venerdì 17 ottobre 2014

Lorenzo Allegranti - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 16 dicembre 1997 - Seconda parte

Segue dalla prima parte

Avvocato Filastò: Va bene. Che cosa constatò, questo lo vediamo in un momento successivo. Ora, lei mi dica una cosa. Nei giorni successivi, lei parlò con dei giornalisti?
Lorenzo Allegranti: Sì.
Avvocato Filastò: Con chi? Si ricorda? Con diversi giornalisti o con qualche giornalista soltanto?
Lorenzo Allegranti: Diversi giornalisti; ora, che ricordi così, mi pare fosse stato un giornalista de La Nazione, uno di Repubblica, Paese Sera.
Avvocato Filastò: Va bene.
Lorenzo Allegranti: E Il Tirreno, mi pare eh, mi pare.
Avvocato Filastò: Oh. Poi lei ricevette una telefonata?
Lorenzo Allegranti: Sì.
Avvocato Filastò: Ci vuol dire più o meno la data della prima telefonata che ricevette?
Lorenzo Allegranti: La prima telefonata che io...
Avvocato Filastò: A che distanza, rispetto al fatto o rispetto al funerale dei ragazzi, insomma?
Lorenzo Allegranti: Ai funerali dei ragazzi, poche ore.
Avvocato Filastò: A poche ore di distanza dal funerale dei ragazzi.
Lorenzo Allegranti: Sì.
Avvocato Filastò: Lei ricevette una telefonata.
Lorenzo Allegranti: La notte stessa, sì.
Presidente: Ma che telefonata?
Avvocato Filastò: Senta, ora glielo chiedo: son qui apposta. Ci dice il tenore di questa telefonata? Che cosa le disse questo qui che le telefonava? Chi era - se era un uomo, se era una donna - e cosa le disse?
Lorenzo Allegranti: Era un uomo. Era un uomo che disse che si doveva stare attenti, perchè era pronto per fare una strage.
Avvocato Filastò: Le disse anche dove era pronto per fare questa strage?
Lorenzo Allegranti: Nella zona. Però dove...
Avvocato Filastò: E, senta, nei giorni precedenti a questa telefonata, lei per caso aveva letto qualche notizia particolare sul fatto, sull'avvenimento, sui giornali?
Lorenzo Allegranti: Non mi ricordo.
Avvocato Filastò: Rammenta se, per caso, i giornali avevan pubblicato che il ragazzo era sempre vivo? E che aveva parlato, mentre lo portavano, mentre veniva portato all'ospedale in ambulanza?
Lorenzo Allegranti: No.
Avvocato Filastò: Non se lo ricorda. Allora, lei ricevette questa telefonata e cosa fece? Andò dai Carabinieri?
Lorenzo Allegranti: Sì.
Avvocato Filastò: E quindi lei andò da Carabinieri, e i Carabinieri verbalizzarono questo suo racconto?
Lorenzo Allegranti: Domandarono e si misero costì a scrivere. 'Va bene', dice. Disse 'Talora che dovesse venire qualche altra chiamata, ce lo sa dire'. 'Va bene', ogni volta che io... eh, dice 'Guardi ho ricevuto la telefonata così e così'. 'Va bene'.
Avvocato Filastò: Benissimo. Senta, poi ricevette altre telefonate, lei?
Lorenzo Allegranti: Sì.
Avvocato Filastò: Quante altre telefonate?
Lorenzo Allegranti: Bah, io tutte non gliele posso raccontare di certo perchè non me le ricordo nemmeno.
Avvocato Filastò: Ma più di una o...
Lorenzo Allegranti: Sì.
Avvocato Filastò: Sì.
Lorenzo Allegranti: Ne ricordo alcune particolari, e basta, ecco.
Avvocato Filastò: Ecco, ci dica i particolari di qualcuna di queste telefonate. Cosa le disse l'interlocutore? Era sempre la stessa persona, o era una persona diversa?
Lorenzo Allegranti: Sì, era sempre la stessa persona. Che eran sempre le stesse persone, e mi chiamava spesso di notte, verso le 2 la notte.
Avvocato Filastò: Sì. E cosa diceva?
Lorenzo Allegranti: Diceva sempre le stesse cose: che gli era il "mostro" una volta si spacciò per la magistratura, disse...
Avvocato Filastò: Vuol dire, per un magistrato si spacciò?
Lorenzo Allegranti: Sì, per via che lui non credeva alla verbalizzazione, che è sottofirmato, non so, roba del genere e...
Avvocato Filastò: Ah, le parlò della sua verbalizzazione?
Lorenzo Allegranti: Sì. Disse, dice 'Quindi, siamo tutti qui in attesa' dice, 'perchè non crediamo, c'è un po'... una certa spaccatura tra di noi. E quindi dice 'si vuole sentire proprio a voce' Gli dissi 'Guardi, che dove chiamarmi lo sa. Io per telefono non gli rilascio niente'.
Avvocato Filastò: E però lei si accorse che era la stessa persona, dalla voce?
Lorenzo Allegranti: Sì.
Avvocato Filastò: Sì. Senta, ma cosa voleva sapere da lei, questo signore, in particolare?
Lorenzo Allegranti: Io penso volesse - penso ; non che me l'ha 'chiesto - che volesse sapere se lui mi aveva detto alcune cose.
Avvocato Filastò: Lui, chi?
Lorenzo Allegranti: Paolo.
Avvocato Filastò: Paolo Mainardi, il morto.
Lorenzo Allegranti: Paolo Mainardi.
Avvocato Filastò: Senta, poi lei di queste telefonate riferì ai Carabinieri, di queste ulteriori telefonate?
Lorenzo Allegranti: Sì.
Avvocato Filastò: E poi lei andò in vacanza, vero?
Lorenzo Allegranti: Sì.
Avvocato Filastò: Dove andò?
Lorenzo Allegranti: A Rimini.
Avvocato Filastò: In che data, se lo ricorda?
Lorenzo Allegranti: 'Non fu nell'82, ma nell'83; la data, non me lo ricordo, il giorno per dire che mi è arrivata la telefonata.
Avvocato Filastò: Quindi lei andò in vacanza nell'83, non nell'82: l'anno dopo.
Lorenzo Allegranti: Anche nell'82, ma nell'82 non mi arrivò niente della telefonata. Nell'83, che mi arrivò questa telefonata, che...
Avvocato Filastò: Dove si trovava lei?
Lorenzo Allegranti: Io mi trovavo all'Hotel... Ora mi sfugge il nome, eh; ma mi viene a mente tra poco perché, ci vuol pazienza, ho avuto un incidente.
Avvocato Filastò: Non si preoccupi.
Lorenzo Allegranti: E a volte mi va via...
Presidente: E la località, dov'è la località? Rimini?
Lorenzo Allegranti: Eh?
Presidente: A Rimini era?
Lorenzo Allegranti: Sì, ero a Rimini in via Firenze, all'Hotel - mi è venuto in mente - Hotel Eden.
Avvocato Filastò: Benissimo.
Lorenzo Allegranti: E quindi eravamo a mangiare, la sera, e 'Allegranti' dice 'la chiamano al telefono'. Va be', e io ero con la mia figlia, ho una figlia, l'unica figlia che ho è sordomuta, mi venne dietro. Mi venne dietro e andai in gabina, rispondendo. E c'era lei, lei si mise a piangere, la capì subito il modo in cui si parlava-. Mi disse che era il cosiddetto "mostro di Firenze" e che gli ero stato condannato a morte. Ecco, se sono stato... ho avuto il processo, sono stato condannato a morte, . . non è solo...
Avvocato Filastò: Come?
Lorenzo Allegranti: Non è solo, è segno che c'è anche qualched'un altro.
Avvocato Filastò: Ecco, lei gli rispose così.
Lorenzo Allegranti: Sì.
Avvocato Filastò: E la voce, senta, era sempre la stessa?
Lorenzo Allegranti: Sì. E lui disse a a codesta maniera e che, quindi gli era arrivato la fine.
Avvocato Filastò: E basta.
Lorenzo Allegranti: E io gli dissi 'bah, non si sa per chi è la fine, o per me, o per lei', insomma. Perché io..viaggio armato', gli dissi, non era mica vero, così, per non mi fare intimorire. E presi e andai al Comando di Rimini.
Avvocato Filastò: E fece una denuncia al Comando di Rimini?
Lorenzo Allegranti: Feci la denuncia e poi fui scortatodallaPolizia costà, a Rimini. E poi avevo sempre questa persona, anche quando andavo al mare, anche quando andavo nell'acqua, quando... Insomma, un due o tre volte che poi il padrone dell'hotel è venuto a cercarmi, per dire: in una sala da ballo e una volta che ero andato a casa del bagnino a vedere le corse dell'automobilismo. E che sì vede mi avevan perso e si rivolgevano a lui, a dove potevo trovarmi. E lui veniva costì, e m'è venuto a trovare... Io l'ho saputo dopo, alla fine, insomma, perché...
Avvocato Filastò: Insomma, veniva qualcuno...
Lorenzo Allegranti: ...questa persona che ogni pochino me la trovavo di fronte. Quando arrivai alla fine che dovevo rivenire via, e c'era degli amici che gli andavan via il giorno dopo, gli chiesi se c'era posto per rimanere anch'io un giorno in più. E mi dissero che potevo rimanere, e quindi rimanei, rimasi.
Avvocato Filastò: Ho capito.
Lorenzo Allegranti: Appena io rimasi, mi arriva la telefonata dal Comando di Rimini perché io non ho avvisato l’autorità che mi sarei trattenuto un giorno in più.
Avvocato Filastò: Va be'.
Lorenzo Allegranti: E costì e ci trovo quelle persone che sempre, quando andavo in pizzeria, e gli eran costì a guardare a mangiar la pizza; andavo a ballare e mi trovavo queste due persone a ballare.
Avvocato Filastò: Va bene.
Lorenzo Allegranti: Lo scoprii allora che loro erano sempre dietro a me, no? 
P.M.: Uno staff efficiente.
Lorenzo Allegranti: Eh?
Avvocato Filastò: Certo. Signor Allegranti, lei poi torna a Firenze, va be', tornò a casa sua.
Lorenzo Allegranti: Sì, tornai a Montespertoli, sì. Perché stavo a Montespertoli.
Avvocato Filastò: Senta, quando... Torniamo al giorno in cui lei fece quest'intervento... Ah, volevo chiederle una cosa. Lei conosceva, Pietro Pacciani?
Lorenzo Allegranti: Di vista l’avevo rivisto ma così, a distanza. Io non c'avevo mai nemmen parlato.
Avvocato Filastò: Perché lei è nativo di Vicchio?
Lorenzo Allegranti: Sì. E che se l'avevo conosciuto come nominativo, e l'avevo visto una volta perché me l’aveva insegnato la mia sorella, la più grande, che gli era questo Pacciani, quando successe il fatto che gli ammazzò il Bonini.
Avvocato Filastò: Ecco. Quando ammazzò questo signore che dice lei, lei stava a Vicchio all’epoca?
Lorenzo Allegranti: Sì.
Avvocato Filastò: Per caso conosceva la fidanzata di allora di Pacciani, la Bugli?
Lorenzo Allegranti: Sì. Era nella scuola, no che facesse la solita classe, ma era nel padiglione della scuola dove ero io. 

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