una cosa relativo a queste... alla conoscenza col Vanni e col Pacciani, indipendentemente dagli omicidi. 

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