martedì 7 aprile 2015

Maria Antonia Sperduto - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 27 gennaio 1998 - Quinta parte

Segue dalla quarta parte.
 
Avvocato Filastò: Senta, ma perché veniva minacciato suo marito? Per quale ragione?
Maria Antonia Sperduto: Mah…
Avvocato Filastò: Cosa volevano da lui?
Maria Antonia Sperduto: Siccome che questa Maria Mugnaini è una criminale
Avvocato Filastò: Questa Maria Mugnaini?
Maria Antonia Sperduto: Eh, sì, una criminale...
Avvocato Filastò: Ecco, ci dica: chi è questa Maria Mugnaini?
Maria Antonia Sperduto: E' l'ex... come si dice, cognata di' mi' marito.
Avvocato Filastò: È una cognata di suo marito. Era una cognata di suo marito.
Maria Antonia Sperduto: Sì, era la moglie di un...
Avvocato Filastò: E allora?
Maria Antonia Sperduto: Eh, perché quella era una criminale, picchiava anche il su' marito. Non era normale (piange)
Avvocato Filastò: La Maria Mugnaini picchiava il suo marito.
Maria Antonia Sperduto: Anche.
Avvocato Filastò: E con suo marito, che ci entrava il marito?
Maria Antonia Sperduto: Eh, ci entrava perché lei, il suo marito diceva che non rubare, non fare le cose magari... non lo so, pure tutte queste cose, minacciava anche il su' marito. E voleva tutto il maneggio in mano a lei. Lo fece star male anche il su' marito e a tutti. In famiglia siamo stati tutti come... non sapevamo più come dirti, non so... era criminale, non so...
Avvocato Filastò: Per colpa di questa Maria Mugnaini, stavate tutti male?
Maria Antonia Sperduto: Sempre, sempre proprio ella, perché lei organizzava tutti... lei, e ci fece stare tutti male.
Avvocato Filastò: Senta, e con Pacciani, questa Maria Mugnaini, che c'ha a che vedere?
Maria Antonia Sperduto: Eh, io questo non... lo sa lei. Che ne so io?
Avvocato Filastò: E con Vanni?
Maria Antonia Sperduto: Eh, si vede che volevano fare la scuola insieme.
Avvocato Filastò: Come? Si vede...?
Maria Antonia Sperduto: Volevano fare la scuola insieme.
Avvocato Filastò: Fare la scuola insieme a Vanni?
Maria Antonia Sperduto: E...
Avvocato Filastò: La Maria Mugnaini ha fatto la scuola insieme a Vanni?
Maria Antonia Sperduto: Ma che... penso di sì. Perché quante ne ha fatte, tu vedrai... Ma cosa hanno fatto, non lo so.
Avvocato Filastò: Ma ci vuol dire cosa ha fatto, cosa le ha fatto di preciso questa Maria Mugnaini a lei?
Maria Antonia Sperduto: Eh, mi minacciava sempre, di continuo, perché... io questo... non lo, non lo arrivo a capir nemmeno io.
Presidente: La minacciava sempre?
Maria Antonia Sperduto: Eh, poverini! Sempre quando ero a Tavarnelle, m'hanno sempre minacciata, sempre. Mi hanno dato noia fino all'ultimo.
Avvocato Filastò: Anche l'Andreaccio?
Maria Antonia Sperduto: Anche l'Andreaccio. Poerini! Pure lui, quando era insieme a quell'altro criminale...
Avvocato Filastò: Come?
Maria Antonia Sperduto: Insieme a quella criminale di Maria Mugnaini e Andreaccio Antonio. Tutti criminali, per…
Avvocato Filastò: Già che ci siamo, signora, ce n'è altri criminali che ci vuole indicare? Se ce n'è qualcun altro, ce lo dica. E poi magari lo sentiamo e sentiamo un po' la... Eh, signora, c'è qualcun altro che le voleva male in quel periodo di tempo lì? Signora, quando lei parla di questi episodi che riguardano Vanni, che riguardano Pacciani, a che epoca si riferisce? Quanto tempo fa?
Maria Antonia Sperduto: Uhm... Dopo... che è nata la mi' figliola là.
Avvocato Filastò: Come?
Presidente: Dopo... ?
Maria Antonia Sperduto: Poco dopo... (piange)
Avvocato Filastò: Poco dopo, cosa?
Maria Antonia Sperduto: È nata la mi' figliola...
Avvocato Filastò: Come?
P.M.: "Dopo che era nata la mia figliola."
Avvocato Filastò: E dopo quanto, signora?
Maria Antonia Sperduto: Dopo tre anni.
Avvocato Filastò: Dopo tre anni. E la sua figliola è nata in che anno, signora?
Maria Antonia Sperduto: Nel settanta...
Avvocato Filastò: '71?
Maria Antonia Sperduto: Uhm...
Avvocato Filastò: 1971?
Maria Antonia Sperduto: Sì.
Avvocato Filastò: Sì, o no?
Maria Antonia Sperduto: Sì, ho capito.
Avvocato Filastò: Come?
Maria Antonia Sperduto: Sì.
Avvocato Filastò: Quindi, questi fatti che lei ha raccontato, vanno sistemati nel '74.
Maria Antonia Sperduto: Uhm, sì.
Avvocato Filastò: Eh?
Maria Antonia Sperduto: Sì.
Avvocato Filastò: E dopo il '74, li ha più visti?
Maria Antonia Sperduto: E poi... e poi... dopo io...
Avvocato Filastò: Dopo, lei?
Maria Antonia Sperduto: Eh, mi è toccato anda' a lavorare, malata com'ero. Non sapevo com'aveo a fare.
Avvocato Filastò: Come?
Maria Antonia Sperduto: Non sapevo più che aveo a fare. Mi è toccato a mettere anche la ...in collegio, per colpa di queste cose, (piange) i miei figli... Non ce la faccio più...
P.M.: Sta dicendo non ce la fa più, Presidente.
Avvocato Filastò: E allora sospendiamo e si riprende dopo, vai. Presidente, abbia pazienza. Mi scusi, io mi scuso con la Corte per essere così insistente, ma questo non so se ha presente la Corte - è il quarto soggetto processuale di questo genere, di questo processo, eh. Non è né il primo, né il secondo, né il terzo... È il quarto, compreso questo signore qui, eh.
Presidente: Vogliamo sospendere, signora? Possiamo andare avanti? Lo dica lei.
Maria Antonia Sperduto: Scusatemi, un attimino e poi...
Presidente: Eh, prenda un'altro po' d'acqua. Possiamo andare avanti, o dobbiamo sospendere? Lo dica lei, eh.
Maria Antonia Sperduto: Sì.
Presidente: Noi facciamo quello che dice lei, oggi, vede? Almeno stavolta... Eh? Va bene?
Maria Antonia Sperduto: Grazie.
Presidente: Prego, avvocato.
Avvocato Filastò: Signora, lei ha detto che il Pacciani l'ha portata a forza agli Scopeti.
Maria Antonia Sperduto: Uhm.
Avvocato Filastò: Ma a forza, cosa vuol dire? L'ha messa nella macchina...
Maria Antonia Sperduto: Beh, che m'ha preso in collo e mi ha portato fuori, mi ha fatto fare le scale. E mi ha portato fuori e mi ha buttato nella macchina, (piange)
Avvocato Filastò: Di peso, proprio?
Maria Antonia Sperduto: Sì. (piange)
Avvocato Filastò: Questo, lei non lo aveva mica detto, sa, quando è stata interrogata...
Maria Antonia Sperduto: Beh, si vede che...
Avvocato Filastò: Non se n'era ricordata?
Maria Antonia Sperduto: Beh, si vede che non... (piange)
Avvocato Filastò: Perché lei insomma, quando venne interrogata quel giorno che le ho detto...
Maria Antonia Sperduto: Si vede che non mi è venuto a mente...
Avvocato Filastò: Come?
Maria Antonia Sperduto: E si vede che non mi è venuto a mente tutto questo...
Avvocato Filastò: Gli chiesero, dice: "ma...", lei disse, gli chiesero: "Ma Pacciani che cosa le faceva?" "Si comportava male", disse. Poi gli chiesero: "Come, si comportava male?" E lei disse: "Perché mi stringeva forte a me, si comportava male a modo suo."
Maria Antonia Sperduto: Eh, sì.
Avvocato Filastò: Però, questa cosa che l'aveva presa di peso, infilata dentro la 500 e portata a forza agli Scopeti, lei non la disse all'epoca.
Maria Antonia Sperduto: Beh... si vede che qualcosa magari... che posso fare, avvocato? Non mi... Lì per lì, si vede che... non so.
Avvocato Filastò: Fra l'altro io non ho presente tutti i suoi interrogatori, signora, di Polizia, eccetera. Forse può essere in questo, mi può aiutare il Pubblico Ministero con la sua consueta precisione, avendo lui nelle mani tutti gli atti. Ma questa cosa non l'aveva detta nemmeno prima a nessuno. Questo fatto...
P.M.: Diciamo, Presidente, che, se lo leggiamo tutto, nel verbale del dibattimento Pacciani, la signora, a proposito di questo episodio, lo stesso dice: 'Non mi ricordo, ho difficoltà a raccontarlo...'
Avvocato Filastò: Sì, sì. No...
P.M.: Era nello stesso modo in cui si presenta oggi, anche nel processo Pacciani. Quindi...
Avvocato Filastò: Ma su questo non c'è…
P.M.: Nessuno gli fece la domanda: come fu portata? E la signora non lo disse.
Avvocato Filastò: No. . .
P.M.: Oggi lei, avvocato, gliel'ha fatta e la signora lo dice.
Avvocato Filastò: Signor Pubblico Ministero, qualcuno gli fece la domanda: "In che modo si era comportato male Pacciani".
P.M.: Eh, ma, si era comportato male...
Avvocato Filastò: E lei aveva risposto.
P.M.: ...ma nessuno gli chiese...
Presidente: Va bene. Facciamo le contestazioni e poi prendiamo atto delle risposte che dà la donna. È tutto qui. Su, sennò, i commenti... 
(voci sovrapposte)
Avvocato Filastò: "... perché mi stringeva forte tantissimo, si comportava male a modo suo". La stringeva forte. Dopodiché le venne chiesto se Pacciani...
Maria Antonia Sperduto: Sono stata tutta graffiata.
Avvocato Filastò: Come?
Maria Antonia Sperduto: Sono stata graffiata, io.
Avvocato Filastò: È stata graffiata.
Maria Antonia Sperduto: Eh, sì.
Avvocato Filastò: Dove, signora?
Maria Antonia Sperduto: Perché mi... perché... (piange) sono tutta graffiata, perché...
P.M.: Sta indicando il petto.
Presidente: Sta facendo il segno dalla parte... al petto.
Avvocato Filastò: Cioè, le graffiava che cosa? Dica, signora.
Maria Antonia Sperduto: Mi ha graffiato tutto... (piange)
Presidente: Come?
Maria Antonia Sperduto: (Piange. Incomprensibile)
Presidente: Su, ma non si copra la bocca...
P.M.: Vogliamo dare atto che...
Presidente: Si dà atto che la teste, indica: "Sono stata tutta graffiata", indicando il petto.
Maria Antonia Sperduto: Uhm...
Presidente: Insomma, non proprio il petto, un po' sopra al petto.
Avvocato Filastò: La mammella sinistra, signora, per caso? Dica di sì, o di no.
Maria Antonia Sperduto: Sì.
Avvocato Filastò: Ecco. All'epoca era la mammella sinistra che interessava qualcuno, vero signora? E quindi lei parlò della mammella sinistra; oggi, invece c'è Pacciani che la porta di peso nella piazzola. 

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