venerdì 3 aprile 2015

Maria Antonia Sperduto - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 27 gennaio 1998 - Quarta parte

Segue dalla terza parte.

P.M.: Lei, signora, a proposito... Lo ha spiegato, almeno, con le difficoltà, sembra da questo verbale che sembra avere oggi, però ha spiegato e dice, io le faccio presente, che lei chiedeva, ha detto, aiuto al Toscano: "Anziché aiutarmi, lui minacciava mio marito". E Toscano gli diceva, infatti, tirandogli le orecchie, che doveva fare come dicevano Pacciani...
Maria Antonia Sperduto: Sì, quelle...
P.M.: ...e Vanni.
Maria Antonia Sperduto: Sì, che facevano loro. Dice... Li minacciava di forte, che poi si 'mbriacava mio marito, lo facevano 'mbriacà. E così lo minacciavano anche a lui. Lo minacciavano di brutto.
P.M.: Suo marito minacciavano?
Maria Antonia Sperduto: Sì. Lo minacciavano di brutto.
P.M.: E come mai questo che era dei Carabinieri, non l'aiutava? Invece aiutava...
Maria Antonia Sperduto: Eh, ... che è un criminale.
P.M.: Ma lei è sicura che fosse amico di Pacciani e di Vanni?
Maria Antonia Sperduto: Certo.
P.M.: Li ha visti lei insieme?
Maria Antonia Sperduto: Li ho visti, sì. Da casa mia si vedeva ogni cosa. Da casa mia, via Chiantigiana si vedeva ogni cosa. E quando li vedevo insieme, mi tremavano le mani. Ogni cosa, perché lì, le finestre erano dappertutto. Tutto si vedeva, no? Poi, se si andava sulla colombaia, c'era le finestre alte, si vedeva ogni cosa, ogni cosa, ogni cosa. Mi hanno anche picchiata, mi hanno fatto di tutto.
P.M.: Chi hanno picchiato?
Maria Antonia Sperduto: Eh, quando ero lì, questo mangia orecchie", come lo chiamo io...
P.M.: Questo…?
Maria Antonia Sperduto: "Mangia orecchie".
P.M.: "Mangia orecchie".
Maria Antonia Sperduto: "Mangia orecchie" lo chiamo io.
Presidente: (voce fuori microfono)
Maria Antonia Sperduto: Eh Toscano.
Presidente: Ah, Toscano.
P.M.: Vogliamo mostrare queste foto. Presidente? Vorrei prima mostrare la foto del Faggi, se lo ha mai visto.
Presidente: Ah, va bene… 
(voce fuori microfono)
Maria Antonia Sperduto: Sì, sì, ho capito, ma... (incomprensibile)
Presidente: Vorrei sapere solo se lo ha visto qualche volta, se lo ha visto...
Maria Antonia Sperduto: Può darsi che l'ho visto qualche volta, così.
P.M.: Dove, signora?
Presidente: Eh?
P.M.: Dove, signora?
Maria Antonia Sperduto: Mah, sempre... (piange) Un bicchiere d'acqua, per...
P.M.: Un bicchiere d'acqua.
Presidente: Antonio!
Maria Antonia Sperduto: Grazie, grazie.
Presidente: Un po' d'acqua, per piacere. Sì. Ora arriva, signora, eh.
Maria Antonia Sperduto: Grazie.
Presidente: Stia calma, ora arriva. Allora, stava dicendo, lo ha visto questo signore?
Maria Antonia Sperduto: Veh, lo avrò visto qualche volta di vista, così. Ma ora, proprio...
Presidente: E dove?
P.M.: Se lo ha visto di vista così, ricorda dove, o...
Maria Antonia Sperduto: Lo avrò visto a... Non mi ricordo dove. L'ho visto qualche volta, ma... Così, ma non mi ricordo preciso, ora. Tutte le cose non le posso raccontare.
P.M.: Lei sa come si chiama questo signore?
Maria Antonia Sperduto: No.
P.M.: Il nome Faggi, le dice niente?
Maria Antonia Sperduto: Questo Faggi non mi dice niente, perché non... se l'ho visto... cioè, se l'ho visto di vista, non posso capire chi era questa... questa persona.
P.M.: Ma quando dice: "L'ho visto di vista", cosa intende dire? Provi a spiegare...
Maria Antonia Sperduto: Di vista, così. Vorrei dire, se io l'ho visto di vista così, non posso di'... eh, chi è.
P.M.: Cioè, lo ha visto in paese, lo ha visto vicino a casa sua...
Maria Antonia Sperduto: Sì, l'ho visto in paese. Eh, sa, l'ho visto qualche volta in qua e là. Però... non posso di' che questo Faggi, come si chiama, non… Come si chiama, come si chiamava, non lo so.
Presidente: A casa sua è mai venuto?
Maria Antonia Sperduto: Non l'ho mai visto vicino a casa mia.
Presidente: In via di Faltignano c'è un bar, c'è un negozio di generi alimentari.
Maria Antonia Sperduto: Sì.
P.M.: Lo ha mai visto lì, quel signore?
Maria Antonia Sperduto: Vicino a Faltignana? Beh, ma di vista. Cioè... però il cognome non... non lo so.
Presidente: No, se ha visto questa persona lì, a Faltignano...
Maria Antonia Sperduto: Sì, l'avrò vista, così, camminando... così, sì.
Presidente: Eh?
Maria Antonia Sperduto: Quando... a volte quando andavo a far la spesa, lo avrò visto così, camminare. Però... Non so come si chiamava e come si chiama. Io... non posso dire...
P.M.: Vogliamo mostrare anche la foto del...
Presidente: Sì, sì. Ora, ora.
P.M.: Quando ha finito.
Presidente: Quell'altra, sì. Ora la faccia bere.
P.M.: Certo, signor Presidente.
Presidente: Signora, beva.
Maria Antonia Sperduto: Grazie. (piange)
Presidente: Signora, e ora che si fa? Eh?
P.M.: Presidente, dobbiamo capire la situazione...
Presidente: Sì, lo so, lo so...
P.M.: Non credo che sia facile, con tutti i problemi che ha avuto questa signora, venire a raccontarlo a degli, sostanzialmente, estranei. Quindi, dobbiamo anche...
Avvocato Filastò: Dovrebbe esserci abituata. Pubblico Ministero. È già stata interrogata durante il processo Pacciani.
Presidente: Insomma, ora non siamo...
Avvocato Filastò: È stata interrogata numerosissime volte alla Polizia, dice, dalla Polizia...
Presidente: Avvocato Filastò, per cortesia, per cortesia.
Avvocato Filastò: Chissà perché, quando arriva qui, la signora comincia a piangere, a bere...
P.M.: Presidente, io vorrei...
Presidente: Andiamo un po' più velocini, signora, per cortesia. Sennò...
P.M.: Presidente, chiedo scusa, proprio per venire, per dare atto di ciò che dice il difensore di Vanni, vorrei, dato che l'ho usato per contestazioni, depositare il verbale di deposizioni di Sperduto Maria Antonietta. L'unico, nel quale ha raccontato tutte queste cose diffusamente, del 7 marzo '96, dove ogni tre parole si dà atto che la signora piange, che ha difficoltà a raccontarlo. Per dimostrare che, ciò che dice l'avvocato: "dovrebbe essere abituata", è abituata a raccontarlo in questo modo. A questo punto, insisto per produrre. E chiederei per mostrare la...
Presidente: Nella vita ci sono persone fortunate, ci sono persone sfortunate.
P.M.: Sì, e quindi...
Presidente: La povera signora è stata particolarmente sfortunata.
P.M.: Dobbiamo pensare che ha avuto diversi lutti in famiglia non molto chiari, eh.
Presidente: Infatti, infatti. Sì.
Maria Antonia Sperduto: Soltanto mi è stata distrutta anche la mi' poera figliola, (piange)
Presidente: Io stesso mi sono dovuto interessare con l'avvocato Curandai, è presente, del processo della morte della figlia Malatesta.
Maria Antonia Sperduto: (piange) È stato bruciato il mi' bambino... (piange)
Presidente: Quindi, anche quella è stata un'altra tragedia.
Maria Antonia Sperduto: Quel bambino è bruciato vivo, (piange)
Presidente: Va bene, signora, su. Eh, vogliamo sospendere un po', così si riprende? Eh?
Maria Antonia Sperduto: Non importa...
Presidente: Vuole andare un po' in bagno?
Maria Antonia Sperduto: No, resisterò, resisterò...
Presidente: Eh?
Maria Antonia Sperduto: Sì, resisterò.
Presidente: Va bene. Piano, piano, eh, su. Ci vuole un po’ di comprensione. Mi pare che sia l'ultima, oggi. Prego, Pubblico Ministero.
P.M.: Vorrei solo mostrare questa foto. Io non ho altre domande. Chiedo la produzione della foto...
Presidente: Quel signore con la barba...
Maria Antonia Sperduto: Sì, io l'ho visto da qualche parte, ma preciso non... chissà dove?
P.M.: Lo ha visto...
Maria Antonia Sperduto: Io ... qualche volta. Ma... sì, l'ho ... questo ... questo deve essere un altro criminale.
Presidente: Lo dica per bene, signora, su.
Maria Antonia Sperduto: L'ho visto... pur così, gualche volta. Per...
Presidente: Si dà atto che viene mostrata alla teste la foto di Vinci Francesco. Quindi, lo ha visto qualche volta.
Maria Antonia Sperduto: Sì, ma non... non so chi era.
Presidente: Non sa chi era?
Maria Antonia Sperduto: No, come facevo a capirlo? Non... Non lo so. Io non credo che...
Presidente: Va bene.
P.M.: Non ho altre domande, Presidente. Mi sembra...
Presidente: Va bene. Parti civili? 
Avvocato Curandai: Nessuna domanda.
Presidente: I difensori?
Avvocato Filastò: Signora, senta, io la capisco benissimo. Nessuno le vuol male e tantomeno io. Qui si sta cercando di capire come stanno le cose.
Maria Antonia Sperduto: Sì, dica, dica.
Avvocato Filastò: Eh? Quindi faccio le domande più semplici possibili; lei cerchi di capire la domanda. Se non la capisce, me lo dice. Io gliela ripeto tranquillamente.
Maria Antonia Sperduto: Dica, dica.
Avvocato Filastò: Ecco.
Maria Antonia Sperduto: Tanto ora sono calma.
Avvocato Filastò: Lei si ricorda, signora, di essere stata interrogata il 24 maggio, insomma, del '94? Circa tre anni fa, un po' di più, in un'aula come questa, della Corte di Assise? Nel processo Pacciani.
Maria Antonia Sperduto: Uhm.
Avvocato Filastò: Se ne rammenta, signora, di questo? Sì, o no?
Presidente: Dica, parli, parli. Non faccia i segni con la...
Maria Antonia Sperduto: Sì.
Avvocato Filastò: Allora, io le faccio una domanda che le fecero anche allora. E la domanda è questa: lei ha parlato di minacce, anche di botte. Comunque, minacce ricevute da suo marito, il povero Malatesta che è rimasto...
Maria Antonia Sperduto: No, ma porino, lui era...
Avvocato Filastò: No, no, aspetti, non ho finito la domanda.
Presidente: Aspetti, signora.
Maria Antonia Sperduto: Ah, scusi...
Avvocato Filastò: La domanda è questa qui: queste minacce gliele fece anche Vanni a questo suo marito?
Maria Antonia Sperduto: Sì, le fecero tutti e due.
Avvocato Filastò: Allora, guardi, lei, quando è stata interrogata questo giorno che le ho detto, su una domanda precisa come questa, il Pubblico Ministero le chiese: "Il Vanni ha mai minacciato suo marito?" E lei rispose: "No".
Maria Antonia Sperduto: Forse ero... Ma è vero, è vero. Lo hanno minacciato, lo hanno picchiato, con... gliel'hanno fatte di tutti i colori.
Avvocato Filastò: E come mai questa volta lei rispose no, invece?
Maria Antonia Sperduto: Non lo so...
P.M.: Può dire la pagina?
Maria Antonia Sperduto: Forse che era...
Avvocato Filastò: Sì, è a pagina 37.
P.M.: Grazie.
Avvocato Filastò: Prego. Naturalmente ne chiedo, chiedo l'acquisizione...
P.M.: Li ho già messi insieme io... 

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