lunedì 13 aprile 2015

Maria Antonia Sperduto - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 27 gennaio 1998 - Sesta parte

Segue dalla quinta parte

Avvocato Filastò: Ora voglio dire questo, voglio sapere questo: il posto dove l'ha portata con la macchina, Pacciani, che posto è? Ce lo vuol descrivere? Lei ha detto gli Scopeti. Ora, gli Scopeti, sono una strada abbastanza lunga. Che posto era, signora?
Maria Antonia Sperduto: Agli Scopeti.
Avvocato Filastò: Agli Scopeti, ma dove agli Scopeti?
Maria Antonia Sperduto: Eh, ora... vicino alla piazzola.
Avvocato Filastò: Quella piazzola dove sono stati uccisi poi quei ragazzi francesi? Era quella?
Maria Antonia Sperduto: Io ora, prima... Era lì.
Avvocato Filastò: Era lì?
Maria Antonia Sperduto: Uhm.
Avvocato Filastò: Sì, o no?
Maria Antonia Sperduto: Sì.
Avvocato Filastò: Ecco, allora le contesto, signora, che lei, quando è stata interrogata, sempre quel giorno che le ho detto, e gli chiesero questa stessa cosa, lei disse, no, che non era quella; che era due chilometri... era un'altra piazzola ed era a distanza di due chilometri.
Maria Antonia Sperduto: Ma quale... sì.
Avvocato Filastò: Allora, come stanno le cose? Era quella, o era a distanza di due chilometri, signora?
Maria Antonia Sperduto: Da... come si dice...
Avvocato Filastò: Vede, lei disse così, dice… Che gli venne chiesto dal Pubblico Ministero: "È quello, ricorda il punto esatto?" Lei disse: "Sì." "È quello dove ci è avvenuto poi un omicidio?" "No, no", rispose allora. Che poi, fra l'altro, era anche, come dire, due anni fa, tre anni fa, quindi ricordi più freschi... Dice: "No, no." "È vicino?" "È vicino, ma non è là." "Quanto vicino, signora?" "Ora non mi ricordo. Saranno in un paio di chilometri da lì." Allora, signora, ci vuol dire dov'era questo posto?
Maria Antonia Sperduto: Esattamente nella piazzola... dov'è che...
Presidente: Signora, ma agli Scopeti ci è andata una volta, o ci è andata più volte?
Avvocato Filastò: No...
Presidente: Una volta sola?
Maria Antonia Sperduto: Sì.
Presidente: Prego, avvocato.
Avvocato Filastò: Però sto aspettando di sapere signora, qual è la verità. Se la piazzola era quella dove sono avvenuti i delitti di quei francesi, oppure se era una piazzola diversa a distanza di due chilometri. O l'una, o l'altra cosa. Bisogna che ce lo dica. Lei ci pensa un po' se poi non se lo ricorda, dice: non me lo ricordo... Ma insomma, la risposta...
Maria Antonia Sperduto: Ma ora...
Avvocato Filastò: ...bisogna che me la dia. Perché lei, comunque sia, signora, è una testimone qui, ha capito?
Maria Antonia Sperduto: Ora, preciso, non è... Scusi, io non è che preciso mi ricordai... che era la prima volta, a me... questo è il discorso. Io, era la prima volta, non è che potevo dire preciso le cose come...a spiegarle, ora.
Presidente: Signora, vediamo un po' se la posso inquadrare io, se la posso aiutare io.
Maria Antonia Sperduto: Uhm.
Presidente: A dire la verità. Lei, dopo che c'è stata col Pacciani, ci è tornata agli Scopeti qualche volta, o no?
Maria Antonia Sperduto: No.
Presidente: Mai?
Maria Antonia Sperduto: No, no, no... Non me ne importa niente...
Presidente: Quindi, lei la portarono in una piazzola.
Maria Antonia Sperduto: Sì, sì, e basta.
Presidente: Eh, non sa se è quella...
Maria Antonia Sperduto: O que...
Presidente: Se è quella dell'omicidio, o una piazzola simile.
Maria Antonia Sperduto: Questo non lo so.
Presidente: O vicina, o non vicina. È così?
Maria Antonia Sperduto: Sì. Io non...
Presidente: Lei non ci è mai stata agli Scopeti altre volte.
Maria Antonia Sperduto: No… Non... A me, se una persona... a me che fanno... no, no.
Presidente: Quindi, dove quei ragazzi furono ammazzati, lei non sa nulla.
Maria Antonia Sperduto: Io non so niente. Io, questo proprio... non ne so niente.
Presidente: Bene.
Maria Antonia Sperduto: Non lo so.
Avvocato Filastò: Allora, signora, per ricostruire un pochino il fatto: Pacciani la prende di peso in casa sua, eh? In collo.
Maria Antonia Sperduto: Uhm, uhm.
Avvocato Filastò: È così?
Maria Antonia Sperduto: Sì.
Avvocato Filastò: Le fa scendere le scale, la mette dentro a questa 500 e la porta di filato nella zona degli Scopeti.
Maria Antonia Sperduto: Sì.
Avvocato Filastò: In una piazzola. È così?
Maria Antonia Sperduto: Sì.
Avvocato Filastò: Andò così?
Maria Antonia Sperduto: Preciso, esattamente.
Avvocato Filastò: E Vanni? Come arrivò Vanni?
Maria Antonia Sperduto: Con la sua Lambretta, bianca.
Avvocato Filastò: Ma scusi, si era...
Maria Antonia Sperduto: Era dietro.
Avvocato Filastò: Si erano dati appuntamento...
Maria Antonia Sperduto: Ma che ne so io ora, se lui è venuto dietro... poi, io, se si avevano dato appuntamento con il Pacciani, senz'altro.
Avvocato Filastò: Come?
Maria Antonia Sperduto: Si saranno dati appuntamento col Pacciani, senz'altro.
Avvocato Filastò: Ah, sì?
Maria Antonia Sperduto: Eh, certo. Sennò come... questi criminali come facevano?
Avvocato Filastò: Questi...?
Maria Antonia Sperduto: Criminali.
Avvocato Filastò: Ah.
Presidente: Ora, questa parola, la usi meno signora, eh. Anzi, non la usi per nulla. Eh, sennò...
Maria Antonia Sperduto: Beh, ora...
Presidente: Va bene, loro saranno criminali, non criminali, però lei non può dire nulla, va bene?
Maria Antonia Sperduto: Sì, va bene.
Presidente: Dica: "Vanni, Pacciani...", se hanno un soprannome, ce lo dica. Sennò...
Maria Antonia Sperduto: Poi... beh... mi scusi, che io...
Presidente: Va bene.
Avvocato Filastò: Signora, che ore erano?
Maria Antonia Sperduto: Eh, ora non mi ricordo... Non mi ricordo se era verso cinque e mezza, le sei; non mi ricordo più.
Presidente: Ma di giorno o di sera?
Maria Antonia Sperduto: Eh?
Presidente: Ma era di giorno o di sera? Buio o non buio?
Maria Antonia Sperduto: Non era proprio buio buio, ma non era neanche... Ho sempre detto che non era proprio... era un po', come si dice...
Presidente: Quasi buio.
Maria Antonia Sperduto: Uhm, infatti.
Presidente: Il sole non c'era più.
Maria Antonia Sperduto: Uhm.
Presidente: È così?
Avvocato Filastò: Però ci si vedeva ancora, signora?
Maria Antonia Sperduto: Sì, certamente.
Avvocato Filastò: E Pacciani aveva la 500.
Maria Antonia Sperduto: Sì.
Avvocato Filastò: E allora, poi, voglio dire, nella 500 chi c'eravate: lei, Pacciani, poi chi, anche Vanni? Anche Vanni entrò nella 500?
Maria Antonia Sperduto: Sì.
Avvocato Filastò: Tutti e tre dentro la 500. Sì o no?
Maria Antonia Sperduto: Chi?
Avvocato Filastò: Tutti e tre dentro la 500?
Maria Antonia Sperduto: Boh.
Presidente: Scusi...
Maria Antonia Sperduto: Come tutti e tre?
Presidente: Vuol sapere se...
Avvocato Filastò: Quando arrivò Vanni, Vanni dove rimase? Rimase sul motorino, entrò nella 500 anche lui?
Maria Antonia Sperduto: Entrò nella 500 tutti e due, uno a destra e uno a sinistra.
Avvocato Filastò: Uno a destra e uno a sinistra della 500?
Maria Antonia Sperduto: Sì, della 500. E così mi spogliavano, come ripeto, e mi...
Avvocato Filastò: Tutti e due dentro la 500 la spogliarono. Eh, signora!
Maria Antonia Sperduto: Sì, sì.
Avvocato Filastò: E allora sta dicendo un sacco di storie, sa, lei, signora.
Maria Antonia Sperduto: No, come...
Avvocato Filastò: Perché dentro la 500 tre persone...
Maria Antonia Sperduto: No, non ho detto. . .
Avvocato Filastò: ...fare un lavoro di questo genere non ci stanno, signora. Ha capito?
Maria Antonia Sperduto: No, no, ma...
Presidente: Aspetti, sta chiarendo, sta chiarendo. Dica, signora.
Avvocato Filastò: Sì, chiarisca, sì.
Maria Antonia Sperduto: Ora, scusa, quando lì nella 500 si sta con...
Presidente: Aspetti, lei dove stava a sedere?
Maria Antonia Sperduto: Io attraverso la macchina, ma non...
Presidente: No, no, dove sta a sedere lei, lei. Signora, lei dove stava a sedere nella 500? Per capire, per capire come si è svolta la scena.
Maria Antonia Sperduto: Ma, ma è che...
Presidente: Ora, ora rispondiamo, ora rispondiamo anche all'avvocato. Lei dove stava a sedere?
Maria Antonia Sperduto: Io?
Presidente: L'hanno portata alla piazzola.
Maria Antonia Sperduto: Sì.
Presidente: Ecco, lei stava in macchina.
Maria Antonia Sperduto: Sì.
Presidente: E dove stava, davanti o di dietro, nel sedile di dietro?
Maria Antonia Sperduto: Ma io ero... io ho detto che. . . Ohi, ohi...
Presidente: Per sapere come si sono comportate queste due persone, ecco.
Maria Antonia Sperduto: Eh.
Presidente: Vogliamo ricostruire un po' la scena, nel limite del possibile, ecco.
Maria Antonia Sperduto: Eh. Allora...
Presidente: Lei stava a sedere nella macchina. Stava nella macchina?
Maria Antonia Sperduto: Sì.
Presidente: Eh, e dove stava a sedere?
Maria Antonia Sperduto: Lui... Allora, ora comincio. Lui (piange)... mise davanti con la mano... Non posso più... (piange).
Presidente: Lui mise la mano davanti?
Maria Antonia Sperduto: Con la mano mi reggeva e mi teneva forte... Non ce la faccio più.
Avvocato Filastò: Io vorrei che si desse atto che la testimone, è vero, borbotta...
P.M.: No, sta dicendo: "Non ce la faccio più, mi mise la mano"...
Avvocato Filastò: Allora, vogliamo sospendere e ricominciare?
P.M.: Ben volentieri, però non borbotta.
Avvocato Filastò: Perché a me non sembra dignitoso continuare un esame in questo modo. Io c'ho da fare un esame serio.
P.M.: No, no, calma, calma, calma. Dobbiamo dare atto di come è la signora, non sta borbottando...
Avvocato Filastò: No, facciamo...
P.M.: ...ha spiegato...
Presidente: Signora, scusi, avvocato. Avvocato...
P.M.: Per carità, per carità.
Presidente: Prima il rispetto per la persona.
P.M.: Ecco.
Presidente: E per la donna che ha avuto questa...
Avvocato Filastò: Ma io...
Presidente: Prima rispetto. 
(voci sovrapposte)
Avvocato Filastò: Presidente, il rispetto ce l'ho eccome.
P.M.: No, non ce l'ha.
Presidente: Il rispetto...
P.M.: Sta dicendo che borbotta.
Presidente: Allora...
Avvocato Filastò: Forse ce l'ho più io il rispetto per questa persona di qualcun altro, Presidente.
Presidente: Allora, allora...
P.M.: No, no, no, per carità!
Presidente: Un momentino. Pubblico Ministero, per cortesia.
P.M.: Io non accetto queste provocazioni, eh.
Avvocato Filastò: Provocazioni, nessuna provocazione...
Presidente: Signora, signora...
P.M.: Ma venga via! Un po' di dignità.
Avvocato Filastò: Un po' di...
Maria Antonia Sperduto: Un po' di rispetto, scusate.
Presidente: Signora...
Avvocato Filastò: Ho detto che questo è il quarto soggetto di questo genere di questo processo.
P.M.: E con questo?
Avvocato Filastò: E con questo...
P.M.: E con questo, cos'ha da dire?
Presidente: Può darsi che ne troveremo anche qualche altro, di questi soggetti.
P.M.: Forse ce ne saranno altri, avvocato.
Presidente: Eh.
P.M.: E che ci possiamo fare?
Presidente: Se il mondo è quello, questo è il materiale.
P.M.: Se l'imputato che viene processato, innocente o colpevole, è questo signore, che ci possiamo fare? Ne ha colpa lei o io? Nessuno. 

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