venerdì 13 marzo 2015

Ruggero Perugini - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 16 gennaio 1998 - Ottava parte

Segue dalla settima parte.
Avvocato Filastò: Questa cosa che lei ha già detto, dottor Perugini, vorrei che lei la ribadisse.
Ruggero Perugini: Sì.
Avvocato Filastò: Nel periodo di tempo in cui Pacciani viene scarcerato. Pacciani sta in carcere dall'87, se non sbaglio, fino al '91. La data precisa non gliela so dire quando venne scarcerato. E in rapporto alla imputazione che riguardava la violenza nei confronti delle figlie.
Ruggero Perugini: Sì.
Avvocato Filastò: Dal momento in cui viene scarcerato, voi avete già dei sospetti su di lui abbastanza puntuali.
Ruggero Perugini: Da molto tempo prima.
Avvocato Filastò: Dall'89.
Ruggero Perugini: Sì.
Avvocato Filastò: Per l'esattezza. Quindi, perlomeno se quando una sua...
Ruggero Perugini: Lui rientra nel quadro dei sospetti.
Avvocato Filastò: Ecco. Quindi voi, anche per motivi di prevenzione, lo sorvegliate attentamente.
Ruggero Perugini: Sì.
Avvocato Filastò: Al punto che sistemate nella sua abitazione una apparecchiatura di intercettazione ambientale.
Ruggero Perugini: Sì.
Avvocato Filastò: E queste intercettazioni ambientali durano - lo ha detto lei, lo ricordo - per sei mesi.
Ruggero Perugini: Sì.
Avvocato Filastò: In più ci sono, come lei ha riferito prima, delle apparecchiature visive per cui si controlla le persone che escono dalla sua casa e tutto il resto. In più ci sono, se non… No, glielo ricordo. Lei mi dice se è esatto.
Ruggero Perugini: Sì, sì.
Avvocato Filastò: Ci sono gli agenti specializzati, come dire, travisati nel senso che si spacciano, sono due agenti donna, in particolare, che vanno ad abitare a Mercatale.
Ruggero Perugini: Sì.
Avvocato Filastò: E che controllano tutti i movimenti di Pacciani. E, ovviamente, anche le persone che lo vanno a visitare.
Ruggero Perugini: Sì.
Avvocato Filastò: Io, la domanda a questo punto, fatto questo quadro generale, la domanda a questo punto che le rivolgo, è questa: in questo complesso di indagine, di strumenti di indagine, di fonte di indagine, a cui, alle quali, anche meccaniche come dicevo prima, intercettazioni ambientali e tutto il resto, che cosa vi è risultato che riguardasse in particolare Vanni. Sotto questo profilo: se Vanni è mai andato a trovarlo, se, in qualche modo, Pacciani parlando con la moglie o qualcun altro ha fatto menzione di Vanni. Insomma, tutto quel...
Ruggero Perugini: Si incontrano, un giorno, nel paese. Si incontrano.
Avvocato Filastò: A Mercatale?
Ruggero Perugini: A Mercatale. Una delle agenti lo segue. Credo che c'è...
P.M.: C'è una annotazione.
Ruggero Perugini: Una annotazione. Ecco, adesso non ricordo esattamente questa annotazione, però si incontrano. Va be', tenga conto di un fatto, avvocato: Vanni ci interessava per una serie di motivi. Sapevamo, per esempio, tanto Pacciani che Vanni si incontravano e facevano giochini erotici, anche strani, con la Sperduto. C'era questo tipo di confidenza.
Avvocato Filastò: Scusi, la Sperduto era una prostituta, sì o no?
Ruggero Perugini: La Sperduto non era una prostituta.
Avvocato Filastò: Beh, insomma...
Ruggero Perugini: Nel senso tecnico del termine. Ma era una donna con cui il Pacciani, fra le altre cose, si era appartato anche sulla piazzola di Scopeti. Si ricorda quell'ipotesi che io facevo in ...?
Avvocato Filastò: Sì.
Ruggero Perugini: E non solo, ma la Sperduto ci aveva fatto delle dichiarazioni che a noi sembravano piuttosto indicative sulla rabbia che aveva preso il Pacciani quando aveva visto altre coppie di fidanzati sulla stessa piazzola. Tanto che lei gli aveva detto, dice: 'ma insomma, loro stanno facendo quello che stiamo facendo noi, qui'. Invece sembra che, proprio, a lui non andasse questo fatto. La Sperduto fa anche altre dichiarazioni al fatto suggestivo: sull'interesse particolare del Pacciani verso alcune parti del corpo. In particolare il seno sinistro. Ora... La Sperduto le fa di sua spontanea volontà, non è che nessuno gli fa la domanda precisa. Ecco perché una delle cose che noi abbiamo sempre cercato di fare in questa indagine è stato di sentire i testi. Lasciare che loro parlassero, per evitare che potessero dire cose, o ripetere cose che noi gli mettevamo in bocca, o gli suggerivamo. Quindi, lei noterà che i nostri verbali sono assolutamente asettici. E quindi, questo dato, questo fatto che poi anche il Vanni avesse frequentazione con la casa della Sperduto... Un episodio strano: il marito della Sperduto che viene trovato appeso. Io le ho detto prima che mi ero arrabbiato per il modo in cui era stato condotto il sopralluogo su quello che è un caso di suicidio. C'erano pochissime foto, non si capiva bene come stessero le cose. E quindi mi ricordo che ne parlammo a lungo, anche fra di noi con l'ispettore Lamperi e Venturini. Poi ne parlammo con il P.M. Prima di parlarne col il P.M. chiedemmo: ma questo suicidio. Strano, è strano questo suicidio. Quest'uomo, pochi giorni prima, è stato picchiato da due uomini e dorme col falcetto sotto al cuscino. Uno così, insomma, non sembra uno che abbia intenzione di rinunciare alla vita. È uno che manifesta istinti diversi.
Avvocato Filastò: Questi due uomini che lo avevano picchiato, mi scusi, avevano a che fare con Pacciani, o con qualcuno dei compagni di merende?
Ruggero Perugini: Non lo abbiamo accertato, in realtà. Fu picchiato da due uomini. La Sperduto ci dice che il Pacciani una volta gli disse: 'se vuoi te ne libero di questo marito'. Che diceva era un tipo violento, a sua volta, dedito all'alcool. Però, ecco, diciamo le circostanze di quel fatto, ci parvero strane. Ovviamente le abbiamo approfondite, ma non siamo mai arrivati a provare nessuna responsabilità dei due. Certamente ci venne in mente che forse potesse esserci in questo... Se nella ipotesi non provata che ci fosse stato una compartecipazione a questo episodio. Primo, che si trattasse di un omicidio dissimulato da suicidio; secondo, che ci fosse stata una compartecipazione dei due, se questo non fosse l'elemento con cui il Pacciani teneva in mano l'altro, l'amico. Ora, fra il Pacciani e il Vanni c'è una differenza di personalità, a mio avviso, talmente strepitosa! Perché il Pacciani è un dominatore nato. Quindi, probabilmente, non ha neanche bisogno di questo tipo di supporto ricattatorio per avvalersi dell'appoggio di altri. Però, ripeto, queste sono illazioni e non meritano più attenzione che tanto. Non lo abbiamo mai trovato, non abbiamo trovato mai elementi oggettivi. Certo che ci abbiamo investigato a lungo, per anni, sopra. E mi ricordo, anzi, che questa era una ipotesi fortemente sostenuta, in particolare dall'ispettore Lamperi e da Venturini. Io ho sempre cercato di dire: 'stiamo attenti a non farci... ecco, a non farci, a non costruire castelli su cui poi non possiamo... che non sono ben solidi. Noi dobbiamo accertare questi elementi...' Elementi non ne abbiamo, non ne avevamo. Però certamente questo quadro ci sembrava interessante e decidemmo di approfondirlo. Quali risultati? Nessuno, ecco. Quindi rimane così com'è. Un fatto suggestivo, ma non provato. Per questo motivo non ne abbiamo mai parlato, naturalmente se non a livello, ecco, di scambio di opinioni, di idee. Insomma, avvocato, l'ipotesi che il Vanni e Pacciani potessero essere complici. Dico, il Vanni o altri, in una certa attività, è stata investigata, ma non è mai stata provata, non è mai stata sostenuta da nessun elemento che potesse essere difeso a livello dibattimentale. Per serietà abbiamo, ne parliamo in questa circostanza, visto che il seguito delle investigazioni ha fatto evidenziare alcuni elementi. Però io debbo, con altrettanta onestà, dire che non abbiamo noi, io non ho...
P.M.: L'indagine è andata poi avanti. Gli ispettori l'hanno portata avanti e ha un suo corso per tutto...
Ruggero Perugini: Sì, l'indagine ha un suo corso. Io posso parlarne, perché loro per affetto e per, a volte per sentirci, per pareri... mi telefonavano...
P.M.: Nessun esito ovviamente pubblico.
Ruggero Perugini: No, ovviamente. Certo. Poi non sono cose che uno va a dire. Sarebbe improprio, impropriato.
Avvocato Filastò: L'ultima domanda, dottor Perugini, a proposito di questo elaborato della Unità Investigativa della scienza comportamentale forense di Quantico.
Ruggero Perugini: Sì.
Avvocato Filastò: Come nasce questo documento, per iniziativa di chi? Chi lo chiede...
Ruggero Perugini: The Legal Attaché...
Avvocato Filastò: Come?
Ruggero Perugini: The Legal Attaché, The Legal Attaché dell'FBI, per dare un supporto a un caso che era importante...
Avvocato Filastò: Ma venne sollecitato da voi, in qualche modo...
Ruggero Perugini: A livello Centrale.
Avvocato Filastò: Benissimo. E fornendo a questa, ai redattori di questo documento, che si identificano in questi signori John Dunn, Gaindo, Tuli, Rivero, Robli, Wagner, con la revisione speciale di Ronald Walker... Non è mica quello... questo Roland Walker, non è mica quello, tanto per chiarirsi le idee, che ha ispirato il film “II Silenzio...
Ruggero Perugini: È lui?
Avvocato Filastò: No, non è lui.
Ruggero Perugini: No. Quel profilo, quel profilo fu verificato da un altro che era, all'epoca, un agente, un buon amico. Uno che si occupò a suo tempo del "mostro di Atlanta".
Avvocato Filastò: Ecco.
Ruggero Perugini: E si chiama Jatson Ray.
Avvocato Filastò: No, ma volevo sapere se gli forniste tutti i dati...
Ruggero Perugini: Loro ebbero dati che non. .. ebbero i dati che gli mandò il Legai Attaché. I dati erano incompleti. Noterà che alcune date sono anche sbagliate, sono sbagliati i nomi... Però, in linea di massima, avevano sufficiente materiale per fare un...
Avvocato Filastò: Ma ... nominò, eh.
Ruggero Perugini: Prego?
Avvocato Filastò: Nominò. E le date, nemmeno, per dire la verità e Beh, insomma, a me pare abbastanza corretta.
Ruggero Perugini: Sì, ci sono alcuni... alcuni errori.
Avvocato Filastò: Si, è vero, ha ragione. E l'omicidio Mainardi-Migliorini viene indicato 19-20 agosto '92, mentre invece sappiamo che è giugno.
Ruggero Perugini: Va be'. Io lo conosco più o meno a memoria, perché poi, quando sono andato lì, ho parlato con Duglas, all'epoca, con Jatson Ray, con Ray Haselwood, diciamo i vecchi, diciamo gli iniziatori del... per capire come avessero potuto fare un identikit di autore senza conoscere sostanzialmente nè le caratteristiche geografiche, la densità di popolazione e le caratteristiche culturali e così via. E quindi mi dissero giustamente che c'erano in tutti, anche a prescindere dalla loro scarsa conoscenza di questi elementi, c'erano dei dati comuni in questi omicidi che potevano essere importati anche dalla cultura italiana in qualsiasi altro paese.
Avvocato Filastò: Ecco.
Ruggero Perugini: E quindi va considerato per quello che è. Diciamo che mi colpì, perché lo trovai abbastanza... abbastanza specifico, no? per le sue caratteristiche...
Avvocato Filastò: Cioè?
Ruggero Perugini: Lo trovai abbastanza specifico. Cioè, trovai che si erano presi la responsabilità di dire cose... Io, per esempio, non avrei fatto al posto loro. Ed era, appunto, su alcuni di questi punti che chiesi approfondimenti. E ne ho discusso per tre mesi di seguito, più o meno, ogni volta che ne ho avuta occasione. Ho continuato a discuterne anche dopo, naturalmente. A parte il fatto che abbiamo contatti piuttosto stretti con loro. Ci sono dei punti sui quali...
Avvocato Filastò: Ecco, per esempio, una cosa a me ha sempre, come dire, un po' intrigato, di questo documento. Quando parlano della possibilità che questo aggressore, in precedenza, abbia commesso atti di vandalismo, compreso un incendio.
Ruggero Perugini: Sì.
Avvocato Filastò: Ora, per l'appunto, io ricordo - non so se lei, la valutazione che ha fatto anche lei - però ho trovato alcuni episodi d'incendio doloso intorno a Firenze, che... Ma questo, dico proprio...
Ruggero Perugini: Incendio doloso... Sì.
Avvocato Filastò: ...pare quasi una mezza chiacchierata, eh. Che precedono i delitti.
Ruggero Perugini: Ma guardi, che non è... Questa sua osservazione, è importante. Perché, vede, noi ci siamo posti, fra gli altri dubbi che ci siamo posti, ci siamo posti il problema di che cosa l'autore di questi delitti facesse nei momenti in cui non colpiva. Perché normalmente, no? si dice... sa, dei tratti di personalità particolari, in genere possono manifestarsi con comportamenti distruttivi, o di violenza, che a volte - non sempre - se si è fortunati, hanno rilevanza penale e vengono scoperti e gli vengono attribuiti. Non a caso, tutti coloro che avevano un certo tipo di precedenti penali, fra cui l'incendio, perché l'incendio è un dato abbastanza ricorrente nei sadici, Peter Kurten ha commesso più incendi che omicidi, Peter Kurten è stato il caso che io presi come riferimento per aggiustare un pochino il tiro. E... non era da sottovalutare il fatto.
Avvocato Filastò: Ecco. Io la ringrazio molto, dottor Perugini.
Ruggero Perugini: Prego, dovere. 

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