venerdì 18 marzo 2016

Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 17 marzo 1998 - Quinta parte

Segue dalla quarta parte.

Avvocato Filastò: Si ricorda, signor Lotti, d'avergli tolto le gomme al 128?
Giancarlo Lotti: Come, levato le gomme?
Avvocato Filastò: Sì.
Giancarlo Lotti: A i' 128?
Avvocato Filastò: Io c'ho un testimone qui, l'ho sentito ieri, che ha visto la sua macchina 128, ferma, davanti a casa sua...
Giancarlo Lotti: Eh.
Avvocato Filastò: ...davanti alla casa dello Scherma, quella colonica, eh, ferma con le ruote che gli eran state levate.
Giancarlo Lotti: Ora...
Avvocato Filastò: Le gomme.
Giancarlo Lotti: Non mi ricordo se eran state levate, un me ne ricordo questo. La macchina?
Giancarlo Lotti: Mah, questo nome un...
Avvocato Filastò: Non si ricorda nemmeno di lui.
Giancarlo Lotti: No.
Avvocato Filastò: Allora un altro, che sta a Tavarnelle, Lomb... No, un altro che sta a Tavarnelle il cui nome, per dir la verità, non son riuscito a ottenere... Ciuffi, il Ciuffi di Tavarnelle, è lui?
Giancarlo Lotti: Il Ciuffi c'ho lavorato, un qualche mese o due, però un credo l'abbi presa lui.
Avvocato Filastò: Ci vuol dir chi l'ha presa, allora?
Giancarlo Lotti: Se un mi ricordo come fo a diglielo?
Avvocato Filastò: É sicuro?
Giancarlo Lotti: Lei insiste su una cosa che un mi ricordo...
Avvocato Filastò: Insomma, io gli ho detto tre... tre, ce n'è tre, quattro in quella zona, ce ne sarà....
Presidente: Va be' , non se lo ricorda, avvocato, che gli possiamo fare?
Avvocato Filastò: Non se lo ricorda. Ma non è che magari non se lo vuole ricordare per impedire a noi di fare un accertamento?
Giancarlo Lotti: No, se un me ne ricordo un me ne ricordo.
Avvocato Filastò: Non se lo ricorda, proprio netto così.
Avvocato Bertini: Presidente, mi perdoni, sbaglio o prima ha parlato di un certo Lotti del Bargino, o sbaglio...
P.M.: L'ha detto. Un certo Lotti del Bargino.
Giancarlo Lotti: Però un son sicuro se gl'è lui. o un altro. Un posso mica…
Avvocato Filastò: Ha detto, caro avvocato Bertini, ha detto Lotti del Bargino...
Presidente: Va bene, va bene.
Avvocato Filastò: ...ma quando gli ho fatto presente che la Corte aveva la possibilità di accertare, allora, a quel punto ha cominciato a dire che non se lo ricorda. Va bene?
Avvocato Bertini: É la prima cosa che ha detto, avvocato Filastò: Lotti del Bargino.
Avvocato Filastò: Sì, ma quando poi si è fatto osservare...
Presidente: Signori, signori, allora... allora non è possibile andare avanti così. Un pochettino...
Avvocato Filastò: E va be', Presidente, ma che devo fare io?
Presidente: Sennò è tutto un becchettare, io...
Avvocato Filastò: E va be', ma non sono mica io. Non son mica io.
Presidente: Santo Cielo! Io capisco che ci son interessi enormi, voi capite... Però, Santo Cielo!
Avvocato Filastò: Senta, lei ha detto poco fa al Pubblico Ministero, mi segue signor Lotti?
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Filastò: Lei, rispondendo a una domanda del Pubblico Ministero, ha detto che per un certo periodo può essere capitato che, è andato in giro con la 128 senza assicurazione.
Giancarlo Lotti: Ma ho detto qualche volta.
Avvocato Filastò: Qualche volta.
Giancarlo Lotti: Di più...
Avvocato Filastò: Molto bene. La domanda che le faccio io è questa qui, può essere che lei sia andato qualche giorno o qualche volta in giro con la 124 senza assicurazione?
Giancarlo Lotti: No...
Avvocato Filastò: No.
Giancarlo Lotti: ...questo gl'è impossibile.
Avvocato Filastò: Impossibile perché? Ce lo vuol dire?
Giancarlo Lotti: Perché l'è assicurata dal 20 settembre dell'85.
Avvocato Filastò: Si, è assicurata, dal 20 settembre, ma prima evidentemente non era assicurata.
Giancarlo Lotti: Eh, ma io un ave... prima di qui' giorno un l'avevo la macchina, quella lì.
Avvocato Filastò: Ah, lei proprio...
P.M.: (voce fuori microfono)
Giancarlo Lotti: Io ho preso la macchina... l'ho assicurata, qualche giorno prima o due o tre un me ne ricordo. Io l'ho presa quande proprio l'era intestata a me...
Avvocato Filastò: Quindi, lei è sicuro di tutte le cose che c'ha detto, di cui non è sicuro, persino chi è lo sfascino...
Giancarlo Lotti: Mah, sono le macchine mie, un sapevo icché dire? Un lo so.
Avvocato Filastò: ...che le ha preso la macchina... Mi faccia finir di parlare, lei è sicuro di tutto però dì questo è sicurissimo:che con la 124 senza assicurazione non è mai, andato in giro. E nemmeno in precedenza con altre, macchine era mai andato, in giro senza assicurazione ?
Giancarlo Lotti: No.
Avvocato Filastò: Mai?
Giancarlo Lotti: Mai.
Avvocato Filastò: Mai? Con la 128 si, però, l'ha detto al Pubblico Ministero.
Giancarlo Lotti: Una volta...
Presidente: La 128, avvocato, ha detto con la 128, su.
Giancarlo Lotti: Un potevo mica gira' tanto, con la 128 senza assicurazione , io un credo.
Avvocato Filastò: No.
Presidente:  Va bene.
Giancarlo Lotti: Se ti fermano...
Avvocato Filastò: Sì, ma non ho finito," signor Presidente, perché questo signore ci deve dire la verità, questa volta. Senta Lotti, ci vuol spiegare come è avvenuto il contratto di vendita della 124? Ce lo vuol raccontare?
Giancarlo Lotti: Come il contratto? Io un ho fatto contratto di nulla con Nanni.
Avvocato Filastò: Sembrerebbe di sì.
Giancarlo Lotti: Io gli ho detto: 'se tu me la fermi questa macchina la prendo io, sennò se non ce...'
Presidente: A chi si è rivolto?
Giancarlo Lotti: No… al Bellini.
Presidente: A Bellini.
Giancarlo Lotti: Mi rivolsi al Bellini, insomma, a quello anziano che mi conosceva bene, gli dissi: 'se vu' me la fermate... fermate, se vu' me la date a me bene, sennò quando arriva il giorno che la un c'è, prendevo un'altra macchina'. E inve...
Avvocato Filastò: I soldi lei quando...
Giancarlo Lotti: E invece me la lascionno a me.
Avvocato Filastò: Sì...
Presidente: Risponda all'avvocato, dai.
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Filastò: Quanto la pagò?
Giancarlo Lotti: 800.000 lire.
Avvocato Filastò: Ottocento... I soldi quando li ha pagati e a chi?
Giancarlo Lotti: Al figlio di Mandino. Un mi ricordo...
Avvocato Filastò: Al figlio di...?
Giancarlo Lotti: No, c'era uno, ma un mi ricordo il nome, ora, come si chiama. . . A Gino.
Avvocato Filastò: Chi è Gino? Gino, ci dica il cognome.
Giancarlo Lotti: Quello che gli sta... dorme lì e lavora dentro l'officina.
Avvocato Filastò: Ci dica il cognome.
Giancarlo Lotti: Eh, Gino, poi il cognome... il cognome un lo so. So il nome.
Avvocato Filastò: Gino. Che mestiere fa questo Gino?
Giancarlo Lotti: Lavora nell'officina lì dentro..
Avvocato Filastò: Del Bellini.
Presidente: L'officina del meccanico Bellini.
Giancarlo Lotti: L'officina lì.
Avvocato Filastò: Del Bellini. Quindi, è un meccanico dell'officina Bellini e si chiama Gino.
Giancarlo Lotti: Gino, però il cognome un...
Presidente: Va bene.
Avvocato Filastò: Il cognome non se lo ricorda e i soldi li ha dati a…
Giancarlo Lotti: Aspetti un momento. Perché io la macchina, prima di prendila l'era bell'e assicurata, però i soldi io subito unn'avevo. Allora parlai con Scherma e allora Scherma mi disse: 'si, si va su e si va, la sera... la sera'. Era bell'e pronta la macchina, assicurata, bollo e tutto. Si va su e Scherma gli fa l'assegno e gliene dà a questa persona, a questo Gino .
Avvocato Filastò: Ah, l'è stato Scherma a pagare?
Giancarlo Lotti: Due macchine m'ha pagato Scherma: il 128 e il 124.
Avvocato Filastò: Con un assegno.
Giancarlo Lotti: Con un assegno di 800.000 lire.
Avvocato Filastò: Benissimo. E quando è stato fatto questo pagamento?
Giancarlo Lotti: Questo, preciso il giorno come fo a ricordammi?
Avvocato Filastò: Non se lo ricorda?
Giancarlo Lotti: Come fo a ricordammi il giorno?
Avvocato Filastò: Ma lei sa che in precedenza era stato fatto un contratto, che l'abbia firmato lei o non l'abbia firmato lei...
Giancarlo Lotti: E dai con questo contratto! Io unn'ho fatto contratto di nulla.
Avvocato Filastò: E allora chi l'ha fatto, scusi?
Giancarlo Lotti: Ma che gl'ha fatto? Io ho fatto il contratto? Di che?
Avvocato Filastò: Senta...
Giancarlo Lotti: Io al Bellini gli ho detto di lasciammi questa ......macchina. . .
Avvocato Filastò: Scusi, va bene, senta me...
Giancarlo Lotti: ...e me l'hanno lasciata. Io l'ho presa e l'ho assicurata. Io, meglio che così un lo so che dire.
Avvocato Filastò: Questi soldi che lei ha pagato...
Giancarlo Lotti: Poi me l'ha ritirati...
Avvocato Filastò: ...dovevano andare al proprietario della macchina, no?
Giancarlo Lotti: ...mese per mese il padro...
Avvocato Filastò: Come?
Giancarlo Lotti: Scherma me l'ha ritirati mese per mese, un... che io gli dia ottocentomi...
Avvocato Filastò: Come si chiama Scherma di nome?
Giancarlo Lotti: Scherma Roberto...
Avvocato Filastò: Roberto Scherma, il suo datore di lavoro. Molto bene. Che ha pagato con un assegno.
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Filastò: Sicuro che era un assegno? Lotti è sicuro che era un assegno?
Giancarlo Lotti: Era un assegno, sì.
Avvocato Filastò: Molto bene. Dunque...
Giancarlo Lotti: Più sicuro di me, l'ho visto io.
Avvocato Filastò: Ma questi soldi poi andavano al tedesco, sì o no?
Giancarlo Lotti: Io l'ho dati a quello del meccanico, a Gino.
Avvocato Filastò: Sì, che però l'avrà dati al tedesco.
Giancarlo Lotti: Ah, questo, icché gl'hanno fatto...
Avvocato Filastò: Facendoci, evidentemente, la tara per sé.
Giancarlo Lotti: Eh.
Avvocato Filastò: Eh?
Giancarlo Lotti: Questo un so niente.
Presidente: Humanum est.
Giancarlo Lotti: Questo deve sapello quello che ha lasciata lì...
Avvocato Filastò: Questo Gino, eh, questo Gino la sa questa cosa?
Avvocato Curandai: (voce fuori microfono)
Avvocato Filastò: Curandai, smetti di disturbare perché stavolta... eh.
Presidente: No, ora non provochiamo, avvocato Filastò, eh.
Avvocato Filastò: No, no, io non provoco, siccome ridacchia, capisce, alle spalle. La finisce il signor Curandai, eh. Hai capito?
Presidente: Va bene, sì.
Segue...

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