martedì 24 marzo 2015

Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 23 gennaio 1998 - Seconda parte

Segue dalla prima parte.

Presidente: Il difensore?
Avvocato Filastò: Sì.
Presidente: La relazione viene acquisita agli atti.
Avvocato Filastò: Prima di tutto io vorrei sapere se i periti di parte, dottoressa Niccheri e dottor Sottini condividono le conclusioni dei periti di ufficio.
Presidente: Dite il nome, per cortesia.
Carla Niccheri: Carla Niccheri.
Presidente: Voce.
Carla Niccheri: Carla Niccheri. Non funziona?
Avvocato Filastò: Non funziona.
Carla Niccheri: Carla Niccheri consulente di parte. 
(voce fuori microfono) Come?
Carla Niccheri: Carla Niccheri consulente di parte per l'imputato. Io non condivido quelle che sono state le conclusioni dei colleghi, in quanto, a mio avviso, se da un punto di vista fisico, il Vanni ha avuto un recupero rispetto a quegli eventi che hanno determinato il suo ricovero in ospedale, per quanto è stato possibile osservare nel corso dell'incontro che noi abbiamo avuto, io ritengo che ci si sia trovati di fronte a un soggetto che è ipodotato, e questo, va be', quindi è una situazione di base, ma in cui è presente, sono presenti accentuate note di deterioramento mentale che gli impediscono, per esempio, delle capa... riducono notevolmente le sue capacità di concentrazione, di attenzione. Dico, è una persona che non è apparsa in grado di sostenere... io poi ho avuto anche occasione di rivederlo da sola, parso in grado di sostenere il colloquio, di partecipare in maniera attiva come si rende necessario nel momento in cui uno deve assistere a un processo che in qualche maniera lo vede impegnato. È un uomo che è in grado solo di rispondere, di dare delle risposte estremamente elementari, che comprende delle situazioni estremamente elementari. Faccio un esempio, gli sono stati dati... chieste spiegazioni di alcuni proverbi, molto semplici, noi sappiamo fanno parte della cultura popolare, della cultura contadina, comunque, di quel tipo di cultura a cui appartiene il Vanni. Quest'uomo non è stato in grado di spiegare questo. E siccome tutti quanti siamo stati concordi nel dire che questo uomo non è proprio... anche perché li è ipodotato eccetera, non è in grado di simulare, quindi questi suoi atteggiamenti corrispondono veramente al suo modo di essere, a nostro avviso il Vanni non è in grado di partecipare in maniera per lui attiva al dibattimento. Può stare qui, può essere presente ma certamente non operare in maniera attiva. Questo è quanto noi abbiamo, per quanto... per quello che riguarda, diciamo cosi, gli aspetti di, chiamiamoli, psichici della situazione.
Massimo Sottini: Massimo Sottini, perito di parte per l'imputato. La valutazione dello stato di salute del Vanni che è stata fatta durante il ricovero in ospedale, in conseguenza dei disturbi neurologici accusati, è una valutazione che, diciamo, a mio parere, è incompleta. Nel senso che, lui ha tutti i fattori di rischio - ipertensione, diabete - di un vascolare, e tutto questo è confermato dalla TAC dove sono presenti anche degli esiti di danni vascolari pregressi. Io ho richiesto l'esecuzione di una risonanza magnetica perché questo ci dà il quadro assolutamente più completo e, diciamo, attendibile su quelle che sono le reali condizioni organiche di questo paziente. Anche perché esiste, a mio parere, a nostro parere, una correlazione strettamente... stretta fra quello che è il quadro organico e quelli che sono poi le risposte ai test e alle domande che sono state poste.
Presidente: A questo punto sentiamo anche i consulenti di parte.
P.M.: Ecco, sì, grazie, Presidente.
Presidente: Eh, del Pubblico Ministero e non se ne parla più.
P.M.: Io vorrei chiedere non solo il parere dei consulenti del Pubblico Ministero, ma soprattutto della opportunità, o meglio, sulla necessità di ulteriori accertamenti o se con quelli fatti è a vostro parere sufficiente esprimere il giudizio. 
Mauro Maurri: Mah, con riferimento ai quesiti che sono stati posti - io sono il dottor Maurri, di parte del Pubblico Ministero - riteniamo che i dati clinici da soli, bastino a configurare, diciamo, le anomalie e a quantificarle anche. A nostro avviso, noi che siamo d'accordo con le conclusioni dei periti della Corte, di ufficio, il soggetto è lievemente ipodotato intellettualmente, di base, e su questa lieve ipodotazione intellettuale si sono insta... s'è instaurata una encefalopatia vascolare che si manifesta, tra l'altro, agli studi neuroradiologici che sono stati eseguiti durante il ricovero, con delle aree lacunari, cioè, con una sofferenza piuttosto specifica, in relazione ai fattori di rischio che il dottor Sottini ha citato. A nostro avviso, quindi, niente di più apporterebbero esami supplementari come la risonanza magnetica od altri. Sul piano clinico, invece, psichico... Allora, sul piano clinico-neurologico abbiamo trovato delle anomalie nella deambulazione, una leggera atassia, ma niente che configuri alcunché di incapacitante per il soggetto di collaborare e di essere presente qui. Riguardo all'esame psichico, in sintesi, diciamo, non sono del tutto d'accordo con la dottoressa Niccheri Gineprari, quando dice che il paziente, ad esempio, non ha saputo spiegare dei proverbi. In realtà è riuscito a completare dei proverbi semplici, ha dimos... ad esempio: meglio un uovo oggi, eccetera, altri proverbi. Non è stato, ad esempio, in grado di dare una perfetta spiegazione di proverbi più complessi: a caval donato non si guarda in bocca. Ha avuto qualche titubanza. Ma questo però non configura nessuna anoma... una anomalia psichica. Ancora, importante, l'attenzione è sembrata conservata. La capacità di comprensione di ordini semplici è apparsa conservata. Quando... in un mini mental test che gli ho fatto, cioè, che abbiamo fatto con i colleghi, la... l'ordine di: prenda questo foglio, lo divida in due e me lo restituisca, è stato eseguito perfettamente. La lettura è conservata. Il paziente ha ricordato di aver letto sul giornale di se stesso due giorni fa. A nostro avviso, quindi, insomma, anche sul piano psichico, il paziente dà sufficienti garanzie di poter anche presenziare ed essere...
Carla Niccheri: Secondo quello che ci ha detto ora il dottor Maurri, è chiaro che il Vanni è in grado di comprendere cose estremamente elementari e di rispondere a degli ordini estremamente semplici. Ma credo che assistere a un processo e assistere in maniera attiva sia un qualche cosa di più di. un sapere piegare un foglio o sapere dire sì o no, rispetto a un ordine che gli viene dato. È stato poi fra l'altro tutta una serie di domande che gli sono state poste e che in qualche maniera hanno sempre tenuto desta la sua attenzione. Ma se questo signore noi lo avessimo lasciato, fosse stato lasciato andare a fare un... per esempio a raccontare, a parlare lui, senza nessuno stimolo, come mi è successo a me dopo cinque minuti neppure, mi son sentita dire: 'ora basta, non ho più nulla da dire, devo vedere la partita'. Cioè, la sua capacità di attenzione, di concentrazione... Ma non è questo, deve vedere la partita ma è un uomo che ha... sta, rischia delle condanne, è accusato di quello che è accusato, dico, ha delle visite che lui sembra abbia capito l'importanza e la cosa... 
(voce fuori microfono)
Carla Niccheri: No, scusi, volevo finire un attimo. E dico, insomma, credo che sia necessaria una concentrazione, una capacità di concentrazione maggiore che non una distraibilità come lui dimo... ha dimostrato e dimostra, o come anche, per esempio, a mio giudizio, c'è stato tutto un atteggiamento certamente non adeguato alla circostanza. Voi stessi avete scritto che in certi momenti lui è apparso anche euforico, modicamente euforico, ora non mi ricordo se c'è un aggettivo... scusate, non voglio essere volontariamente inesatta. Quindi, dico, anche nel momento stesso in cui noi lo abbiamo esaminato, a mio avviso, non vi è stato un atteggiamento adeguato. Oltretutto, vorrei anche sottolineare che per una valutazione psichiatrica, a mio modesto avviso, forse quello non era nemmeno l'assetto idoneo, perché eravamo tre, tre, sei, no, sette noi, in una stanza con sei pazienti. I parenti a un certo punto sono entrati e sono stati buttati fuori. Voglio dire, una valutazione psichiatrica accurata, richiederebbe... 
Mauro Maurri: È stato in grado di risponderci nonostante il caos.
P.M.: Anche in una situazione così compromessa.
Carla Niccheri: Sì, ma io non ho detto che lui non è in grado di rispondere. Io insisto nel dire che lui è in grado di rispondere a questioni estremamente semplici, a questioni estremamente elementari.
Presidente: Questo è il suo punto di vista. Ora passiamo al professor... 
(voce fuori microfono) Marello. 
Giovanni Marello: Marello. Io c'ho poco. Ho poco da aggiungere a quanto ha detto Maurri. Chiaramente noi come consulenti del Pubblico Ministero riteniamo inutili ulteriori approfondimenti clinici e strumentali, anche perché, sì, ci porterebbero sicuramente ad una diagnosi eziologica precisa delle condizioni psichiche che noi possiamo constatare, ma questo varia poco dal punto di vista, appunto, della capacità di comprendere da parte del Vanni la situazione in cui si trova di fronte. Conseguentemente, riteniamo di dovere sposare appieno le risposte ai quesiti che hanno formulato i periti della Corte, in quanto il Vanni è effettivamente una persona anziana, a nostro avviso, che ha un certo deterioramento mentale che può succedere, si può verificare nell'ambito delle persone di una certa età che hanno, appunto, un problema arteriosclerotico cerebrale o hanno una patologia vascolare cerebrale che ne riduce, parzialmente, certe capacità intellettive, ma non per questo li rende incapaci di potere compiere delle scelte, di potere comprendere appieno certi disvalori che possono avere di fronte.
Massimo Sottini: Massimo Sottini, perito di parte per l'imputato. Contesto il rifiuto di un ulteriore accertamento, in quanto la risonanza magnetica è una metodica estremamente semplice ed estremamente accessibile che si può fare facilmente in breve tempo, ha, nel caso specifico di situazioni vascolari, una capacità di risoluzione estremamente più alta della TAC. Non solo, ma già nella TAC diretta che abbiamo visto tutti insieme, si nota una chiara asimmetria dei due emisferi cerebrali, c'è un danno sinistro molto evidente, rispetto all'emisfero controlaterale che corrisponde, anatomicamente, a quelli che sono stati i disturbi, cioè, i disturbi della parola che quest'uomo ha avuto nell'arco di un mese. Lui ha avuto tre episodi di disfasia e, diciamo, questo reperto si associa pienamente con quello che la TAC dimostra. Credo che la risonanza sia utile e che, essendo un esame assolutamente non invasivo, sia opportuna per stabilire in maniera esatta quelle che sono le reali consistenze della situazione cerebrale di quest'uomo. 
Mauro Maurri: Signor Presidente, io vorrei prescindere da quelle che sono le nostre disquisizioni mediche un po' astruse e un po' specializzate, per fare presente che la situazione psichica complessiva, globale riscontrata sul Vanni, in occasione della visita che noi tutti abbiamo fatto, sia pure nelle circostanze ambientali poco adatte e poco favorevoli, la situazione psichica di lui non è ora diversa da quella che era un mese fa, due mesi fa, quando quest'uomo stava qui dentro e seguiva tranquillamente il processo.
Avvocato Filastò: No, dormiva, professore, eh. Guardi, non seguiva un accidente, perché il signor Mario Vanni...
Presidente: Va be', avvocato...
Avvocato Filastò: ...si è fatto un sonno per la durata di tutto questo dibattimento.
P.M.: È un suo diritto.
Presidente: No, no, può anche dormire, però quando ha voluto rispondere ha risposto per bene.
Avvocato Filastò: Il professor Maurri non c'era qui, ha parlato di un mese fa, di una situazione che riguardava un dibattimento, al quale ha assistito solamente quando è venuto qui per essere interrogato.
Presidente: Scusi, facciamo finire il professor...
Avvocato Filastò: E non può sapere che questo signore accanto a me non ha fatto altro che dormire.
Presidente: Era una sua scelta, avvocato, voleva dormire. Quando... quando si è interrogato o è intervenuto, è intervenuto bene. Questo per obiettività.
Avvocato Filastò: Sentiamo questi signori... 
Perito: Possiamo replicare... 

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