venerdì 5 settembre 2014

Giancarlo Lotti - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 11 dicembre 1997 - Prima parte

Presidente: Allora Vanni, con l'avvocato Filastò, presente. C'è Zanobini. C'ha l'avvocato Corsi, lui? Avvocato Corsi? Va bene. Diamo atto che è presente l'avvocato Corsi. Si revoca la dichiarazione di contumacia di Corsi Alberto, vero? Viene revocata la dichiarazione di contumacia. Poi, abbiamo: Bagattini per Faggi; Bertini per Lotti; e l'avvocato Colao per tutte le parti civili, e l'avvocato Curandai. Lotti, come ci sentiamo stamattina?
Giancarlo Lotti: Eh, ieri l'altro stavo un po' peggio d'ora, eh.
Presidente: Come?
Giancarlo Lotti: Tappato qui, e non potevo parlar per bene.
Presidente: Eh, oggi la vedo meglio, vediamo un po'.
Giancarlo Lotti: E respiravo un po'...
Presidente: Vediamo un po'.
P.M.: Presidente, chiedo scusa. Preliminarmente volevo, dato che la Corte fece nell'ultima udienza, un, diciamo, espresso invito al P.M. a chiarire questo punto, vorrei depositare l'indice che riguarda gli atti del P.M. del procedimento che fu, le indagini che furono fatte a carico di Pacciani Pietro, con tutte le date esatte delle relazioni di Polizia Giudiziaria relative alle indagini, le perquisizioni fatte al Pacciani, le comunicazioni giudiziarie e gli interrogatori che ha avuto. E, oltre l'indice, da cui emerge chiaramente, pagina per pagina, l'iter cronologico di come sono andati i fatti, faccio presente che è un procedimento che porta il numero 2944/1990.
Presidente: Sì, sì, attengono alla lettera, appunto, del Pacciani.
P.M.: Sì sì, era per vedere che quando era detenuto per le figlie il Pacciani sapeva benissimo, fin dal 1989-90, e si chiarisce bene dagli atti, di quale era l'attenzione, prima, che la Polizia Giudiziaria poneva su di lui, e poi con veri e propri atti. Deposito anche, oltre l'indice, una nota della Questura... della Squadra Mobile richiesta proprio ieri l'altro, a seguito delle indicazioni fornite da lei, Presidente. Dalla quale emerge proprio come i primi colloqui, chiamiamoli investigativi - anche se a quell'epoca, prima dell'informazione di garanzia, non era ancora in vigore la legge sui colloqui investigativi - nei quali la Polizia Giudiziaria si reca in carcere da Pacciani per acquisire informazioni; ma, di fatto, lo rende edotto di questa indagine.
Presidente: Perché a noi ci occorrono quelle date lì, solamente le date per ora.
P.M.: Io ho messo insieme questi documenti ufficiali, li ho già forniti a chi me li ha chiesti. Appare che sono documenti che sono negli atti.
Presidente: Benissimo.
P.M.: Io li ho solo messi insieme per consentire alla Corte di verificare.
Presidente: Allora, sull'accordo delle parti, si possono acquisire tranquillamente. Va bene.
P.M.: Me l'aveva chiesto l'avvocato Zanobini, gliene ho fornito copia ieri.
Presidente: Ecco, Lotti, volevo sapere una cosa. Lei ha detto che ha partecipato, insieme al Vanni e al Pacciani, ad alcuni omicidi. Quattro, per l'esattezza: Baccaiano, Giogoli, Vicchio e, come si chiama?
P.M.: E Scopeti.
Presidente: E Scopeti, ecco. Ma questi delitti com'è che li facevate? Vi accordavate prima, vi riunivate prima? Ne parlavate prima? Lei ha detto che questi feticci, queste parti che venivano espiantate dal corpo delle vittime, delle ragazze, venivano poi vendute. Quindi, studiavate un po' la zona, il programma, facevate un pere... Vi siete riuniti qualche volta, vi siete scambiati delle idee?
Giancarlo Lotti: No, riuniti proprio, no. Perché a me mi dicevano d'andare con loro e a me non mi dicevano altro di questo qui, e basta. Unn'è che...
Presidente: Cioè lei non si è mai, non ha mai parlato prima del colpo da fare? Diciamo colpo, in senso lato.
Giancarlo Lotti: No, quello parlava sempre innanzi.
Presidente: Si parlava, ne parlavate...
Giancarlo Lotti: Parlavano innanzi loro e poi me lo dicevano a me. Io...
Presidente: Innanzi, vuol dire prima, no?
Giancarlo Lotti: Sì, prima...
Presidente: Eh, prima.
Giancarlo Lotti: ... di questi qui.
Presidente: Ecco, facciamo Baccaiano. Per Baccaiano, ne avete parlato prima, di andare a Baccaiano, che lì c'era una coppietta? Che si poteva in qualche modo...
Giancarlo Lotti: Ma io, quello lì, io non l'avevo mai vista quella macchina. Io...
Presidente: Va be', lei non l'ha vista.
Giancarlo Lotti: ... me l'hanno descritto loro, come fare, come... Sennò come facevo a saperlo,come facevo a sapere il tal giorno..
Presidente: Lei ha detto non ha mai visto la coppietta lì a Baccaiano, né il furgone lì a Giogoli. Ecco, ma chi gliene ha parlato di queste cose a lei?
Giancarlo Lotti: Mah, e loro due.
Presidente: Loro due.
Giancarlo Lotti: Mario e Pietro. Perché io non...
Presidente: Ecco, e dopo i delitti è andato a...
Giancarlo Lotti: Poi, me l'hanno riferito così e poi l'è andata...
Presidente: Ecco, dopo Baccaiano, è andato male il colpo, nel senso che lì la macchina è rimasta infossata, tutto... c'è stato quell'imprevi.. .
Giancarlo Lotti: Ah, sì, quella lì.
Presidente: Ecco, ne avete riparlato di questo fatto, col Vanni e col Pacciani?
Giancarlo Lotti: Dopo?
Presidente: Eh, dopo.
Giancarlo Lotti: No, dopo, dopo subito, non credo.
Presidente: Eh, beh, io non dico subito. Se ne avete riparlato, e in che termini ne avete riparlato, di questo fatto.
Giancarlo Lotti: No, io unn'avevo nemmeno... di non parlarne più. Poi, il discorso gli è, siamo andati così, io non volevo nemmeno riparlare di queste cose qui. E basta.
Presidente: Allora, ne avete riparlato. E cosa si è detto, quando ne avete riparlato?
Giancarlo Lotti: Che gli avevan fatto queste cose. Però io l'ero... non so come dire. Mah, n'anno riparlato loro, però io un l'ero proprio disposto a dire...
Presidente: Appunto, io voglio sapere cosa avete detto. La sostanza, non è che... parola per parola.
Giancarlo Lotti: Mah, questo qui...
Presidente: Che cosa avete detto di questo fatto?
Giancarlo Lotti: Questo qui, di preciso non me ne ricordo bene, come l'era.
Presidente: Ecco, lo stesso di Giogoli. Di Giogoli ne avete riparlato dopo?
Giancarlo Lotti: Mah, riparlato. Queste le un son^cos^ da riparlarne. Io un n'ho riparlato con loro. Direttamente, un n'ho riparlato con loro.
Presidente: Cioè direttamente non è stato mai parlato a lei? Ma se dicevan tutto!
P.M.: Erano loro, ha detto, Presidente.
Presidente: Sì, loro.
Giancarlo Lotti: Loro, a dirmelo. Però io unn'è che...
Presidente: Cioè parlavano loro due.
Giancarlo Lotti: ... m'andasse di parlanne proprio, essere io a parlarne con loro, no. Facevan parti' il discorso così, poi io unn'è che andavo a insistere su queste cose?
Presidente: Ecco, quando dopo Baccaiano ne avete, dopo Baccaiano il colpo è andato male, nel senso che non siete riusciti a fare quel che volevate, eccetera. Allora, avete già detto 'beh, la prossima volta faremo il colpo qua, faremo il colpo là'?
Giancarlo Lotti: Ma questo...
Presidente: ... meglio? Non lo so.
Giancarlo Lotti: Questo lox dican sempre innanzi, quando succede queste cosequi. Un lo dican proprio dopo, subito. Questo lo dicano quando viene i' momento, quando gli è il momento di far queste cose qui insomma. Unn'è che lo dican dopo. Lo dicano o innanzi di farlo, tra quello... tra un delitto e un altro. Sicché unn'è che...
Presidente: Eh, come mai, per esempio, a Giogoli non avete saputo che lì c'erano due uomini, anziché un uomo e una donna?
Giancarlo Lotti: Ma, questo...
Presidente: Voi andavate a seguire, facevate i sopralluoghi, vedevate, guardavate le vie di fuga? Che so io.
Giancarlo Lotti: Mah, loro gli hanno visto, sono andati loro.
Presidente: Loro sono andati.
Giancarlo Lotti: £' furgone, sicché un lo so. Lì mi c'hanno trascinato dentro nella ^cosa^) così.
Presidente: Senta, lei quando ha saputo che queste parti che venivano tolte alla ragazza venivano vendute?
Giancarlo Lotti: Questo l'è...
Presidente: L'ha saputo all'inizio o l'ha saputo dopo? Quand'è che l'ha saputo?
Giancarlo Lotti: Questo, gli è sempre dopo, perché dopo che gli fanno, le cose a alla donna, gli è sempre dopo. Prima, no. 
Presidente: No.
Giancarlo Lotti: No? Allora un mi son capito bene.
Presidente: Cioè lei sapeva già da Baccaiano - perché c'è stato anche l'omicidio precedente, eh, non dimentichiamolo, quello di, come si chiama?
P.M.: Di Scandicci.
Presidente: Di Calenzano, e altri... Insomma, noi rispondiamo solamente di Calenzano e il resto. Ecco, ci sta anche l'omicidio di Calenzano. Voglio dire, lei, quando è stato fatto l'omicidio di Baccaiano, già sapeva che bisognava prendere delle parti di corpo alla ragazza e poi venderle?
Giancarlo Lotti: No, ma questo gli è quando, di quello che sono andati a Mercatale per quello che io sappia…
Presidente: Ho capito, ho capito. Ma io volevo sapere...
Giancarlo Lotti: Gli è sempre...
Presidente: Lo so, Questo di MercatalcT^ Però, lei già sapeva allora qual era lo scopo di queste parti che voi toglievate alle ragazze, ai corpi delle ragazze?
Giancarlo Lotti: No, pe i primo momento non me l'hanno detto preciso i ' che ne facevano di questa^cos^) no? Non me n'hanno parlato direttamente proprio.
Presidente: In un primo momento, no. E "in un primo momento" cosa vuol dire per lei "primo momento"?
Giancarlo Lotti: No, i primi quelli di... di Baccaiano e quell'altro di Giogoli. Poi, quelli altri, me ne hanno parlato.
Presidente: Cioè gliene hanno parlato quando, a lei?
Giancarlo Lotti: Mah, quello di Vicchio e quello di...
Presidente: Dopo Vicchio.
Giancarlo Lotti: E quello di, come si chiama?, questo qui agli Scopeti.
Presidente: Per Scopeti. Ma a Vicchio gliene hanno parlato prima o dopo dell'omicidio?
Giancarlo Lotti: Ma questo qui gli è sempre dopo. Di queste cose lo dican sempre dopo, non prima.
Presidente: Eh, ma per esempio quando lei dice che a Giogoli, Pacciani mi pare...
Giancarlo Lotti: Sì sì.
Presidente: Mi riferisco a un suo discorso, eh, a quello che ha detto lei. Pacciani si è 'incavolato' perché erano tutti e due uomini e non c'era una ragazza.
Giancarlo Lotti: Però quando gli hanno aperto lo sportello...
Presidente: E allora lei gli avrà domandato 'ma perché ti sei incavolato?', perché un qualche tipo di discorso... Cioè se lei non sapeva ancora che dovevano tagliare, diciamo, il seno alla ragazza, perché si è incavolato allora? Gliel'ha chiesto lei, o no?
Giancarlo Lotti: Mah, gli dissi 'perché tu sei... Perché mentre gli apriva lo sportello gli ha visto che gli eran du' omini, invece. Perché uno gli aveva i capelli lunghi. Io mi spiego così.
Presidente: Allora torniamo a un'altra domanda: parliamo del coltello. Coltello che avrebbe avuto il Vanni, avrebbe visto in mano al Vanni. Ecco, lei ha parlato, nel precedente esame che hanno fatto il Pubblico Ministero e gli altri, di questo coltello. Bene?
Giancarlo Lotti: Sì.
Presidente: Lei ha descritto questo coltello, eccetera eccetera. Voglio sapere, questo coltello quando l'ha visto, lei?
Giancarlo Lotti: A Vicchio e a coso, e a Scopeti.
Presidente: A Vicchio e agli Scopeti.
Giancarlo Lotti: E agli altri fatti, que' giorno lì...
Presidente: E a Giogoli, l'ha visto a Giogoli?
Giancarlo Lotti: L’ho visto, però se gli eran du' omini e un gli è servito.
Presidente: No no, io parlo del coltello. Lasci stare gli uomini, lasci stare gli uomini. Voglio dire, si parla del coltello.
Giancarlo Lotti: Sì.
Presidente: Soltanto del coltello. Ecco, voglio sapere in quali omicidi ha visto il coltello. Quindi, a Vicchio, a Scopeti .
Giancarlo Lotti: Sì.
Presidente: L'ha visto?
Giancarlo Lotti: L’ho visto.
Presidente: A Baccaiano non l'ha visto. Ecco, andiamo per ordine. A Giogoli, a Giogoli chi ce l'aveva questo coltello?
Giancarlo Lotti: Il Vanni.
Presidente: Il Vanni. Come l'aveva questo coltello?
Giancarlo Lotti: Quello che ho visto.
Presidente: Ce l'aveva in tasca, ce l'aveva nel taschino?
Giancarlo Lotti: No, l'ho visto…
Presidente: Ce l'aveva in mano? Non lo so. 
Giancarlo Lotti: L’ho visto io.
Presidente: Come l'ha visto lei?
Giancarlo Lotti: In mano, l'aveva.
Presidente: L'aveva in mano. E a Vicchio?
Giancarlo Lotti: A Vicchio lo stesso, l'aveva in mano.
Presidente: Sempre in mano.
Giancarlo Lotti: Però, quando sono arrivati un l'aveva, poi gli hanno aperto la macchina, gli hanno preso uno il coltello e uno la pistola.
Presidente: Ecco, quando è arrivato non l'aveva, il coltello, in mano.
Giancarlo Lotti: No, avevan da scendere, poi guarda' un po' la macchina lì.
Presidente: Quindi l'aveva, l'ha preso...
Giancarlo Lotti: L'hanno preso.
Presidente:  ... quando si è avvicinato alla macchina dei ragazzi?
Giancarlo Lotti: Dopo un pochino, gli hanno preso uno il curtello e uno con la pistola.
Presidente: Ecco. E lei, lei l'ha visto bene, guesto coltello?
Giancarlo Lotti: L'ero lì vicino, anche se sono a 10 metri, lo vedo lo stesso.
Presidente: Mmh. E a Scopeti?
Giancarlo Lotti: A Scopeti, sì.
Presidente: La stessa cosa? Lei l'ha visto, il coltello, o ha immaginato che avesse un coltello?
Giancarlo Lotti: No, l'ho visto entra e esci, così. Però, l'ho visto il coltello.
Presidente: E l'ha visto questo coltello altre volte, in mano al Vanni? A casa, non a casa?
Giancarlo Lotti: Mah, questo...
Presidente: ... che so, io.
Giancarlo Lotti: M,ah, a casa non saprei.
Presidente: Perché c'è stato tante volte a casa del Vanni.
Giancarlo Lotti: Sì, e lo so, ma io c'andavo così, per mangiare, io.
Presidente: Cioè lei l'ha visto solamente in quelle circostanze, e che il Vanni lo impugnava, eh? Lei ha detto che aveva il manico, come il manico?
Giancarlo Lotti: Il coltello, sì.
Presidente: Sì, il coltello aveva un manico: come?
Giancarlo Lotti: Eh, un manico bisogna ce l'abbia per forza, un manico.
Presidente: No no, questo e il giudizio suo.
Giancarlo Lotti: Sì, il manico ce l'ha. 

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