venerdì 23 maggio 2014

Giancarlo Lotti - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 3 dicembre 1997 - Settima parte

Segue dalla sesta parte.

Avvocato Filastò: Va be', senta, cerchiamo di... Diciamo, lei, oltre che con Fabrizio Butini, ha avuto... c'è mai stato in macchina con altre persone? Ha avuto altri rapporti con altri uomini?
Giancarlo Lotti: No.
Avvocato Filastò: No. Non so, con Pucci per esempio.
Giancarlo Lotti: Co' i' Pucci?
Avvocato Filastò: No, non lo so mica io.
Giancarlo Lotti: Mi fa certe domande, non le capisco io.
Presidente: È una domanda. È una domanda.
Giancarlo Lotti: Sì, lo so. Lui fa una domanda, però io...
Presidente: Lei dice se...
Giancarlo Lotti: Io, siamo andati insieme però a quel punto lì io non ci sono mai arrivato.
Avvocato Filastò: Insomma, senta, quello stare in macchina col Butini, verso il 1982, non si sa bene quando insomma, credo sia a cavallo fra l'episodio di Baccaiano e quello di Giogoli, siamo lì, in quel periodo di tempo intermedio, no?
Giancarlo Lotti: Sì, gl'è quello che mi fa quel discorso...
Avvocato Filastò: Sì, sì, benissimo. Questo rapporto in cui vi siete visti lei e Butini, in questa macchina, a sedere insieme dentro la macchina, che è la macchina sua o quella del Butini?
Giancarlo Lotti: No, macchina mia.
Avvocato Filastò: Macchina sua. E è stato l'unico episodio di questo genere, o ce n'è stati altri?
Giancarlo Lotti: No.
Avvocato Filastò: L'unico. Quello solo.
Giancarlo Lotti: Non ce n'è stati altri.
Avvocato Filastò: Quello solo.
Giancarlo Lotti: C'è stato quello di Pietro, basta.
Avvocato Filastò: Quello lì solo. Lei non ha avuto altre... Non so, col Butini v'eravate visti altre volte?
Giancarlo Lotti: No.
Avvocato Filastò: No. Quella volta lì e basta. E guarda la combinazione, per l'appunto arrivano questi e passano di lì. Però, scusi eh, lei ha scritto... lei dice che sa fare solamente la sua firma e basta. Però una lettera, una lettera, uno scritto l'ha fatto, l'ha scritto, vero?
Giancarlo Lotti: Sì. Ma l'ho scritto come so io.
Avvocato Filastò: Come sa lei.
Giancarlo Lotti: Come so scrivere. E in questo scritto c'è scritto: "Che facevi in quella piazzetta della strada verso il bar che ti inculavi Fabrizio Butini?" Ma non è vero. L'ha scritto lei, ma non è vero.
Avvocato Bertini: Comunque leggiamo anche la parte iniziale, eh, di questa frase. Dice: "Vieni con noi sennò si dice".
Avvocato Filastò: Sì.
Avvocato Bertini: Appunto, ecco.
Avvocato Filastò: Sì, sì.
Avvocato Bertini: Anche questo è importante.
Avvocato Filastò: "Ti inculavi Fabrizio Butini".
Avvocato Bertini: Si dice.
Avvocato Filastò: Si dice.
Giancarlo Lotti: E lo dica, lo dice...
Avvocato Filastò: Lo dice.
Avvocato Bertini: Si dice.
Avvocato Filastò: Allora, senta, avvocato...
Giancarlo Lotti: O mi sono espresso male io.
Avvocato Filastò: ... visto che lei è intervenuto, facciamogliela leggere a lui questa lettera. Gli dispiace leggerla lei?
Presidente: Se la vuol leggere.
Avvocato Filastò: Dall'inizio eh, piano piano.
Giancarlo Lotti: (voce fuori microfono)
Presidente: No, forte, forte.
Giancarlo Lotti: "Mario e Pietro Pacciani. Che volete da me "
P.M.: E' una fotocopia?
Giancarlo Lotti: Può darsi che non mi sia espresso bene anche qui. Non è che...
Presidente: Non lo so. Comunque ora legga quello che è scritto, poi si chiarirà se si è espresso bene, o no.
Giancarlo Lotti: "... che faceva quella piazzetta..."
Presidente: Più voce, perché sennò non si sente.
Giancarlo Lotti: "... la strada verso..." Che c'è scritto, non ci capisco nemmeno io e l'ho scritto io. (voce fuori microfono) "... Fabrizio Butini. Sono andato con loro la strada a Giogoli. Siamo arrivati vicino alla piazzetta dove è avvenuto l'omicidio. Io sono sceso dalla macchina e Mario Vanni... erano già... andavano verso il furgone. Poi mi chiamano: 'vieni qui perché devi sparare'. E allora m'ha dato la pistola in mano e ho sparato diversi colpi. Poi presi bene... mia presa di mano per andare verso là, parte sinistra. Poi ho aperto lo sportello, ho visto due... incazzato come una bestia è andato verso la macchina". Insomma sul di dietro... sul davanti... Sul di dietro l'ho visto. Non sul davanti della guida, sul di dietro.
Avvocato Filastò: A me me lo dice?
Giancarlo Lotti: Non ho mica scritto tutto qui, per bene.
Avvocato Filastò: Boh.
Giancarlo Lotti: "Vado via. Vado verso... poi sono salito in macchina e sono andato a casa (incomprensibile).
Avvocato Filastò: Va be', Lotti, senta, i' che voleva scrivere con questa lettera lei? Cioè a dire, i' che c'è scritto? Di che parla codesta lettera?
Giancarlo Lotti: No, l'ho scritta cosi, ma non mi sono espresso bene nemmen qui nella lettera,
Avvocato Filastò: No. Ma perché l'ha scritta, scusi?
Giancarlo Lotti: L'avevo scritta così, per sfogarmi io, non lo so. Però non l'ho scritta precisa, come dovevo... perché non so scrivere proprio perfetto.
Avvocato Filastò: Lei ha detto che è una persona chiusa, no? Ha detto dianzi, quando a un certo punto le ho chiesto perché non aveva parlato con quelle persone, dopo che ha saputo che quei due ragazzi di Baccaiano erano stati ammazzati. Lei dice: 'mah, io son chiuso, sono una persona chiusa'. E, insomma, poi c'ha tutte queste difficoltà a scrivere, sembra anche a lei. E tutto a un tratto di mette a scrivere questa lettera?
Giancarlo Lotti: Come?
Avvocato Filastò: Tutto a un tratto invece lei, per sfogarsi, scrive questa lettera.
Giancarlo Lotti: L'ho scritta così.
Avvocato Filastò: Così.
Giancarlo Lotti: Spontanea mia.
Avvocato Filastò: Uhm. È sicuro che sia spontanea?
Giancarlo Lotti: Sì, è spontanea.
Avvocato Filastò: Uhm. Che vuol dire spontanea?
Giancarlo Lotti: Per liberammi di qualcosa.
Avvocato Filastò: Uhm.
Giancarlo Lotti: L'ho detto innanzi, non so scrivere come tante persone.
Avvocato Filastò: Sì, sì, no, questo non è mica colpa sua. Non è mica colpa sua, Lotti.
Giancarlo Lotti: Non c'ho studi, sicché.
Avvocato Filastò: Ma si figuri, Lotti, per carità.
Giancarlo Lotti: Non so esprimermi bene sulle cose.
Avvocato Filastò: Insomma, ora ritorniamo al motivo per cui lei decise di andare con questi due signori, questo giorno, si sta parlando di Giogoli, di andar con loro. Pagina 43 e 44 dell'incidente probatorio. Il Pubblico Ministero le chiede: "Lei aveva paura?" E lei risponde: "Insomma, avevo paura. Non avevo paura delle persone, avevo paura che lo dicesse a tutto il posto di San Casciano". E qui il Pubblico Ministero dice: "Ma cosa le dicevano? 'Se non vieni con noi ti s'ammazza? 0 se non vieni con noi si va a dire che tu eri con noi?'" E lei risponde: "Sì, questo qui, questo qui. 'Che si va a dire a tutti questo fatto qui. Si va a dire a tutti questo fatto qui'". Cioè a dire: 'si a dire a tutti, se ho capito bene... Vuole che glielo rilegga? Lotti, senta, perché è importante questa cosa, ripetiamolo perlomeno da capo, per bene. Il Pubblico Ministero le domanda. Anche il Pubblico Ministero se lo chiede, poeromo, però, è comprensibile, dice: ma perché questo qui, dopo aver fatto quell'esperienza di Baccaiano, poi a un anno di distanza dopo, spuntano questi due criminali e gli dicono 'vieni con noi' e ci va? Eh, se lo domanda. E gli chiede: "Lei aveva paura?"
Giancarlo Lotti: Eh, su questo punto sì.
Avvocato Filastò: Aspetti, aspetti. E lei risponde: "Insomma, avevo paura. Non avevo paura delle persone, avevo paura che lo dicesse a tutto il posto di San Casciano". Questa è la pagina 43-44. "Ma cosa le dicevano?" Dice il Pubblico Ministero. Con quelle domandine che fa lui tante volte, un pochino suggestive. "'Se non vieni con noi ti s'ammazza? O se non vieni con noi si va a dire che tu eri con noi?'"
Giancarlo Lotti: Son tutte e due le cose.
Avvocato Filastò: Tutte e due le cose. "Sì, questo qui, questo qui. 'Che si va a dire a tutti questo fatto qui'". E' così?
Giancarlo Lotti: Sì, sì.
Avvocato Filastò: Allora dissero: 'guarda, o tu vieni con noi, o ti s'ammazza e poi si va a dire a tutti che tu eri con noi quando siamo andati a Baccaiano'. E' così?
Giancarlo Lotti: È così.
Avvocato Filastò: E allora perché ha tirato fuori questa storia del Butini? O Lotti! Cosa c'entra il Butini?
Giancarlo Lotti: Come i' che centra il Butini? Gl'è sempre su questo fatto qui.
Avvocato Filastò: Allora gli dissero tutte e tre le cose.
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Filastò: Gli dissero: 'ti s'ammazza, si dice che t'eri con noi a Baccaiano. Si dice che tu t'inculavi il Butini'. E' questo che gl'hanno detto?
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Filastò: Accidenti però, che minaccia. Ma questa è la prima volta che lo dice, sa.
P.M.: L'ha sempre detto. Gliel'ha detto lei come contestazione.
Avvocato Filastò: No. Nossignore. Finora ha fatto delle alternativa. Ha detto una volta una cosa, un'altra volta un'altra.
P.M.: Non ha mai escluso l'una o l'altra.
Avvocato Filastò: Ora, tutto insieme lo sta dicendo ora, per la prima volta.
P.M.: (voce fuori microfono)
Avvocato Filastò: E quindi vennero da lei. A casa sua questa volta vennero, no?
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Filastò: "Sentii picchiare, così, io non sapevo mica chi erano”. "E lei era solo in casa?" "Sì", risponde...
Giancarlo Lotti: Ero nella casa di Scherma.
Avvocato Filastò: Ah, era laggiù alla draga.
Giancarlo Lotti: Dormivo lì. Dormivo lì dentro. In quella casa... insomma l'era per franare.
Avvocato Filastò: In un periodo di tempo a questa draga c'ha dormito anche la Filippa con lei, vero?
Giancarlo Lotti: Sì, la c'è stata. Diverse volte, non una volta.
Avvocato Filastò: E questa volta non c'era la Filippa.
Giancarlo Lotti: Quale quella volta?
Avvocato Filastò: Questa volta che sono venuti Pacciani e Vanni?
Giancarlo Lotti: No.
Avvocato Filastò: No. Si faceva da mangiare da sé, lei?
Giancarlo Lotti: Lei?
Avvocato Filastò: Lei, il Lotti. Si faceva da mangiare da sé, dico, alle...
Giancarlo Lotti: Io me lo son fatto sempre da me.
Avvocato Filastò: Usa dei coltelli da cucina?
Giancarlo Lotti: No, coltelli normali.
Avvocato Filastò: Da cucina.
Giancarlo Lotti: Son coltelli normali.
Avvocato Filastò: Quelli da cucina per tagliar la carne, non li adopra?
Giancarlo Lotti: No.
Avvocato Filastò: Allora lei, naturalmente, di fronte a tutte queste minacce che ci ha detto oggi, lei gli va dietro con la sua macchina. Quale macchina, di che colore?
Giancarlo Lotti: Quale a... in che anno...
Avvocato Filastò: Lotti, stiamo sempre parlando...
Giancarlo Lotti: Se mi dice l'anno, gliene dico preciso, sennò...
Avvocato Filastò: Glielo dico subito. Settembre 1983.
Giancarlo Lotti: Nell'82 avevo un 124 giallo. Poi, nell'83, cambiai il 124 e comprai il 128 coupé.
Avvocato Filastò: Quindi ci aveva...
Giancarlo Lotti: Però, il preciso, il giorno, o il mese, non me ne ricordo.
Avvocato Filastò: Ci aveva un 128, di che colore?
Giancarlo Lotti: Un 128 rosso.
Avvocato Filastò: Rosso. E si fermarono su questo spiazzo. C'è sempre uno spiazzo. Va be', si fermarono su questo spiazzo. Spensero i fari? Lei li spense i fari?
Giancarlo Lotti: Mah, in che posto? Se un me lo dice...
Avvocato Filastò: A Giogoli. Via, Lotti, si sta parlando di Giogoli.
Presidente: Lotti, si parla di Giogoli, si parla di Giogoli.
Giancarlo Lotti: Ma se a me la un me lo dice, come fo a...
Avvocato Filastò: No, ma glielo avevo detto prima...
Presidente: Va be', ma si stava facendo il discorso...
Avvocato Filastò: No, ha ragione. Mi ero dimenticato di dirglielo, si sta parlando di Giogoli, Lotti. La domanda è se lei spense i fari.
Giancarlo Lotti: Nella piazzetta?
Avvocato Filastò: Quando arrivò nella piazzetta.
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Filastò: Sì. E loro, Pacciani e Vanni, li spensero? ;
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Filastò: C'era stato altre volte in questo posto?
Giancarlo Lotti: No.
Avvocato Filastò: Lei andava avanti a Pacciani, o lo seguiva?
Giancarlo Lotti: No, dietro.
Avvocato Filastò: Durante il percorso, Pacciani si fermò?
Giancarlo Lotti: No.
Avvocato Filastò: Cambiò strada...
Giancarlo Lotti: No, mai cambiato strada.
Avvocato Filastò: Diritto, anche qui, fino al furgone.
Giancarlo Lotti: Io sono andato direttamente lì.
Avvocato Filastò: Benissimo.
Giancarlo Lotti: Sapevan preciso dov'era il posto e quando...
Avvocato Filastò: Sapeva preciso il posto...
Giancarlo Lotti: E il furgone.
Avvocato Filastò: Ma gliel'aveva indicato lei, prima, questo posto?
Giancarlo Lotti: No.
Avvocato Filastò: Lei, era la prima volta che lo vedeva questo posto?
Giancarlo Lotti: La prima volta, sì.
Avvocato Filastò: Anche il furgone era la prima volta che lo vedeva?
Giancarlo Lotti: Io lo veddi quella sera quando gli... quando si arrivò lì.
Avvocato Filastò: Si ricorda che tipo di furgone era?
Giancarlo Lotti: Mah, il coso, lo stile di' furgone?
Avvocato Filastò: No, la marca.
Giancarlo Lotti: Eh, la marca era un Volkswagen, però un son sicuro e gl'era un Volkswagen o no.
Avvocato Filastò: Va bene. E quindi, Pacciani e Vanni scendono dalla macchina. E vanno verso il furgone.
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Filastò: E lei? Lei che fa?
Giancarlo Lotti: Io scendo dalla macchina e... prò un vo proprio lì, vicino alla... al furgone.
Avvocato Filastò: Lei sta un po' a distanza.
Giancarlo Lotti: A distanza, sì.
Avvocato Filastò: Quanto distante?
Giancarlo Lotti: Eh, pochissimo. Pochissimo da loro.
Avvocato Filastò: Quanto?
Giancarlo Lotti: Saranno... un metro o due.
Avvocato Filastò: Faccia conto che quel televisore lì, è il furgone.
Giancarlo Lotti: No, un pochino più vicino.
Avvocato Filastò: Più vicino che da quel televisore?
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Filastò: Alla metà?
Giancarlo Lotti: Eh, in do' lasciò la macchina, c'è pochissimo, un c'è tanto.
Avvocato Filastò: Quindi, con queste due macchine, a questo furgone gi andaste addosso tutti e due. Tutti, con le macchine.
Giancarlo Lotti: No, addosso, no. Io...
Avvocato Filastò: Addosso, no. Ma insomma, a distanza di pochi metri.
Giancarlo Lotti: Eh, quattro o cinque metri, massimo.
Avvocato Filastò: Quattro o cinque metri, massimo. Tutti e due.
Giancarlo Lotti: No...
Avvocato Filastò: Sia con la macchina sua, che la macchina di Pacciani.
Giancarlo Lotti: La macchina sua, sì... Andette, passata la piazzola. Non sopra, andette proprio preciso alla piazzola... Un po' più avanti.
Avvocato Filastò: La domanda è: se, con le due macchine, andaste vicino al furgone e di quanto.
Giancarlo Lotti: Io mi fermai, sempre sulla strada, però nella piazzetta in o' c'è degli ulivi, una casa lì vicino.

3 commenti:

omar quatar ha detto...

link sbagliato?

omar quatar ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Flanz ha detto...

Corretto. Inizio ad accusare la mancanza di sonno... Grazie della segnalazione.