lunedì 9 marzo 2015

Ruggero Perugini - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 16 gennaio 1998 - Quarta parte

Segue dalla terza parte

Avvocato Filastò: E, a parte tutto quello che abbiamo detto finora, lei poi, a suo tempo, ha parlato della firma dell'assassino.
Ruggero Perugini: Sì.
Avvocato Filastò: Ne ha parlato a quell'udienza che mi riferivo prima. Quella che invece gli americani definiscono "il biglietto da visita".
Ruggero Perugini: Sì.
Avvocato Filastò: Ecco, in che consiste?
Ruggero Perugini: Nei compo...
Avvocato Filastò: E in che consiste in questo, nel nostro caso. Ecco.
Ruggero Perugini: Sicuramente, ecco, al di là del dato oggettivo dell'uso della stessa pistola...
Avvocato Filastò: Certo, e le altre cose che abbiamo visto...
Ruggero Perugini: L'arma da fuoco e il coltello ...
Avvocato Filastò: ...il modus operandi che abbiamo in qualche modo descritto, prima...
Ruggero Perugini: Be', la firma dell'assassino... La firma dell'assassino è l'escissione delle parti anatomiche. La firma dell'assassino più vistosa è quella. Cioè, un comportamento che non solo è gratuito, rispetto al conseguimento dell'evento morte, ma è un comportamento che gli costa in termini di rischio. Perché significa perdere tempo. E quello è importante, perché significa che quel comportamento, per lui, può essere importante, almeno che non sia motivato da altri... Però, ecco, diciamo, tenga conto del fatto che le escissioni di parti anatomiche in casi di delitti a sfondo sessuale, seriale, è abbastanza regolare. È molto più diffuso di guanto non si pensi. Molto, molto più diffuso.
Avvocato Filastò: Senta, ma a volte queste escissioni hanno una finalità precisa. Per esempio, che ha a che far col cannibalismo. E' vero? Nella casistica che lei ha...altre volte per una...
Ruggero Perugini: Sì parla di feticismo.
Avvocato Filastò: Feticismo.
Ruggero Perugini: Ecco, significa particolare interesse verso un oggetto sessuale. Ma il motivo dell'escissione può, anche essere l'opposto. Cioè, l'avversione.
Avvocato Filastò: L'avversione.
Ruggero Perugini: Verso quel... Così dicono persone che ne capiscono più di me, sull'argomento.
Avvocato Filastò: Sì, questo poi ne parleremo un attimo dopo, quando affrontiamo il tema della ritualità.
Ruggero Perugini: Sì.
Avvocato Filastò: Ecco, no, parliamone immediatamente. Voi avete riscontrato questo che è stato definito come comportamento rituale. Le chiedo, andando velocemente.
Ruggero Perugini: Sì.
Avvocato Filastò: Riguarda la scelta della coppia, per esempio?
Ruggero Perugini: Sì.
Avvocato Filastò: Sì. Che è una scelta, non una mera casualità. E questo, direi, sicuro. E riguarda il centro dell'attenzione che è la donna, come corpo femminile. Però con questa precisazione. Lei ha detto, ce lo ha ripetuto oggi: "tuttavia il corpo femminile ha un significato, in quanto inserito di un ambiente di coppia". Lo disse allora e lo ha ripetuto oggi. Ci vuol spiegare in che senso?
Ruggero Perugini: Nel senso che è il contesto che conta. Cioè, sempre nella premessa che io sto parlando in questo momento di miei convincimenti, come tali...
Avvocato Filastò: Certo, no...
Ruggero Perugini: ...opinabili...
Avvocato Filastò: Ma certamente.
Ruggero Perugini: Ecco.
Avvocato Filastò: Però con riferimento a dei lati obiettivi, perché, questa constatazione...
Ruggero Perugini: Diciamo che non...ci trovavamo di fronte ad un autore, lo stesso, o meglio, che usava la stessa arma. Quindi probabilmente era lo stesso autore, che sceglieva, come bersaglio, la coppia, nella coppia. Però, la sua attenzione era sull'elemento femminile. Però voleva la coppia. Cioè, intendiamoci, in teoria... Parliamo di vittimologia, no?
Avvocato Filastò: Sì, certo.
Ruggero Perugini: Una delle considerazioni importanti della vittimologia, ai fini investigativi e di prevenzione, è la tipologia della vittima. Se si tratti cioè di una vittima ad alto, medio e basso rischio. Una vittima a basso rischio, una vittima ad alto rischio e la vittima che..., dico le prostitute, dico l'omosessuale, il quale, o i quali, per la loro frequentazione di gran numero di persone non sufficientemente conosciute, possono, corrono molti più rischi di altri di incappare nel personaggio pericoloso. La vittima a medio rischio è la vittima che, per la sua abitudine, anche se non è collocabile a quella di alto rischio, una vittima che per sue abitudini di vita magari, ecco, ha...persona che ama l'eccitazione e quindi vuole ogni tanto frequentare certi ambienti, frequentare certe persone ogni tanto. Oppure ha il vizio della cocaina, o...è costretta, per ottenere quella, a frequentare. Le vittime a basso rischio sono quelle che in realtà nessuno, per lo stile di vita, non dovrebbero essere esposte a rischio. Così come intese, tranne il rischio credo corso da...però, da una elevatissima percentuale di persone, inclusi i presenti, di appartarsi con uno dello stesso o di altro sesso, da qualche parte, in una zona buia e isolata. Cioè, voglio dire, le vittime del mostro sono tutte vittime a basso rischio.
Avvocato Filastò: A basso rischio, esatto. Questo è molto importante. Ma a proposito...
Ruggero Perugini: O meglio, non a rischio particolarmente alto.
Avvocato Filastò: Non a rischio particolarmente alto. Questo riferimento all'essere l'attenzione verso il corpo femminile e tuttavia inserito in un rapporto di coppia, in un ambiente di coppia, ha a che fare con la constatazione di un fenomeno obiettivo rappresentato dal fatto che c'era stato nel '74, nell'81 di giugno, nell'81 di ottobre, nell'84, escluso l'85, che partecipa ad una dinamica diversa, lo spostamento, l'allontanamento del corpo della donna da quello dell'uomo?
Ruggero Perugini: A quello..., a quello, noi, io personalmente, attribuivo un significato di gelosia, di impossessamento.
Avvocato Filastò: Di possesso.
Ruggero Perugini: Di possesso, ecco, come molto spesso...: cioè il cannibalismo fa parte di questi. Anche l'asportazione fa parte di questo. Il possesso della vitt...la gelosia nei confronti della vittima femminile, nei confronti della donna. E quindi l'allontanamento. Come per altro potrebbe anche essere che portasse le donne in un luogo più comodo, più acconcio per compiere quello che poi, per compiere le escissioni. Ecco, vede, la chiave di lettura...cioè, sono sempre possibili più chiavi di lettura, se noi interpretiamo il tutto sotto l'approccio psicologico. Ma la psicologia, anche se è una parte importante di questo tipo di investigazioni, deve trovare riscontro nel dato oggettivo. Cioè, questa è una mia congettura.
Avvocato Filastò: Interpretazione.
Ruggero Perugini: Supposizione.
Avvocato Filastò: Benissimo. Ecco, lei ha parlato, in ordine alle mutilazioni, alle escissioni, di mutilazione fredda. Volevo sapere in che senso è, soprattutto, ravvisabile questa caratteristica da quali circostanze obiettive da voi riscontrate.
Ruggero Perugini: Si è parlato molto di "lust murder". Il "lust murder", quello che viene definito dalla casistica come omicidio per voluttà. Cioè, l'immergersi nelle carni della vittima, del bagno di sangue. Molto spesso questo tipo di amputazioni sono finalizzate a questo. Cioè, al possesso. C'è una frenesia: lo squarciare, lo squartare la vittima. 0 per avere un rapporto carnale per via di altre ferite, delle ferite inferte nel corpo, o perciò, il modo di possedere. Invece, questo autore sembrava assolutamente freddo. Nel senso, l'escissione, con una certa attenzione anche a non toccare più del necessario. Ricordo che i vestiti, per esempio, non venivano strappati.
Avvocato Filastò: Tagliati.
Ruggero Perugini: Tagliati. Anche, credo, uno slip di una ragazza è stato tagliato col coltello.
Avvocato Filastò: Certo.
Ruggero Perugini: Ora, questo tipo di premura può anche essere una forma di garantirsi a non lasciare più impronte, più tracce del necessario sul corpo della vittima. Però, voglio dire, mal si accorda con l'ipotesi del lust-murder.
Avvocato Filastò: Ecco.
Ruggero Perugini: Così come mi è parso averla capita dai casi esaminati.
Avvocato Filastò: Benissimo. E quindi, anche sotto questo profilo, lei si è espresso, quando è stato interrogato nel processo Pacciani, con termine di questo genere -volevo sapere se lei lo conferma - è una scena che suggerisce il disprezzo dell'assassino per la vittima, un insulto alla donna...
Ruggero Perugini: Sì.
Avvocato Filastò: Ecco.
Ruggero Perugini: Sì, questa è la sensazione che io ho avuto.
Avvocato Filastò: Ora, mi scusi, eh, solamente una considerazione. Proprio lei, e per escluderli questi aspetti. Vale a dire, il non cannibalismo, il non contatto diretto col sangue, con gli organi sessuali, non coito, non masturbazione, documentata dalla mancanza di tracce di sperma, lei ha fatto, durante il dibattimento nel processo Pacciani, c'è una considerazione interessante. A proposito è una curiosità che vorrei togliermi. Lei ha detto: "I comportamenti di questo genere sono codificati dal Codice penale tedesco", è vero questo? sotto questo profilo.
Ruggero Perugini: Sì.
Avvocato Filastò: Cioè, c'è proprio un reato apposta?
Ruggero Perugini: Il Codice penale tedesco fa una distinzione fra "lust murder" e morte.
Avvocato Filastò: Ecco.
Ruggero Perugini: Cioè, fra omicidio e assassinio. E definisce l'assassinio, l'uccisione volontaria di un altro essere umano per motivi sessuali, o motivi comunque abietti, ecco. E parla anche di sete di sangue, se non sbaglio.
Avvocato Filastò: Dottor Perugini...
Ruggero Perugini: Daltronde loro avevano avuto più di un episodio, insomma. Da...
Avvocato Filastò: Sì. Complessivamente, valutato tutti questi elementi che abbiamo sommariamente visto - credo però non sommariamente, ma non superficialmente - esaminato il punto di modus operandi, quello che lei ha definito firma dell'assassino, di intervalli di tempo e tutto il resto, la sua conclusione quale fu? Quella di un medesimo autore unico per tutti i delitti?
Ruggero Perugini: La mia conclusione fu di un portatore di una precisa fantasia. Un certo tipo di fantasia sadica, ecco, è difficilmente condivisibile con altri. Quando dico "difficilmente", intendo che le probabilità sono a favore del fatto che quella fantasia è mia e basta. Però, contrariamente a quanto si è detto, ecco, noi non escludevamo certe possibilità. Le dico anche quali. In quella famosa casistica di cui abbiamo, ho fatto cenno prima, siccome l'ipotesi, soprattutto nel delitto dell'85 in cui c'era stata una attività piuttosto frenetica sul terreno. Ci aveva dato da pensare... Ci eravamo posti due dubbi. Primo: qua abbiamo omicidi commessi in luoghi frequentati da coppie, luoghi dove regolarmente trovavamo guardoni, È possibile che non riusciamo a trovare mai un testimone... Noi usciamo la notte, andiamo in giro per queste zone e troviamo regolarmente il guardone, l'uno o 1'altro...ecco, appunto, a volte anche persone già identificate in passato e che, per questo motivo, avevano avuto qualche problema. Dico, ma è possibile mai che non troviamo un testimone di questi omicidi? Nessuno che ci dica niente. E l'altro era: come fa l'assassino, che sicuramente fa il sopralluogo, sicuramente perde tempo per individuare il luogo dove vuole commettere l'omicidio, forse si va a veder la vittima, le vittime designate, forse ci torna più volte, come fa questo autore ad andarci, sapendo che ci sono i servizi in atto, no? E dovendo evitare di essere identificato, come fa a correre questi rischi, che tipo di precauzioni adotta? Va be', le ipotesi erano: o ci va con una donna. No, così, facendo la coppia, no? facendo uno dei due elementi della coppia ha modo dì familiarizzarsi con l'area senza essere per questo sospettato. O ci va a fare il guardone probabilmente con altre persone. Noi, all'epoca, avevamo dato l'ordine di identificare tutte le persone con determinate caratteristiche di età, eccetera, eccetera, fra le altre cose.
Avvocato Filastò: E c'è una terza ipotesi.
Ruggero Perugini: E c'è una terza ipotesi. La terza ipotesi era che potesse andarci di giorno. E questo comportava anche una conoscenza del territorio. Uno che girava per questi posti. Molto spesso, quelli che girano per questi posti hanno un motivo lecito, ecco, per andarci. Più o meno lecito. Comunque un motivo che possono riferire ad altri.
Avvocato Filastò: Professionale.
Ruggero Perugini: Professionale, per esempio. Beh, per esempio uno degli elementi importanti di questo tipo di, chiamiamolo così, profilo comportamentale, era la confidenza con le aree rurali, la territorialità dell'assassino. E, questo ci aveva fatto fare anche, ci aveva fatto chiedere anche studi sulla possibile estensione dell'area calda per la sorveglianza. Insomma, non abbiamo escluso la possibilità perché lui, l'assassino, potesse andare nella veste semi innocua del guardone, o assolutamente innocua dell'elemento di coppia, sul posto, e poi ci tornasse dopo. Quello che ci sorprendeva era che nessuno avesse mai, per dire, rilevato la stranezza, la strana coincidenza che, sul luogo in cui era andato con l'una o con l'altra persona, poi venisse commesso un delitto. L'autore, la singolarità dell'autore, era una delle ipotesi - e la mia favorita - per via di quella esclusività della fantasia sadica che ho detto prima. Questo, però, non ci ha impedito di investigare tutti coloro che, quando è nata l'ipotesi Pacciani, che conoscevano Pacciani e così via, i famosi compagni di merende.
Avvocato Filastò: Senta...
Ruggero Perugini: Fra cui la persona che oggi è al processo. 

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