venerdì 17 aprile 2015

Maria Antonia Sperduto - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 27 gennaio 1998 - Decima parte

Segue dalla nona parte.

Avvocato Filastò: Non ho capito bene, signora, lei ha detto di aver riconosciuto... io non ho sentito bene. Lei ha riconosciuto quella fotografia di quel signore con la barba? Lei ha parlato di un signore con la barba, no?
Maria Antonia Sperduto: Bah, l'ho visto. Ho detto anche, l'ho detto anche, che io l'avrò visto così, ma non mi ricordo se...
Presidente: È un volto noto, così, però non ha saputo dire nulla.
Maria Antonia Sperduto: No. Naturalmente posso...
Avvocato Filastò: Che sappia lei, questo signore, ha avuto a che fare con la sua povera figliola?
Maria Antonia Sperduto: Ma io non so... non so niente. Proprio niente.
Avvocato Filastò: Signora, sempre interrogata - anche per sfatare qui una certa atmosfera. Questo, lo dico per la Corte, non per la signora - lei ha un figliolo, vero?
Maria Antonia Sperduto: Sì.
Avvocato Filastò: Come si chiama?
Maria Antonia Sperduto: Luciano Malatesta.
Avvocato Filastò: Luciano Malatesta. Questo signor Luciano Malatesta venne sentito nel processo Pacciani.
P.M.: Anche in questo.
Avvocato Filastò: Non c'ero io quando è stato sentito in questo processo.
Presidente: È stato sentito anche qui.
Avvocato Filastò: Va be'. Posso andare avanti? La domanda. E lui ci ha riferito certe cose che riguardavano suo marito. Ora, la domanda è questa qui: lei sa com'è morto suo marito.
Maria Antonia Sperduto: Sì.
Avvocato Filastò: Com'è morto? Impiccato, vero?
Maria Antonia Sperduto: Lo hanno impiccato.
Avvocato Filastò: L'hanno impiccato? Lei dice l'hanno impiccato. Senta, signora, però suo marito, prima di morire, beveva molto?
Maria Antonia Sperduto: Beh, certo, lo portava a 'mbriaca'.
Avvocato Filastò: Lo portavano...?
Maria Antonia Sperduto: A umbriacare.
Avvocato Filastò: Eh, lo portavano a ubriacare. Ma era anche... depresso?
Maria Antonia Sperduto: Chi?
Avvocato Filastò: Suo marito. Insomma, stava male, si lamentava...
Maria Antonia Sperduto: No, eh, è stato malato perché...
Presidente: Come, signora?
Maria Antonia Sperduto: È stato molto male. Tutti siamo stati male. Come sarà stato?
Avvocato Filastò: Senta, signora, in questa casa chi abitavate? La casa di via Chiantigiana.
Maria Antonia Sperduto: E... Cencini...
Avvocato Filastò: Chi?
Maria Antonia Sperduto: Cencini.
Avvocato Filastò: No, no, che Cencini. Volevo sapere quanti eravate a abitare nella casa...
Maria Antonia Sperduto: Due famiglie sole.
Avvocato Filastò: Due famiglie.
Maria Antonia Sperduto: Sì. In via Chiantigiana, sì.
Avvocato Filastò: Quindi, la sua era composta da lei, da suo marito e da quanti figlioli?
Maria Antonia Sperduto: Chi? Mi' marito... io... sono tre figlioli, no?
Presidente: Laura, la Milva e Luciano.
Maria Antonia Sperduto: Sì, sì.
Avvocato Filastò: Benissimo. E più c'era un'altra famiglia.
Maria Antonia Sperduto: Sì.
Avvocato Filastò: Cencini.
Maria Antonia Sperduto: Uhm, uhm.
Avvocato Filastò: Sì? Dica di sì o no, signora. Abbia pazienza.
Maria Antonia Sperduto: Sì, sì, sì.
Avvocato Filastò: Perché queste son cose... vero, su queste, non è che si può...
Maria Antonia Sperduto: Ma ho detto di sì, però.
Avvocato Filastò: Sì. E com'era composta la famiglia Cencini?
P.M.: Cencin.
Avvocato Filastò: Cencin.
Maria Antonia Sperduto: Cencini.
Avvocato Filastò: Sì, Cencini.
Maria Antonia Sperduto: E...
Presidente: Lui come si chiamava? Cencin padre? Cencin, insomma, il capofamiglia, Cencin.
Maria Antonia Sperduto: Lui si chiama Angiolino.
Presidente: Angiolino. La moglie?
Maria Antonia Sperduto: La moglie si chiama Adriana.
Presidente: Adriana.
Maria Antonia Sperduto: Uhm, uhm.
Presidente: E c'erano figli?
Maria Antonia Sperduto: Sì.
Presidente: Come si chiamavano?
Maria Antonia Sperduto: Alessandro e Beatrice.
Presidente: Alessandro e Beatrice. C'erano nonni?
Maria Antonia Sperduto: Il nonno, sì, quando...
Presidente: Ma abitava con lui? Con...
Maria Antonia Sperduto: No, il nonno si chiam...
Presidente: No, no, la famiglia, se c'erano nella famiglia i nonni, per caso.
Maria Antonia Sperduto: I nonni? Beh, sì, quando è nata Beatrice e Alessandro, sì. Poi, dopo, morirono.
Presidente: Va bene. Eccoli qua.
P.M.: Se è utile, lo sappiamo.
Avvocato Filastò: E tutte queste persone, signora, stavate... com'era composta la casa? Di quante stanze? Quelle usate da lei, dalla sua famiglia; e quelle usate dai Cencin.
P.M.: Presidente, io non ho nessuna opposizione, proprio formale. Però mi si spieghi a cosa serve.
Avvocato Filastò: Glielo dico subito, Pubblico Ministero. La signora...
P.M.: No, tenendo presente le stesse imputazioni, eh?
Avvocato Filastò: No, no, no, tenendo presente quello che ha detto la signora. Che ha, secondo l'accusa, riferimento con le imputazioni. Non so in che modo, ma evidentemente se gli è stato chiesto l'episodio, la signora ha riferito, qualche importanza ce l'avrà. La signora ha riferito di essere stata prelevata da questa casa, di peso da Pacciani, trascinata giù per le scale, infilata in una automobile 500 e portata agli Scopeti. Io cercavo di stabilire...
Presidente: Non ha detto, trascinata per le scale e presa... Ha detto, l'hanno fatta salire forza in macchina. Però non so, se lo vuole spiegare a lei, ora.
Avvocato Filastò: No, no, Presidente... No, no, l'ha detto proprio così...
Maria Antonia Sperduto: Io ho detto che sono stata presa per forza e poi mi ha messo in una 500.
Presidente: Dove, dove per forza? Dove?
Maria Antonia Sperduto: Ma da ca...
Presidente: A casa.
Maria Antonia Sperduto: Io ero in casa.
Presidente: A casa.
Maria Antonia Sperduto: Eh, ero in casa.
Presidente: E allora cosa ha fatto quando... "Per forza", cosa intende?
Maria Antonia Sperduto: M'ha preso in collo... con...
Avvocato Filastò: L'ha presa in collo...
Presidente: L'ha presa in collo e l'ha portata in macchina.
Maria Antonia Sperduto: E m'ha portato, m'ha portato nella macchina per forza...
Avvocato Filastò: E l'ha portata nell'automobile.
Maria Antonia Sperduto: Questo, è.
Avvocato Filastò: Allora io volevo sapere, volevo appurare quante persone abitavano in questa casa e cosa facevano queste persone. Se c'erano, se erano presenti tutti questi bambini anche. Se non sbaglio, la povera... no, la povera, la Laura aveva cinque anni, all'epoca, no, signora?
Maria Antonia Sperduto: Quande...
Avvocato Filastò: Quando è successo questo fattaccio che Pacciani l'ha presa di peso e l'ha buttata nella 500, la Laura aveva cinque anni?
Maria Antonia Sperduto: Sì.
Avvocato Filastò: È vero? La Milva, quanti anni aveva?
Maria Antonia Sperduto: Eh... la Milva è nata nel '62, 1962, settan... nove anni, perché... non mi ricordo. Ora... nel '62.
Avvocato Filastò: Insomma, aveva pochi anni, via. Diciamo, aveva... '74...
Presidente: La Laura, invece, quando è nata nel '71?
Maria Antonia Sperduto: Eh.
Presidente: Quindi...
Avvocato Filastò: Ora, io comunque, la domanda era questa qui: quante stanze sono questa casa? Comprese tutte; quelle abitate da lei e quella abitate dai Cencin.
Maria Antonia Sperduto: Ma io, quella dei Cencin, non... non lo s... Stanze, tipo come, scendendo le scale...
Avvocato Filastò: Lei abitava al piano terreno, o al piano di sopra, signora?
Maria Antonia Sperduto: No, no, noi ci s'aveva le scale di fuori... era a pianterreno.
Avvocato Filastò: Lei abitava a pianterreno?
Maria Antonia Sperduto: Sì, sì...
Avvocato Filastò: E i Cencin abitavano al piano di sopra?
Maria Antonia Sperduto: Sì. Avevano le scale da dentro... Ora, come si può dire?
Avvocato Filastò: Come si può dire. Lo dice, signora, se erano tre stanze, quattro, cinque, sei...
Maria Antonia Sperduto: Io n'avevo cinque.
Avvocato Filastò: ...se era un palazzo di dieci.. Eh?
Maria Antonia Sperduto: Io n'avevo cinque.
Avvocato Filastò: Lei ne aveva cinque.
Maria Antonia Sperduto: E poi tre stanze della colombaia.
Avvocato Filastò: Compresa la cucina, bagno, tutto.
Maria Antonia Sperduto: Sì, ma erano grandi le stanze.
Avvocato Filastò: Sì. E le chiedo questo: in questo frangente, mentre Pacciani la portava fuori, queste persone dov'erano? I Cencin, i suoi figlioli, il su' marito...
Maria Antonia Sperduto: Un lo so se me...
Avvocato Filastò: Eh?
Maria Antonia Sperduto: E... io, preciso, non mi ricordo.
Avvocato Filastò: Non se lo ricorda. Ma c'erano, erano andati via?
Maria Antonia Sperduto: No, non erano andati via. Erano lì.
Avvocato Filastò: Eran lì.
Presidente: Ma ne ha visto qualcuno lei, di queste persone?
Maria Antonia Sperduto: Non ho ricordanza. Per la verità non ho ricordanza. Se mi hanno visto, non mi hanno visto.
Presidente: Lei non ha visto nessuno. Mentre veniva portata da casa nella macchina, caricata nella macchina, ha visto qualche persona lì, vicino, dei Cencin o...
Maria Antonia Sperduto: Beh, pure che mi hanno visto, non è che nessuno ha detto niente. Cioè...
Presidente: No, lei, lei. Le ha viste queste persone, o no?
Maria Antonia Sperduto: Queste persone?
Presidente: Eh.
Maria Antonia Sperduto: Sì.
Presidente: Li ha visti? E chi ha visto?
Maria Antonia Sperduto: C'era... Cencin... eh, ora...
Presidente: C'era la moglie di quel signore?
Maria Antonia Sperduto: A volte c'era...
Presidente: C'era la Beatrice? Chi c'era...
Maria Antonia Sperduto: C'era...
P.M.: Stava dicendo "a volte", Presidente. Forse…
Presidente: Come?
Maria Antonia Sperduto: A volte c'era...
P.M.: Sta dicendo, a volte c'erano.
Maria Antonia Sperduto: A volte c'erano.
Presidente: No, no. No a volte. Noi vogliamo sapere quando Pacciani - dice lei - è venuto a casa sua, l'ha presa in collo, come posso dire, e l'ha trasportata in macchina.
Maria Antonia Sperduto: Uhm, uhm.
Presidente: Ecco, in questa fase qui, c'era qualcuno dei Cencin, o no?
Maria Antonia Sperduto: A dire la verità non mi ricordo.
Presidente: Lei non ha visto nessuno, o li ha visti?
Maria Antonia Sperduto: Io, se... Non ho ricordanza, ero tutta scossa, non posso ricordarmi.
Presidente: Bene. Prego.
Avvocato Filastò: Un'ultima domanda. A suo marito le era mai capitato di manifestare, di avere, di dire: "mi ammazzo, mi voglio suicidare"?
Maria Antonia Sperduto: Sì.
Avvocato Filastò: Sì. Non ho nessun'altra domanda.
Presidente: Prego. Signora, può andare. Grazie. Beva un'altra po' d'acqua prima di andar via. Prenda un'altra po' d'acqua, così si rimette a posto. Ecco, faccia venire... Cambiamo argomento, il...
Avvocato Filastò: Presidente, potremo fare una pausa? Cinque minuti...
Presidente: Ah, va bene. Dieci minuti di pausa.
Avvocato Filastò: Grazie.

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